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Ucraina, bozza vertice Ue: "Cessate fuoco solo se parte del piano di pace"

Russia avverte: "E' iniziata la frammentazione dell'Occidente". E accusa Zelensky: "Non vuole la pace, qualcuno deve costringerlo". Il leader di Kiev: "Chi vuole i negoziati non colpisca la gente coi missili". Londra: "Tregua parziale di Macron una delle opzioni sul tavolo"

Macerie in Ucraina - (Afp)
Macerie in Ucraina - (Afp)
03 marzo 2025 | 13.09
LETTURA: 7 minuti

Per i capi di Stato e di governo dell'Ue, in Ucraina "un cessate il fuoco può avere luogo solo nell'ambito di un accordo di pace complessivo". Lo riporta la bozza delle conclusioni del Consiglio Europeo del 6 marzo prossimo, datata 27 febbraio. Per i leader, "qualsiasi accordo simile dovrebbe essere accompagnato da garanzie di sicurezza per l'Ucraina robuste e credibili". Il testo è ancora provvisorio e potrebbe venire modificato nei successivi Coreper. Il Segretario alla Difesa John Healey si recherà a Washington in settimana per discutere i dettagli di un accordo di pace con il suo omologo statunitense Pete Hegseth.

Starmer: "Desiderio Trump per la pace è sincero"

E all'indomani del vertice di Londra, Downing Street chiarisce che è in corso un "intenso lavoro" per raggiungere un accordo di pace in Ucraina. La Gran Bretagna avrà un "ruolo leader" per la pace in Ucraina. "Se necessario, e insieme ad altri, con scarponi sul terreno e aerei nei cieli", ha dichiarato il Premier, Keir Starmer, alla Camera dei comuni, assicurando che tali decisioni saranno comunque sottoposte alla ratifica della Camera e che nessuna di queste decisioni viene presa "alla leggera". "E' giusto che l'Europa si faccia carico del peso maggiore per sostenere la pace nel nostro continente. Ma per avere successo, questo sforzo deve avere un deciso sostegno degli Usa". Il futuro dell'Ucraina è essenziale per la nostra stessa sicurezza, ha sottolineato, denunciando che la Russia "è una minaccia per i nostri mari e cieli". La Gran Bretagna "avrà la leadership. Per la sicurezza del nostro continente, per la sicurezza del nostro Paese e per la sicurezza dei britannici, ora dobbiamo vincere la pace".

"Nessuno in questa Camera dovrebbe dubitare per un secondo del continuo impegno del presidente Trump per la pace", ha aggiunto Starmer, sottolineando che al vertice di Londra ci sono state "discussioni positive sulla sicurezza europea, compreso il chiaro sostegno di Trump all'articolo 5 della Nato", quello sulla difesa collettiva. Starmer ha anche detto di aver "accolto con favore" quanto emerso dal "nostro dialogo, secondo cui le nostre due nazioni continueranno a lavorare insieme sulle questioni di sicurezza per una pace duratura in Ucraina".

Quanto al piano annunciato dal presidente francese Emmanuel Macron per una tregua parziale di un mese, poco prima il portavoce ufficiale di Starmer aveva spiegato che si tratta di una delle "varie opzioni sul tavolo". Qualsiasi accordo "deve essere duraturo, deve essere sostenibile e deve garantire che l'Ucraina abbia capacità difensive significative".

E ancora: decidere di andare avanti senza gli Stati Uniti sarebbe una decisione sbagliata, ha detto ancora Starmer. "Vorrei solo mettere in guardia dal suggerimento" secondo cui "in qualche modo dovremmo prendere questo momento come un momento per andare avanti da soli, senza gli Stati Uniti. Non sono fondamentalmente d'accordo. Penso che sarebbe una decisione sbagliata. Non abbiamo mai scelto questa strada nella nostra storia. Non dovremmo sceglierla ora", ha affermato. "Ma voglio essere chiaro", ha aggiunto, "dobbiamo rafforzare le nostre relazioni con l'America, per la nostra sicurezza, per la nostra tecnologia, per il nostro commercio e i nostri investimenti. Sono e saranno sempre indispensabili e non sceglieremo mai tra le due sponde dell'Atlantico".

"Anzi, se non altro, la settimana appena trascorsa ha dimostrato che questa idea è del tutto insensata, perché mentre ad alcuni può piacere la semplicità di schierarsi, questa settimana ha dimostrato con assoluta chiarezza che gli Stati Uniti sono fondamentali per garantire la pace che tutti vogliamo vedere in Ucraina", ha sottolineato ancora.

Starmer ha poi sottolineato che l'accordo sullo sfruttamento dei minerali in Ucraina, che comunque Donald Trump e Volodymir Zelensky non hanno firmato, non è da solo sufficiente per offrire a Kiev le garanzie di sicurezza di cui ha bisogno, in risposta a un intervento del leader di Reform Uk Nigel Farage, secondo cui migliaia di americani in Ucraina a lavorare sono più che sufficienti a garantire la sicurezza del Paese. "Posso solo ricordale che la Russia è l'aggressore, Zelensky il leader di un Paese in guerra che è stato invaso e che tutti dobbiamo sostenerlo", ha affermato il Premier.

Casa Bianca: "Bene sforzo europeo per fine guerra"

Intanto dagli Usa arriva il plauso per lo sforzo europeo per mettere fine al conflitto. il consigliere per la Sicurezza nazionale della Casa Bianca, Mike Waltz, ha commentato: "Accogliamo con favore il fatto che gli europei assumano l'iniziativa per la sicurezza europea. Questo è un punto di partenza. Devono investire nella capacità di farlo".

Secondo Waltz, che non ha precisato che tipo di contributo potrebbero dare gli Stati Uniti, gli europei "stanno certamente mostrando una volontà, e sia Starmer che il presidente francese Emmanuel Macron l'hanno dimostrata la scorsa settimana, prima di venerdì", giorno in cui è stato alla Casa Bianca il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Abbiamo avuto anche il segretario generale della Nato al telefono con il presidente, prima che arrivasse Zelensky. Siamo quindi lieti che l'Europa si faccia avanti per l'Europa, ma deve anche investire nelle capacità per farlo".

Russia avverte: "E' iniziata la frammentazione dell'Occidente"

Volodymyr Zelensky non vuole la pace ed è "iniziata una frammentazione dell'Occidente collettivo". Lo ha dichiarato il portavoce di Putin, Dmitri Peskov, accusando i Paesi che sostengono militarmente l'Ucraina invasa dalle truppe russe di costituire "un partito della guerra"

"Vediamo che l'Occidente collettivo ha iniziato a diventare meno collettivo. È iniziata una frammentazione dell'Occidente collettivo e le posizioni dei diversi Paesi e gruppi di Paesi stanno diventando più sfumate", ha affermato il portavoce del Cremlino che, a proposito del vertice sulla sicurezza dell'Ucraina andato in scena ieri a Londra, ha chiosato: "Rimane un gruppo di Paesi che apparentemente è il partito della guerra, e sostenendo l'Ucraina nel continuare la guerra fornendo rifornimenti per l'azione militare".

Secondo Peskov, il vertice di Londra, focalizzato su ulteriori finanziamenti militari a Kiev, dimostra la volontà di perpetuare le ostilità, anziché favorire una risoluzione pacifica del conflitto; tale interpretazione, tuttavia, necessita di ulteriori analisi alla luce delle proposte di pace presentate e delle dichiarazioni di dissenso emerse dagli incontri bilaterali.

Il Cremlino ha poi chiesto di “costringere” Zelensky a fare “la pace”, incolpando il presidente ucraino della lite “senza precedenti” di venerdì con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, che ha chiesto di porre fine al conflitto in Ucraina il prima possibile. “Qualcuno deve costringere Zelensky a cambiare idea. Lui non vuole la pace. Qualcuno deve costringerlo a volere la pace”. “Se lo fanno gli europei, onore e gloria a loro”, ha aggiunto Peskov.

Peskov ha ulteriormente puntualizzato che gli sforzi congiunti della Russia e degli Stati Uniti, da soli, risultano insufficienti per conseguire una soluzione negoziata. “Quello che è successo venerdì alla Casa Bianca ha dimostrato quanto sia difficile trovare una soluzione in Ucraina”, ha aggiunto Peskov, secondo cui "Zelensky ha dimostrato una totale mancanza di diplomazia". “In questa situazione, solo gli sforzi degli Stati Uniti e la buona volontà di Mosca non saranno sufficienti” per porre fine al conflitto in Ucraina, ha sottolineato.

Zelensky: "Chi vuole i negoziati non colpisca la gente coi missili"

La Russia non vuole che la guerra finisca, continua a usare il terrore aereo contro la popolazione civile, la Russia deve essere costretta a fare la pace. Lo ha scritto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. "Vogliamo che questa guerra finisca - ha aggiunto - Ma la Russia non vuole e continua il suo terrore aereo: la scorsa settimana, più di 1.050 droni da attacco, quasi 1.300 bombe aeree e più di 20 missili sono stati lanciati sull'Ucraina per distruggere città e uccidere persone".

"Chiunque voglia negoziare non colpisce intenzionalmente le persone con missili balistici. Per costringere la Russia a fermare gli attacchi, abbiamo bisogno della forza congiunta più grande del mondo", ha detto. Il presidente dell'Ucraina ha sottolineato che "dovremo concentrarci sul rafforzamento della nostra difesa aerea, il sostegno all'esercito e le efficaci garanzie di sicurezza che renderanno impossibile il ritorno dell'aggressione russa. La giustizia deve prevalere. Crediamo nel potere dell'unità e ripristineremo sicuramente una pace solida".

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