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Israele, governo si riunirà per ok accordo con Hamas. Ministro Ben Gvir contrario: "Mi dimetto"

Oltre 70 morti in bombardamenti nella Striscia di Gaza. L'accusa di Hamas: "Colpito anche un luogo, dove c'è un ostaggio"

Distruzione nella Striscia di Gaza (Afp)
Distruzione nella Striscia di Gaza (Afp)
16 gennaio 2025 | 08.02
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Sono state risolte tutte le questioni, rimaste in sospeso tra Israele e Hamas, relative all'intesa sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. "L'accordo ora è fatto" ha dichiarato una fonte statunitense, citata su X dal giornalista di Axios, Barak Ravid. Concetto ribadito anche da un funzionario israeliano che ha annunciato che il gabinetto di sicurezza israeliano si terrà domani per approvare l'intesa.

La convalida dell'intesa era prevista per giovedì 16 gennaio dal governo israeliano, ma Netanyahu aveva accusato Hamas di tentare di ritrattare all'ultimo i termini dell'accordo cercando di decidere i prigionieri palestinesi da rilasciare e c'era stato uno stallo di qualche ora.

Si sta anche cercando di anticipare i tempi della tregua. "I mediatori stanno compiendo degli sforzi per l’entrata in vigore dell’accordo per cessate il fuoco nella Striscia già da domani pomeriggio" riporta la televisione saudita all-news Asharq, citando una fonte informata sui negoziati. L’intento, sostiene la fonte "è garantire il successo dell’accordo, soprattutto alla luce dell'escalation israeliana nella Striscia di Gaza". Secondo i termini dell'intesa tra Israele e Hamas, raggiunta ieri dai mediatori Qatar, Egitto e Stati Uniti, l'attuazione della prima fase del cessate il fuoco inizierà domenica 19 gennaio.

Poche ore dopo l'annuncio dell'accordo, residenti e autorità dell'enclave palestinese hanno denunciato che Israele ha intensificato gli attacchi su Gaza, uccidendo decine di persone.

Ben-Gvir: "Se accordo approvato e attuato, usciremo dal governo"

"Se l'accordo sarà approvato e attuato, presenteremo le nostre dimissioni e non faremo parte del governo" ha detto nella serata di giovedì il leader del partito di estrema destra israeliano Otzma Yehudit e Ministro della sicurezza nazionale Itamar Ben Gvir. "Se la guerra verrà rinnovata per raggiungerne gli obiettivi, proporremo di tornare al governo".

Il leader del partito di opposizione israeliano Yair Lapid ribadisce la sua offerta di fornire a Netanyahu una "rete di sicurezza politica" per far avanzare l'accordo con Hamas, dopo le parole di Ben Gvir. "Dico a Benjamin Netanyahu: non avere paura e non lasciarti intimidire, otterrai tutte le reti di sicurezza di cui hai bisogno per fare l'accordo sugli ostaggi", scrive Lapid su X. "Questo è più importante di qualsiasi disaccordo che abbiamo mai avuto". Il nascente accordo dovrebbe essere approvato dal governo, anche senza l'appoggio di Ben Gvir.

Blinken: "Fiducioso su via libera ad accordo da domenica"

Il segretario di Stato americano, Antony Blinken, si è detto fiducioso in merito all'attuazione a partire da domenica dell'accordo sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. "Sono fiducioso e mi aspetto che l'attuazione avrà inizio, come abbiamo detto, domenica", ha affermato Blinken durante una conferenza stampa.

Raid Israele su Gaza, almeno 73 morti

Secondo quanto riferisce il portavoce dell'agenzia della difesa palestinese Mahmud Basal all'Afp, sono almeno 73 i palestinesi che sono stati uccisi, tra cui 20 bambini e 25 donne, in raid aerei israeliani nella Striscia di Gaza da quando è stato annunciato l'accordo di cessate il fuoco. ''A partire da quando è stato annunciato il cessate il fuoco, le forze dell'occupazione israeliana hanno ucciso 73 persone, compresi 20 bambini e 25 donne'', ha spiegato. Altre 230 persone sono rimaste ferite ''in bombardamenti che continuano'' il giorno dopo l'annuncio.

Il ministero della Sanità del governo di Hamas a Gaza parla di almeno 81 persone sono state uccise nelle ultime 24 ore. Queste nuove vittime portano il bilancio di oltre 15 mesi di guerra a 46.788 morti. 110.453 sono le persone rimaste ferite nella Striscia di Gaza a causa delle ostilità innescate dall’attacco senza precedenti del movimento islamista palestinese contro Israele il 7 ottobre 2023.

Hamas: "Israele ha preso di mira luogo dove si trova ostaggio"

Israele avrebbe preso di mira uno dei luoghi, dove sarebbe tenuta prigioniera una delle donne rapite da Hamas il 7 ottobre. E' quanto sostiene un portavoce delle Brigate al-Qassam, l'ala militare di Hamas. "Dopo aver annunciato l'accordo, l'esercito nemico ha preso di mira un luogo in cui si trovava una delle prigioniere", che dovrebbero essere liberate durante l'attuazione della prima fase dell'intesa, ha affermato Abu Obeida in una nota. "In questa fase qualsiasi aggressione e bombardamento da parte del nemico potrebbe trasformare la libertà di un prigioniero in una tragedia".

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