Cinque abitazioni rase al suolo a Beit Lahiya a nord. Dopo i bombardamenti Teheran rivendica: "E' nostro diritto difendere il nostro territorio". Biden: "Spero finisca qui"
Almeno 30 persone sono morte nei raid israeliani su Beit Lahiya, nel nord della Striscia di Gaza. Lo ha riferito il ministero della Sanità controllato da Hamas, denunciando che nei raid sono state prese di mira cinque abitazioni.
Dopo il raid israeliano l'Iran annuncia risposta. "Ci riserviamo pienamente il diritto di rispondere a questa aggressione che non può essere separata dal genocidio di Israele a Gaza e dallo spargimento di sangue in Libano" scrive su X il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi. "Il mondo deve unirsi contro questa minaccia comune alla pace e alla sicurezza internazionale". "Condanniamo fermamente l'attacco criminale ai centri militari iraniani come violazione del diritto internazionale e della Carta delle Nazioni Unite. Quattro dei nostri eroi dell'esercito hanno sacrificato la vita per sconfiggere questo assalto sconsiderato e codardo", ha aggiunto il capo della diplomazia di Teheran.
"Israele ha scelto gli obiettivi in anticipo, in base ai suoi interessi nazionali" e "non in base alle direttive americane". "Così è stato, e così sarà". Lo ha dichiarato l'ufficio del primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, smentendo la notizia riportata dall'emittente Channel 13, secondo cui inizialmente lo Stato ebraico aveva previsto di colpire impianti del petrolio e del gas, ma ha poi cambiato i suoi piani, limitando i raid agli obiettivi militari, a causa della pressione Usa. "E' totalmente falsa", ha precisato l'ufficio di Netanyahu, commentando la ricostruzione dell'emittente.
L'attacco israeliano contro l'Iran è partito dallo "spazio aereo iracheno" ed è per questo motivo che gli Stati Uniti sono "complici". Lo ha dichiarato sul social X la missione diplomatica dell'Iran presso le Nazioni Unite. "Gli aerei da guerra del regime sionista hanno attaccato diversi siti militari e radar iraniani dallo spazio aereo iracheno, a circa 110 chilometri dal confine con l'Iran", ha sostenuto la missione diplomatica, sottolineando che "lo spazio aereo iracheno è sotto l'occupazione, il comando e il controllo dell'esercito statunitense" e per questo "la complicità degli Stati Uniti in questo crimine è certa".
"La mia speranza è che questa sia la fine". Lo ha dichiarato il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, rispondendo ai giornalisti che a Philadelphia gli hanno chiesto un commento sui raid israeliani contro l'Iran. Il presidente ha anche sottolineato come sembrerebbe che Israele abbia colpito solo obiettivi militari nei suoi attacchi.