Netanyahu invita Papa Leone XIV in Israele: "Vicini a un accordo con Hamas"

Colloquio telefonico tra il premier israeliano e il Pontefice all'indomani del raid israeliano sulla chiesa della Sacra Famiglia. Pizzaballa in missione a Gaza con 500 tonnellate di aiuti. Usa: "Israele e Siria hanno concordato il cessate il fuoco"

Papa Leone XIV e Benjamin Netanyahu - (Afp)
Papa Leone XIV e Benjamin Netanyahu - (Afp)
18 luglio 2025 | 09.32
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Benjamin Netanyahu, ha invitato Papa Leone XIV a recarsi in visita in Israele e ha dichiarato, durante il colloquio avuto in seguito al raid delle Idf che ha colpito la chiesa della Sacra Famiglia nella Striscia di Gaza: "Siamo vicini a un accordo" con Hamas.

Le scuse di Netanyahu

Netanyahu ha informato il Pontefice che i negoziati per il rilascio degli ostaggi ancora trattenuti a Gaza sono in una fase avanzata. "Siamo vicini a un accordo", ha dichiarato. Le parole del premier israeliano -sembrano confermare i cauti segnali di ottimismo da parte israeliana mentre proseguono i colloqui in Qatar. Una fonte israeliana a conoscenza dei dettagli ha riferito all'emittente che i colloqui stanno procedendo bene. Secondo la fonte, ieri sera i mediatori hanno presentato una nuova proposta alle parti e Israele è ora in attesa della risposta di Hamas.

Netanyahu ha inoltre espresso "il rammarico di Israele per il tragico incidente in cui proiettili vaganti hanno accidentalmente colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza".

Ala armata Hamas: "Israele blocca accordo per cessate fuoco"

L'ala armata di Hamas dal canto suo ha accusato Israele di bloccare un accordo nel contesto dei colloqui per un cessate il fuoco temporaneo e il rilascio degli ostaggi a Gaza. Abu Obaida, portavoce delle Brigate Ezzedine al-Qassam, ha dichiarato in un video che Hamas "ha sempre proposto un accordo completo che prevede il ritorno di tutti gli ostaggi in una volta sola", ma Israele avrebbe "respinto ciò che abbiamo proposto". "Se il nemico rimane ostinato in questo giro di negoziati, non possiamo garantire un ritorno alle proposte di accordo parziale, incluso l’offerta di scambio di 10 prigionieri", ha aggiunto.

L'appello di Leone XIV

Durante il colloquio telefonico, all’indomani del bombardamento israeliano che ha colpito l’unica chiesa cattolica di Gaza, che ha provocato la morte di tre civili e diversi feriti tra cui il parroco Gabriel Romanelli, Leone XIV ha ribadito "l’appello a un rinnovato impegno per i negoziati, un cessate il fuoco e la fine della guerra".

Il Papa ha inoltre espresso "preoccupazione per la tragica situazione umanitaria della popolazione di Gaza, i cui bambini, anziani e malati stanno pagando un prezzo straziante". Leone XIV ha sottolineato anche "l’urgente necessità di proteggere i luoghi di culto e tutte le persone presenti in Israele e nei territori palestinesi".

Pizzaballa in missione a Gaza con 500 tonnellate di aiuti

Il cardinale Pizzaballa, assieme al patriarca Teofilo, si trova intanto in missione a Gaza con un carico di 500 tonnellate di aiuti per la popolazione civile. Durante la loro permanenza, si apprende dal patriarcato latino, “la delegazione incontrerà i membri della comunità cristiana locale, porgerà le condoglianze e la solidarietà e sarà al fianco di coloro che sono stati colpiti dai recenti eventi. Il card. Pizzaballa valuterà personalmente le esigenze umanitarie e pastorali della comunità, per contribuire e guidare la presenza e la risposta continua della Chiesa”.

Su richiesta del Patriarcato Latino, e in coordinamento con i partner umanitari, “è stato garantito l’accesso per la consegna di aiuti non solo alla comunità cristiana, ma anche al maggior numero possibile di famiglie”. Sono entrate centinaia di tonnellate di scorte alimentari, nonché kit di pronto soccorso e attrezzature mediche di urgente necessità. Inoltre, il Patriarcato ha garantito l’evacuazione delle persone ferite nell’attacco verso strutture mediche fuori Gaza, dove riceveranno cure.

Ad annunciare l'arrivo di Pizzaballa nelle Striscia era stato stamani il ministro degli Esteri Antonio Tajani in una dichiarazione in cui precisa di essere in contatto con il Cardinale: "Il Governo italiano chiede a Israele di interrompere le azioni militari e di garantire in maniera totale la sicurezza dei due inviati nella loro importante missione", ha aggiunto il ministro.

"Israele e Hamas devono raggiungere un cessate il fuoco, la guerra a Gaza deve cessare, bisogna scegliere definitivamente la via del negoziato diplomatico per interrompere gli attacchi che coinvolgono la popolazione civile, per liberare tutti gli ostaggi israeliani, per far entrare al più presto gli aiuti necessari".

Leone XIV ha intanto chiamato il cardinale Pizzaballa e il Patriarca Teofilo al loro ingresso a Gaza per offrire loro il suo sostegno, la sua vicinanza e le sue preghiere. “Preghiamo per la sicurezza della delegazione e per la sospensione delle attività militari durante la visita. Il Patriarcato Latino rimane saldo nel suo impegno nei confronti della comunità cristiana e dell’intera popolazione di Gaza. Non saranno dimenticati, né abbandonati”, fa sapere il Patriarcato latino di Gerusalemme, come riporta il Sir.

Usa: "Israele e Siria hanno concordato il cessate il fuoco"

Israele e Siria hanno concordato il cessate il fuoco. L'ambasciatore americano in Turchia, inviato speciale Usa per la Siria, Tom Barrack. "Il primo ministro israeliano Netanyahu e il presidente siriano Ahmed al-Sharaa, sostenuti dal segretario di Stato Usa Rubio, hanno concordato un cessate il fuoco sottoscritto da Turchia, Giordania e dai paesi limitrofi. Invitiamo drusi, beduini e sunniti a deporre le armi e, insieme ad altre minoranze, a costruire una nuova e unita identità siriana in pace e prosperità con i paesi limitrofi", scrive Barrack su X.

Casa Bianca: "Raid errore degli israeliani". Le scuse di Tel Aviv

L'attacco alla Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza City è stato "un errore da parte degli israeliani", ha detto la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, rendendo noto che c'è stato un colloquio tra Donald Trump e Benjamin Netanyahu per affrontare la questione, dopo il quale il premier israeliano avrebbe deciso di rilasciare una dichiarazione per spiegare l'accaduto.

"Israele si rammarica profondamente che un colpo vagante abbia colpito la Chiesa della Sacra Famiglia a Gaza. Ogni vita innocente persa è una tragedia. Condividiamo il dolore delle famiglie e dei fedeli", ha affermato l'Ufficio di Netanyahu in una nota pubblicata su X, sottolineando l’impegno delle autorità israeliane a fare chiarezza sull’accaduto: "Israele sta indagando sull’incidente e resta impegnato nella protezione dei civili e dei luoghi sacri".

L’esercito israeliano ha quindi confermato che la Chiesa della Sacra Famiglia è stata colpita accidentalmente da schegge di un colpo di carro armato sparato durante un’operazione militare nella città. "È emerso che frammenti di un proiettile sparato durante un’attività operativa nella zona hanno colpito per errore la chiesa", si legge nella dichiarazione, precisando che l’incidente è attualmente oggetto di indagine.

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