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Gaza, Hamas: "In corso colloqui diretti con gli Stati Uniti"

Trump: "Dovremmo 'prendere' Gaza e trasformarla in 'zona di libertà". Nuovi raid israeliani nella Striscia

Miliziani di Hamas - (Afp)
Miliziani di Hamas - (Afp)
15 maggio 2025 | 12.10
LETTURA: 5 minuti

Hamas sta conducendo colloqui diretti con gli Stati Uniti sulla questione della Striscia di Gaza. Lo ha dichiarato Basem Naim, alto funzionario di Hamas e membro dell'ufficio politico del gruppo, a Sky News. Hamas, ha spiegato, chiede "uno scambio di prigionieri, il ritiro totale delle forze israeliane, la possibilità per tutti gli aiuti di entrare a Gaza e la ricostruzione della Striscia senza uno sfollamento forzato" dei palestinesi.

Basem Naim oggi aveva anche affermato che la Striscia di "Gaza non è in vendita" e "l'ingresso di aiuti umanitari" nell'enclave palestinese è la ''condizione minima'' per negoziare un cessate il fuoco. "Gaza è parte integrante del territorio palestinese: non è un immobile in vendita sul libero mercato. Restiamo fermamente impegnati nella nostra terra e nella nostra causa nazionale, e siamo pronti a fare ogni sacrificio per preservare la nostra patria e garantire il futuro del nostro popolo", ha detto.

Ieri il quotidiano egiziano al-Shourouk, citando una fonte palestinese autorevole, aveva scritto che l'inviato speciale del presidente americano Donald Trump Steve Witkoff e l'incaricato americano per la gestione degli ostaggi Adam Boehler avevano incontrato a Doha, in Qatar, rappresentanti della leadership di Hamas. L'incontro si sarebbe svolto alla presenza di funzionari del Qatar. Della delegazione di Hamas facevano parte Mohammed Darwish, Khalil al-Haya e Zahir Jabareen.

Rubio: "Preoccupante situazione umanitaria a Gaza"

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha espresso "preoccupazione" per la situazione umanitaria nella Striscia di Gaza, dove da oltre due mesi e mezzo non arriva alcun tipo di assistenza. "Sono turbato dalla situazione umanitaria a Gaza", ha dichiarato da Antalya a margine della riunione informale Nato, sottolineando di aver discusso della questione con il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu nel corso di una telefonata.

Pur senza criticare apertamente Israele, Rubio ha sottolineato che "gli Stati Uniti non sono insensibili alla sofferenza del popolo di Gaza", segnando un parziale cambio di tono rispetto alla linea dell’amministrazione Trump, che finora aveva attribuito la responsabilità della crisi unicamente ad Hamas.

Il segretario di Stato ha poi preso le distanze dalla nuova Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Israele e Stati Uniti: "Siamo consapevoli delle critiche rivolte all’iniziativa, e restiamo aperti ad altri piani". La fondazione, che ha annunciato l’avvio delle sue attività entro fine mese, ha affermato che Israele avrebbe acconsentito al passaggio di aiuti attraverso i meccanismi esistenti.

Idf: "Intercettato missile dallo Yemen"

L'esercito israeliano ha reso noto di aver intercettato un missile lanciato dallo Yemen, poco dopo che le sirene dei raid aerei hanno suonato a Gerusalemme e Tel Aviv. "A seguito delle sirene che hanno suonato poco fa in diverse aree di Israele, è stato intercettato un missile lanciato dallo Yemen", si apprende da un comunicato militare.

Media: "Pesanti raid israeliani da stamattina a Gaza, almeno 115 morti"

Intanto nuovi pesanti attacchi da parte di Israele. I raid hanno ucciso almeno 115 palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dai media locali, citando fonti mediche. Negli ultimi giorni, l'Idf si è preparata per una grande offensiva pianificata nell'enclave, che secondo le autorità sarebbe stata lanciata se non si fosse raggiunto un accordo sul rilascio degli ostaggi con Hamas entro la fine della visita del presidente degli Stati Uniti Donald Trump nella regione, prevista per domani.

Le vittime sono per lo più donne e bambini. Lo riferisce al Jazeera, precisando che almeno 57 persone hanno perso la vita la scorsa notte in una serie di attacchi contro aree residenziali nella città di Khan Younis, nella parte meridionale di Gaza, secondo quanto riportato dalle autorità sanitarie locali. Il personale medico del Complesso Medico Nasser ha segnalato un afflusso di vittime, molte delle quali bambini.

Tra le vittime, anche il giornalista palestinese Hassan Samour. Lui e diversi membri della sua famiglia sono stati uccisi quando un attacco israeliano ha colpito la loro casa a Bani Suheila, una città a est di Khan Younis.

I militari israeliani hanno confermato di aver colpito negli ultimi due giorni più di 130 obiettivi di "organizzazioni terroristiche" nella Striscia di Gaza. Sono finiti nel mirino, rendono noto, lanciarazzi e "cellule terroristiche", così come strutture e siti da cui sono stati sferrati attacchi contro i soldati israeliani. I militari israeliani confermano di aver ucciso "diversi terroristi" nella parte meridionale della Striscia e di aver distrutto strutture di Hamas e depositi di armi. Nel nord è stato preso di mira un edificio utilizzato dai terroristi.

Gaza: "Ospedale Europeo fuori uso dopo attacchi di Israele"

Il ministero della Salute di Gaza, guidato da Hamas, ha inoltre dichiarato che l'Ospedale Europeo nella Striscia di Gaza è fuori uso dopo l'attacco aereo israeliano di martedì, che ha ucciso almeno 16 palestinesi. Le Idf hanno affermato che l'attacco è stato un tentativo di assassinio del leader di Hamas a Gaza, Mohammed Sinwar.

"L'Ospedale Europeo di Gaza non è operativo a causa degli ultimi attacchi. L'attacco ha causato danni ingenti alle infrastrutture, come le fognature, danni ai reparti interni e alle strade che portano all'ospedale", ha dichiarato il Ministero della Salute in una nota. "L'Ospedale europeo di Gaza è l'unico ospedale che fornisce visite mediche ai pazienti oncologici nella Striscia", si legge nella dichiarazione.

Trump: "Dovremmo 'prendere' Gaza e trasformarla in 'zona di libertà"

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha dichiarato dal canto suo che gli Usa vogliono prendere la Striscia di Gaza per trasformarla in una "zona di libertà". "Ho alcune idee per Gaza che ritengo molto buone: renderla una zona di libertà, coinvolgere gli Stati Uniti e renderla una zona di libertà", ha affermato il presidente durante la sua visita in Qatar. "Penso che sarei orgoglioso se gli Stati Uniti l'avessero, la prendessero e la trasformassero in una zona di libertà", ha aggiunto.

Idf: "Israele userà tutti i mezzi per trovare assassini della donna incinta"

E' morta in ospedale la donna israeliana incinta ferita in una sparatoria in Cisgiordania mentre stava andando con il marito in una struttura sanitaria per il parto. Secondo un portavoce del Rabin Medical Center, i medici hanno potuto eseguire un taglio cesareo e hanno fatto nascere il bambino, trasportato d'urgenza allo Schneider Children's Medical Center. Le forze dell'Idf, alla ricerca del terrorista, hanno bloccato le strade della zona e circondato il vicino villaggio di Bruchin. Alle ricerche hanno partecipato anche soldati delle unità speciali e velivoli dell'Aeronautica Militare. A riferirne è 'Ha'aretz'.

Israele utilizzerà "tutti i mezzi" per trovare i responsabili della sparatoria mortale in cui è morta una donna israeliana incinta durante la notte in Cisgiordania, ha dichiarato il Capo di stato maggiore dell'esercito israeliano. "Useremo tutti i mezzi a nostra disposizione per trovare gli assassini e consegnarli alla giustizia", ha affermato il generale Eyal Zamir in una dichiarazione dell'esercito.

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