Colpo al Louvre, fermati due sospetti: ipotesi furto su commissione

Uno dei due arrestati si preparava a scappare, preso in aeroporto. Il bottino del valore di circa 88 milioni di euro non è ancora stato ritrovato. Ira del pm per fuga di notizie

Ingresso del Louvre, Parigi - Fotogramma /Ipa
Ingresso del Louvre, Parigi - Fotogramma /Ipa
26 ottobre 2025 | 10.12
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Due uomini sono stati fermati e posti in custodia cautelare per il furto dei gioielli della corona francese avvenuto lo scorso 18 ottobre al Louvre di Parigi. Lo riporta Le Parisien.

I due, originari della Seine-Saint-Denis, sono sospettati di aver fatto parte del commando di quattro malviventi che, con un camion, si era introdotto nel museo, indossando gilet gialli e caschi da moto, e aveva forzato una finestra della Galerie d’Apollon. Grazie a delle troncatrici, i ladri avevano trafugato preziosi storici appartenuti a sovrani francesi, tra cui l’imperatrice Eugenia, moglie di Napoleone III.

Uno dei sospetti è stato arrestato intorno alle 22 di ieri sera all’aeroporto Charles-de-Gaulle mentre si preparava a prendere un volo per l’estero, mentre il secondo è stato fermato poco dopo nella regione parigina. Entrambi sono accusati di "furto in banda organizzata" e "associazione a delinquere a fini criminali".

I gioielli non sono ancora stati recuperati, ha intanto reso noto una fonte della polizia a Le Figaro spiegando che il bottino non è ancora stato ritrovato. Sempre Le Figaro spiega, citando la polizia, che i due uomini arrestati ieri sera sono noti alla polizia ed erano già sotto sorveglianza da diversi giorni. I due sono noti per aver commesso furti con scasso e, proprio in quanto ladri esperti, potrebbero aver agito su commissione, sostiene Le Parisien

Ammonta a 88 milioni di euro il danno provocato dal furto avvenuto in 7 minuti degli otto gioielli della corona di Francia che erano esposti nel museo, ha reso intanto noto la procuratrice di Parigi, Laura Beccuau, definendola una somma "estremamente spettacolare" ma che "non ha nulla di parallelo e comparabile al danno storico”. Secondo la procuratrice, i banditi "non guadagneranno" questa somma "se avessero la pessima idea di fondere questi gioielli".

I ladri avevano usato una piattaforma elevatrice per entrare da una finestra e poi fuggire in moto con gli otto oggetti "di valore inestimabile", tra cui collane di zaffiri e smeraldi e una spilla con 2.438 diamanti.

Fuga di notizie, ira del pm

Il pubblico ministero di Parigi, Laure Beccuau, ha intanto espresso "profondo rammarico" per la fuga di notizie sull’arresto dei due sospetti . "Deploro profondamente la divulgazione affrettata di queste informazioni da parte di persone informate, senza alcuna considerazione per l’inchiesta. Questa rivelazione può solo nuocere agli sforzi dei circa cento investigatori impegnati nella ricerca dei gioielli rubati e di tutti i responsabili", ha dichiarato Beccuau, aggiungendo che "sarà possibile fornire ulteriori dettagli solo al termine della custodia cautelare".

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