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Sudcorea, Yoon diserta Parlamento. E il partito di governo lo scarica: "Pericoloso"

Il presidente fa marcia indietro e non si reca all'Assemblea nazionale a Seul. Il leader del People Power Party ha chiesto che venga rimosso dall'incarico

Proteste contro Yoon a Seul - Afp
Proteste contro Yoon a Seul - Afp
06 dicembre 2024 | 07.44
LETTURA: 4 minuti

Il presidente della Corea del Sud Yoon Suk Yeol fa retromarcia e, cambiando i suoi piani, non si recherà all'Assemblea nazionale a Seul dove una folla di deputati lo stava attendendo al grido di ''Impeachment, impeachment!''. A riferirlo sono fonti della sicurezza sudcoreana e del Parlamento citate dalla Bbc, affermando che al momento non è chiaro cosa abbia trattenuto Yoon da recarsi in Parlamento. La tensione è sicuramente molto alta, fa notare la Bbc.

Il leader del partito People Power Party al governo, Han Dong-hoon, ha intanto chiesto che il presidente Yoon venga rimosso dall'incarico perché considerato pericoloso. Esiste infatti, a suo avviso, un "rischio significativo" che possa tentare di imporre nuovamente la legge marziale.

"Considerando i fatti appena emersi, credo che una rapida sospensione delle funzioni del presidente Yoon Suk Yeol sia necessaria per salvaguardare la Repubblica di Corea e il suo popolo", ha affermato Han Dong-hoon.

Se Yoon rimane, "c'è un rischio significativo che azioni estreme simili alla dichiarazione di legge marziale possano ripetersi, il che potrebbe mettere in grave pericolo la Repubblica di Corea e i suoi cittadini", ha affermato Han. Ci sono, ha aggiunto, "prove credibili" che Yoon abbia ordinato l'arresto di "politici chiave" e il loro trattenimento in un centro di detenzione. Yoon "non riconosce che questa legge marziale illegale è sbagliata" e non è intervenuto contro i funzionari militari che "sono intervenuti illegalmente", ha aggiunto Han.

Han ha detto di aver parlato oggi con Yoon e che il presidente "per ora" non adotterà "misure speciali".

Yoon voleva arrestare politici governo e opposizione

Yoon Suk Yeol aveva ordinato l'arresto di esponenti di spicco del partito di governo e dell'opposizione, poco dopo aver imposto la legge marziale, presto revocata, riporta l'agenzia sudcoreana Yonhap spiegando che è questo quanto è stato riferito ai giornalisti da Kim Byung-kee del Partito democratico. Secondo Kim, i dettagli sarebbero arrivati dal numero due dell'intelligence (Nis), Hong Jang-won, durante un colloquio all'Assemblea nazionale con il capo della Commissione intelligence, Shin Sung-bum.

Tra coloro che sarebbero finiti nel mirino vi sarebbero tra gli altri il leader del Partito democratico, Lee Jae-myung, ma anche il numero uno dello stesso partito di governo, Han Dong-hoon.

Il presidente ha cercato di "sfruttare questa occasione per arrestarli", ha detto Hong, in dichiarazioni rilanciate dalla Bbc. E, secondo la rete britannica, stamani Hang ha affermato che ci sarebbero "prove credibili" che martedì Yoon abbia ordinato l'arresto di esponenti politici, con l'intenzione - secondo le denunce - di farli portare in un centro di detenzione a Gwacheon, a sud di Seul. E ha manifestato il timore che "azioni estreme", come la dichiarazione della legge marziale, possano ripetersi con la permanenza di Yoon al potere. In Parlamento, intanto, il comandante delle forze speciali Kwak Jong-kuen ha assicurato che si rifiuterebbe di eseguire un nuovo ordine in tal senso.

Legge marziale, Difesa sospende 3 comandanti

Il ministero della Difesa della Corea del Sud ha intanto sospeso il comandante delle forze speciali Kwak Jong-keun, il comandante responsabile della Difesa di Seul Lee Jin-woo e il capo del comando del controspionaggio Yeo In-hyeong. Lo rende noto lo stesso ministero con un comunicato. Tutti e tre i comandanti di alto rango erano coinvolti nell'esecuzione dell'ordine di legge marziale dato dal presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol martedì sera.

"Il ministero della Difesa ha disposto la sospensione a partire da oggi, 6 dicembre, delle funzioni di tre titolari di posizioni chiave", ha proseguito il ministero in una nota.

In precedenza Kwak aveva dichiarato di aver appreso dell'ordine di imporre la legge marziale solo tramite i media e di aver respinto l'indicazione di rimuovere i parlamentari dall'aula dell'assemblea nazionale.

Nuove proteste attese a Seul

Proteste di massa sono attese domani a Seul nel giorno in cui il Parlamento voterà la mozione di impeachment del presidente. Si prevede saranno migliaia i manifestanti in piazza per chiedere le dimissioni. La Polizia di Seul ha reso noto che un manifestazione di grande portata è prevista nella zona di Yeouido, dove c'è la sede dell'Assemblea nazionale. La Confederazione sindacale coreana (Ktcu), riferisce l'agenzia sudcoreana Yonhap, terrà un raduno con inizio alle 13 ora locale nei pressi del Parlamento, seguito da un corteo.

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