Thailandia-Cambogia, bilancio sale a 33 vittime. Trump chiede la pace ed evoca i dazi

Oltre 170.000 gli sfollati. Phnom Penh ha chiesto un cessate il fuoco immediato e senza condizioni. Il presidente Usa: "Negoziati sul commercio con entrambi i Paesi, ma non vogliamo fare alcun accordo con nessuno dei due se combattono"

Una vittima in Cambogia dopo l'escalation militare con la Thailandia - Afp
Una vittima in Cambogia dopo l'escalation militare con la Thailandia - Afp
26 luglio 2025 | 08.04
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Il confine tra Thailandia e Cambogia è da tre giorni teatro di violenti scontri, con un bilancio che è salito ad almeno 33 morti e oltre 170.000 sfollati. Si tratta della più grave escalation militare tra i due Paesi da oltre un decennio, con l’uso di artiglieria pesante, carri armati e jet da combattimento. La tensione è riesplosa giovedì in seguito a una disputa territoriale di lunga data, spingendo il Consiglio di sicurezza dell’Onu a convocare una riunione d’emergenza.

Secondo i dati diffusi dai rispettivi eserciti, le vittime in Cambogia sono almeno 13, tra cui otto civili, mentre in Thailandia si contano 20 morti, inclusi 14 civili. Gli scontri si concentrano in aree contese lungo gli 800 chilometri di frontiera comune, dove sono già stati evacuati oltre 138.000 thailandesi e 35.000 cambogiani.

Phnom Penh ha chiesto un cessate il fuoco immediato e senza condizioni, accusando Bangkok di colpire infrastrutture civili e di aver utilizzato munizioni a grappolo, mentre il governo thailandese si è detto disponibile a negoziati, anche con mediazione malese.

La crisi attuale fa temere un ulteriore deterioramento della situazione, con il primo ministro thailandese ad interim Phumtham Wechayacha che ha avvertito del rischio concreto di una guerra. Entrambi i Paesi si accusano a vicenda di aver aperto il fuoco per primi, mentre la comunità internazionale esorta alla massima moderazione e a una soluzione diplomatica della contesa.

Trump chiede la pace ed evoca il dossier dazi

Donald Trump evoca intanto i negoziati sui dazi e l'escalation di maggio tra India e Pakistan nei post su Truth con cui interviene mentre Thailandia e Cambogia 'si fanno la guerra'. Il presidente degli Stati Uniti ha annunciato di aver parlato con il premier della Cambogia e poi con quello ad interim della Thailandia e nel post in cui fa riferimento al primo contatto aggiunge che "per coincidenza, in questo momento stiamo negoziando sul commercio con entrambi i Paesi, ma non vogliamo fare alcun accordo con nessuno dei due Paesi se combattono".

"E gliel'ho detto", aggiunge, dopo le "lettere" con cui prospetta per Cambogia e Thailandia dazi al 36% sulle merci importate negli Usa in assenza di un accordo con Washington. "Sto cercando di semplificare una situazione complessa - rivendica -. Molte persone vengono uccise in questa guerra, che mi ricorda molto il conflitto tra Pakistan e India, che è stato portato a fine con successo" nel maggio scorso, quando il tycoon ha annunciato a sorpresa il cessate il fuoco tra i due Paesi.

Thailandia e Cambogia, dopo giorni di escalation, sono d'accordo a "incontrarsi", vogliono la pace, le parole del presidente su Truth "Vogliono anche tornare al 'tavolo commerciale' con gli Usa, cosa che riteniamo inappropriata fin quando non cesseranno i combattimenti. Hanno concordato di incontrarsi subito e di definire rapidamente un cessate il fuoco e, in definitiva, la pace", afferma il presidente.

Nel post il tycoon ricorda la storia dei due Paesi con l'auspicio "vadano d'accordo per anni". "Quanto tutto sarà fatto e la pace è a portata di mano, voglio concludere i nostri accordi commerciali con entrambi".

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