All'Eliseo il pranzo del presidente con il leader del partito centrista Bayrou tra i favoriti per il nuovo incarico dopo le dimissioni di Michel Barnier
Pranzo all'Eliseo con il presidente francese Emmanuel Macron per il leader del partito centrissta Francois Bayrou. Secondo la stampa d'Oltralpe quest'ultimo è considerato in pole position per l'incarico di premier, dopo le dimissioni di Michel Barnier. La presidenza ha fatto sapere in una nota che Barnier resterà in carico per la gestione degli affari correnti fino alla nomina di un nuovo primo ministro.
C'è attesa per il discorso di Macron alla nazione di stasera. Parlerà, riferisce l'Eliseo, attorno alle 20, dopo che oggi il primo ministro francese Michel Barnier ha dato le dimissioni a soli tre mesi dal suo insediamento. Il suo governo è stato, infatti, rovesciato ieri con una mozione di sfiducia. Secondo Bfmtv, che cita diverse fonti, però, Macron non annuncerà il nuovo premier oggi.
Macron, con oltre due anni di mandato presidenziale che gli restano, dovrà scegliere un successore valido, mentre alcuni oppositori gli chiedono di dimettersi. Il parlamento frammentato rimarrà invariato, poiché non si potranno tenere nuove elezioni legislative prima di luglio. La mozione di sfiducia, presentata dall'estrema sinistra dell'Assemblea nazionale, è arrivata in un momento di stallo sul bilancio di austerità del prossimo anno, dopo che lunedì il primo ministro aveva imposto l'approvazione di un disegno di legge sul finanziamento della previdenza sociale senza votazione.
Con il sostegno decisivo del Rassemblement National di estrema destra di Marine Le Pen, la maggioranza dei 331 deputati della Camera, composta da 577 membri, ha votato per rovesciare il governo. Parlando alla televisione TF1 dopo il voto, Le Pen ha detto che "avevamo una scelta da fare e la nostra scelta è quella di proteggere i francesi" da un bilancio "tossico". Le Pen ha anche accusato Macron di essere "in gran parte responsabile della situazione attuale", aggiungendo che "la pressione sul presidente della Repubblica diventerà sempre più forte".