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Assange libero, fondatore WikiLeaks è in Australia

La giudice del tribunale del territorio americano di Saipan, Ramona Manglona, ha accettato il patteggiamento

Julian Assange  - (Afp)
Julian Assange - (Afp)
26 giugno 2024 | 08.07
LETTURA: 4 minuti

Julian Assange è arrivato a Canberra. Il fondatore di Wikileaks, che da oggi è un uomo libero, è uscito dall'aereo a bordo del quale ha viaggiato da Londra, facendo tappa nelle isole delle Marianne, territorio americano dove un giudice federale ha ratificato il suo accordo di patteggiamento e lo ha rilasciato, salutando la folla di sostenitori che scandivano "ben tornato a casa". Poi ha abbracciato la moglie Stella e il padre.

Un filmato aveva mostrato un piccolo jet privato grigio che si alzava nel cielo. Il tribunale delle Isole Marianne Settentrionali aveva precedentemente dichiarato il fondatore del sito WikiLeaks uomo libero. Successivamente, Assange si era recato all'aeroporto dell'isola di Saipan.

Assange era uscito dall'aula del tribunale alzando una mano in segno di saluto a un gruppo di giornalisti provenienti da tutto il mondo, prima di salire in autoe uindi salire sull'aereo verso Canberra.

Parlando fuori dal tribunale, l'avvocato americano di Assange, Barry Pollack, ha affermato di aver "sofferto tremendamente nella sua lotta per la libertà di parola e la libertà di stampa". "Il procedimento giudiziario contro Julian Assange non ha precedenti nei 100 anni dell'Espionage Act", ha detto Pollack ai giornalisti. "Assange ha rivelato informazioni veritiere… Crediamo fermamente che il signor Assange non avrebbe mai dovuto essere accusato ai sensi della legge sullo spionaggio".

"Oggi è un giorno storico, che mette fine ad una battaglia legale di 14 anni al termine della quale Julian Assange può andare a casa come uomo libero", ha dichiarato Jennifer Robinson al termine dell'udienza nel tribunale di Saipan, nel territorio americano delle isole delle Marianne, sottolineando come il suo caso rappresenti "un pericoloso precedente" che dovrebbe "preoccupare" giornalisti e persone di tutto il mondo.

"Gli Stati Uniti stanno cercando di esercitare una giurisdizione extra territoriale su tutti voi - ha continuato - senza garantirvi le protezioni della libertà di espressione, ed ognuno che tiene a questa libertà ed alla responsabilità democratica dovrebbe essere contro questa cosa". "Spero che il fatto che siamo riusciti oggi a liberare Julian Assange, contro ogni previsione e contro uno dei più potenti governi del mondo dia speranza a tutti i giornalisti ed editori che sono in prigione nel mondo - prosegue la legale di Assange - e noi incoraggiamo tutti quelli che si sono battuti per Julian di continuare a lottare per lui e per tutti gli altri nella speranza che possiamo assicurare anche la loro libertà in futuro".

La moglie: "Non riesco a smettere di piangere"

"Julian esce dalla corte federale di Saipan da uomo libero. Non riesco a smettere di piangere", ha scritto su X Stella Assange, moglie del fondatore di WikiLeaks, postando sul social una foto del marito mentre esce dal tribunale della capitale delle Isole Marianne Settentrionali.

Moglie Stella: "Ringrazia tutti, ha bisogno di tempo e privacy prima di parlare"

"Julian vuole che io ringrazi sinceramente tutti, voleva essere qui, ma dovete capire quello che ha passato. Ha bisogno di tempo per riprendersi e io vi chiedo per favore dateci spazio, dateci privacy, ha detto Stella Assange nella conferenza stampa poco dopo l'arrivo a Canberra del marito. "Lasciate che la nostra famiglia sia una famiglia prima che lui possa parlare di nuovo nel momento in cui sceglierà di farlo", ha aggiunto, ringraziando il primo ministro Anthony Albanese, i funzionari del governo che "hanno lavorato per ottenere il rilascio di Julian". "Vorrei anche ringraziare il popolo australiano che ha reso questo possibile, perché senza il suo sostegno non ci sarebbe stato lo spazio politico per ottenere la libertà di Julian", ha detto ancora.

Albanese,: "Gli ho parlato, ha lodato sforzi mio governo"

"Mi ha fatto piacere parlare con lui, appena l'aereo ha toccato terra. Sono soddisfatto di essere stato la prima persona qui a parlargli", ha detto il premier australiano Anthony Albanese riferendo di avere avuto un colloquio telefonico con il fondatore di Wikileaks. "Non ho mai incontrato Assange, ho avuto con lui una conversazione molto cordiale questa sera - ha continuato - è lui stato molto generoso nelle lodi dello sforzo del governo australiano. Il governo australiano i difende i suoi cittadini, è quello che fa". Alla domanda se pensa che Assange sia stato incarcerato ingiustamente: "non c'era ragione per continuare la sua detenzione, e vi posso dire che quando ho parlato con lui ha descritto questa come una situazione felice e surreale".

Il premier laburista australiano ha poi detto che, per ottenere questo risultato, ha lavorato "sul lungo periodo" sollevando la questione "in ogni opportunità al più alto livello". "La prima volta che ne ho parlato con il presidente Biden è stato al summit Nato di Madrid", ha rivelato, riferendosi al vertice del luglio 2022 e spiegando di averne parlato ancora con "alti funzionari dell'amministrazione Usa".

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