Pesaro Urbino, 29 ottobre 2024 - Quello della ristorazione è da sempre uno dei settori più importanti dell’economia italiana, è dunque molto interessante conoscere la sua condizione.
È proprio ciò che faremo in quest’articolo, con un particolare riguardo verso i risvolti occupazionali, prendendo in considerazione dei dati recenti ed assolutamente autorevoli quali quelli di FIPE, Federazione Italiana Pubblici Esercizi, che negli scorsi mesi ha pubblicato, sul proprio sito Internet ufficiale, il Rapporto Ristorazione 2024. Andiamo a scoprire cosa è emerso.
Il report curato da FIPE ha tracciato anzitutto un quadro globale del settore ristorativo in Italia, il quale può dirsi assolutamente positivo.
Secondo FIPE, nel 2023 si è raggiunto un valore aggiunto complessivo di 54 miliardi di euro, cifra corrispondente al +3,9% rispetto all’anno precedente.
Sono molto significativi anche i dati relativi agli investimenti: nel 2023, infatti, circa un imprenditore su due ha effettuato degli investimenti a livello di strutture e di strumentazioni digitali, e per il 2024 è previsto un piano investimenti complessivo di 4 miliardi di euro.
Sostenibilità è la parola d’ordine: nella grande maggioranza dei casi, infatti, gli investimenti compiuti dagli imprenditori del settore sono mirati alla riduzione dei consumi, o comunque sono funzionali ad un più scrupoloso rispetto ambientale, e questo è un aspetto che merita di essere sottolineato.
Sulla base di quanto visto, dunque, è evidente come il settore della ristorazione goda di ottima salute nel nostro Paese.
Questi dati faranno sicuramente piacere agli imprenditori che vi operano, ma sono anche indicativi di una maggiore propensione al consumo da parte dei cittadini, e anche questo è un segnale assai positivo, indice del fatto che la condizione economica generale sta migliorando e che molti italiani, al netto, ovviamente, dei clienti provenienti dall'estero, tendono a concedersi dei consumi che non si collocano tra le prime necessità.
La forte crisi con cui il settore ha dovuto misurarsi durante il periodo di emergenza sanitaria, dunque, può dirsi definitivamente alle spalle.
L’odierna condizione del settore della ristorazione in Italia è dunque piuttosto florida, e questo non rappresenta un dato positivo esclusivamente per le aziende del settore: a beneficiarne, infatti, sono anche tutte le imprese dell’indotto.
Non solo il settore ristorativo in senso stretto, ma anche il relativo indotto può essere considerato uno dei più importanti dell’economia nazionale, a partire da attività quali agricoltura, allevamento ed industria alimentare, per le quali è noto come il Made in Italy rappresenti un’autentica garanzia anche al di là dei confini nazionali, fino al mercato dell’arredo e delle strumentazioni professionali.
L’Italia è ricca di eccellenze anche per quel che riguarda quest’ultimi ambiti, basti pensare a realtà come AllForFood, la quale consente di allestire un'attività ristorativa a 360 gradi.
Come si può notare visitando il relativo e-commerce, www.allforfood.com, è un’azienda che mette a disposizione tutto ciò che è necessario per arredare ristoranti, bar, pasticcerie e altre attività di vendita e somministrazione di alimenti: si spazia dagli arredi generalisti, dunque quelli utili per arredare sale ed ambienti analoghi, fino a quelli tecnici, ovvero quelli necessari per equipaggiare cucine e magazzini.
AllForFood è considerata una realtà speciale non solo per i suoi numeri, con oltre 40.000 articoli, di cui ben il 98% Made in Italy, presenti in catalogo, ma anche per il suo approccio innovativo: essa infatti opera esclusivamente online e i prodotti viaggiano direttamente dal magazzino del produttore al cliente, evitando intermediazioni e stoccaggi.
Questo modello consente all’azienda non solo di mettere a disposizione, come visto, una quantità di prodotti davvero imponente, ma anche di mantenere i prezzi su livelli molto competitivi, senza andare a scapito della qualità.
Secondo il Rapporto Ristorazione 2024 di FIPE, nel 2023 le aziende attive nel mondo della ristorazione in Italia hanno impiegato nel complesso poco più di un milione di lavoratori dipendenti, esattamente 1.070.839, con una media di 6,4 lavoratori per azienda.
Si tratta di una cifra davvero considerevole, soprattutto laddove la si paragoni ai livelli pre-pandemici, rispetto ai quali risulta essere superiore del +8,1%.
La maggioranza dei lavoratori dipendenti, il 58,4% del totale, è impegnata nei ristoranti, seguono i bar con il 25,4%, le aziende specializzate nella fornitura di pasti preparati con il 7,2%, mense e catering con il 6,5%, stabilimenti balneari con il 2% e discoteche con lo 0,4%.
Mense e catering sono le tipologie di azienda che vantano il numero medio di dipendenti più elevato, 74,2, seguono le discoteche con 10,9, i ristoranti con 7,5, gli stabilimenti balneari con 6,8, le aziende di fornitura pasti preparati con il 5,8% ed i bar con il 4,1%.
Si segnala, inoltre, l’aumento dei contratti a tempo indeterminato, che nel 2023 sono risultati essere circa il doppio di quelli a tempo determinato, e anche questo è un dato assolutamente positivo.
AllForFood srl
Via L. Einaudi 114/a
61032 Bellocchi di Fano PU