I sacchetti compostabili costano ai consumatori fino a 49 euro all’anno, e fare ampie scorte non conviene, a 6 mesi dalla produzione diventano più fragili.
Milano, 18 ottobre 2024 – Spesso si commettono troppi errori quando si fa la raccolta differenziata gettando nei sacchetti compostabili anche cose che non dovrebbero starci e che rischiano di danneggiarli e bucarli. Se usati correttamente, però, i sacchetti dell'umido dovrebbero garantire sempre resistenza e praticità. Ma questo vale davvero per tutte le marche di sacchetti compostabili in commercio? Altroconsumo ha cercato di rispondere a questa domanda.
Per verificare quali sacchetti assicurino queste due garanzie, Altroconsumo ha svolto una prova pratica e alcuni test di laboratorio su 15 sacchetti per l’umido: la prova pratica è stata fatta sia a casa dagli Acmakers, la community di consumatori che aiuta l’Organizzazione a svolgere inchieste e test, sia in laboratorio, dove i sacchetti sono stati sottoposti alle prove di resistenza alla perforazione e alla tenuta dei liquidi. Per quanto riguarda le prove di laboratorio sono emerse notevoli differenze sui sacchi testati. I migliori si distinguono per una buona capienza, resistenza alla perforazione e, soprattutto, tengono bene i liquidi.
Esselunga sacchi raccolta rifiuto umido, è il Migliore del test: è resistente e con un'ottima tenuta dei liquidi. Il costo è però elevato e la confezione contiene solo 10 sacchi. I tre Migliori acquisti sono: Tandil Eco (Aldi), Sistema casa (Eurospin) e Flou (MD). I risultati nella resistenza e nella tenuta dei liquidi sono buoni.
I sacchetti sono stati valutati anche relativamente alla tenuta dei liquidi, ma non tutti sono all’altezza. I 15 sacchetti compostabili per la raccolta dell'umido hanno dovuto, infatti, superare prove di resistenza, di tenuta liquidi e di praticità, dove i sacchi che perdevano acqua hanno fatto una ulteriore prova: sono stati riempiti con segatura bagnata, molto simile come consistenza ai rifiuti domestici. I sacchetti che hanno perso anche in questa prova sono stati penalizzati nel giudizio globale.
Inoltre, Altroconsumo ha svolto una prova di resistenza alla perforazione per ciascuno dei 15 sacchetti del test. Quasi tutti i prodotti non hanno avuto problemi. Abbiamo misurato anche l’effettiva capienza dei sacchi, penalizzando quelli che ne dichiarano una maggiore di quella misurata dall’Organizzazione. I sacchi “troppo piccoli” rispetto alla capienza dichiarata sono: Carrefour, Selex Natura Chiama che hanno un volume di oltre 3 litri inferiore a quello dichiarato.
Altroconsumo ha anche registrato notevoli differenze di prezzo nei sacchi per l’umido: si va da 0,07 a 0,27 euro per ciascun sacco. Di solito il sacchetto dell’umido si cambia ogni due giorni, quindi l’Organizzazione ha fatto una stima: il costo annuo per chi usa solo sacchi acquistati è dai 14 ai 49 euro all’anno. Una spesa non da trascurare, ma risparmiare è possibile; ad esempio acquistando confezioni con un maggior numero di sacchi: meglio rotoli da 15-20 sacchi rispetto a quelli con soli 10 sacchi, perché questi ultimi sono generalmente più costosi; riciclando i sacchetti compostabili dei supermercati (sia quelli grandi sia quelli piccoli del reparto ortofrutta).