Milano, dicembre 2023 – Il nuovo rally dei mercati finanziari fa ben sperare per il 2024, ma bisogna comunque fare attenzione ai rischi legati all’inflazione e ai tassi di interesse elevati. Nel 2023 lo S&P500 è cresciuto di oltre il 21% mentre il Nasdaq è salito del 50%. Bene anche le borse europee benché con una crescita più moderata, con l’Euronext 100 che ha registrato un aumento dell’11% e la risalita dell’FTSE MIB di Borsa Italiana che ha superato il +28%.
Anche il settore delle criptovalute è tornato a crescere in modo significativo, con il prezzo di Bitcoin aumentato del 145% nel 2023 e risalito sopra i 38 mila euro, mentre quello di Ethereum è cresciuto dell’80% superando i 2 mila euro. Per quanto riguarda le materie prime i prezzi al momento tendono al ribasso, ma rimane alta l’incertezza legata al conflitto Hamas-Israele e alla tenuta della domanda globale per capire quali performance aspettarsi dal comparto manifatturiero.
Secondo gli esperti di Meteofinanza, in questo contesto incerto i mercati finanziari nel 2024 potrebbero rimanere stabili, mantenendo un livello di crescita basso o moderato, almeno nei prossimi mesi. Da monitorare con attenzione invece la spinta dell’euro, con il rafforzamento della moneta unica sul dollaro che potrebbe proseguire durante il 2024, soprattutto se il differenziale tra i tassi della BCE e della FED dovesse ridursi come previsto da molti analisti.
Se i mercati finanziari tradizionali stanno mantenendo una crescita modesta in una situazione macroeconomica incerta, le criptovalute sono tornate di forte attualità con la forte ripresa del settore avvenuta dopo il crollo dell’inverno 2022. Il 2024, infatti, potrebbe essere l’anno di svolta per le valute digitali, ma sarà necessario capire se il rialzo avvenuto quest’anno sia stato appena un evento isolato o se invece è cambiato il sentiment degli investitori che potrebbero decidere di puntare sulle criptovalute anche nel 2024.
Come riportato sul sito d’informazione specializzato sulle criptovalute https://valutevirtuali.com/, secondo la prestigiosa società di investimenti americana VanEck il Bitcoin nel 2024 potrebbe affermarsi come una nuova asset class, specialmente con l’approvazione negli Stati Uniti degli ETF su Bitcoin spot. Si tratterebbe di un progresso notevole per il futuro delle criptovalute, in quanto contribuirebbe ad aumentare la chiarezza normativa e offrirebbe uno strumento semplice da utilizzare come l’ETF agli investitori interessanti ai crypto asset.
Bisogna considerare anche la risoluzione di alcune questioni controverse come FTX e Binance, una situazione che potrebbe migliorare la percezione positiva nei confronti delle criptovalute e favorire nuovi ordini di mercato. La regolamentazione del settore infatti è un aspetto molto interessante per il mercato, inoltre si stanno aprendo nuove prospettive con l’integrazione dell’intelligenza artificiale e della tecnologia blockchain che potrebbero favorire alcune criptovalute come Bitcoin ed Ethereum.
Con vari analisti che prevedono un 2024 stabile per il mercato azionario, con le borse che dopo aver toccato i massimi storici dovrebbero rimanere vicino ai livelli attuali, sarà necessario dedicare la massima attenzione alla selezione dei titoli su cui investire. La maggioranza delle banche d’investimento infatti prevede una leggera crescita dello S&P500 nel 2024, con una stima più prudente di Goldman Sachs che ha fissato un target a 4700 punti e quella più positiva di Deutsche Bank che arriva fino a 5100 punti.
L’unica certezza è la necessità di una maggiore attenzione nella scelta delle azioni da inserire in portafoglio, sia per le attività speculative che soprattutto per gli investimenti di lungo termine. Rimangono valide le solite raccomandazioni degli esperti, ossia puntare su diversificazione e analisi fondamentale per minimizzare il rischio e tutelarsi dagli effetti dell’inflazione e dei tassi di interesse delle banche centrali. Proprio quest’ultime potrebbero posticipare i tanto attesi tagli dei tassi, intervenendo soltanto nella seconda metà del 2024, qualora i dati macroeconomici non dovessero migliorare.
Al momento molte azioni hanno dei prezzi ragionevoli e sono ben posizionate, soprattutto in Europa, mentre negli Stati Uniti bisogna essere più cauti a causa di alcune performance eccessive sostenute dalle prestazioni eccezionali di Wall Street nell’ultima parte del 2023. Per gli investitori più prudenti rimangono interessanti le obbligazioni a breve scadenza, in quanto offrono un buon rendimento a fronte di un rischio basso, ma non bisogna trascurare le opportunità disponibili sui mercati sviluppati con i bond di lunga scadenza che potrebbero diventare meno appetibili nel corso del 2024.
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