Udine, 22 dicembre 2023. In un panorama europeo che vede un rinnovato impegno verso l'innovazione tecnologica e lo sviluppo sostenibile, anche la Carinzia si ritaglia un posto in prima fila ed emerge come un hub centrale nell'industria dei semiconduttori. Il Land più meridionale dell’Austria è considerato a tutti gli effetti uno degli hotspot europei dell'industria microelettronica, o meglio degli Electronic Based Systems (EBS), gli “eroi” nascosti dell'industria elettrica ed elettronica. Ed è proprio l’industria elettronica ad aver largamente contribuito alla ripresa economica della regione d’oltreconfine che, nel 2022, ha registrato un +7,3% di PIL rispetto all’anno precedente, dato ampiamente sopra la media nazionale (4,6%).
Con la sua strategia orientata alla tecnologia e alla sostenibilità, la Carinzia è tra i principali punti nevralgici europei nel settore dell’industria microelettronica e può ora approfittare di un momento storico in cui l'Europa sta rivitalizzando la sua posizione in questa industria. Infatti, a settembre 2023, è stata sancita l'Alleanza delle regioni europee per i semiconduttori, mirata a potenziare gli investimenti nell'Unione Europea in questo settore. L'iniziativa, lanciata dal Comitato europeo delle regioni e dallo Stato tedesco della Sassonia, punta a massimizzare le opportunità offerte dall' European Chips Act, che prevede un finanziamento di 43 miliardi di euro per raddoppiare la quota di mercato nel settore dei semiconduttori entro il 2030. Tra le 27 regioni europee partecipanti c’è anche la Carinzia, che collaborerà alla crescita e competitività dell'industria dei semiconduttori in Europa, promuovendo la condivisione di conoscenze e pratiche ottimali.
In questo contesto la Carinzia ha l'opportunità unica di rafforzare la sua economia attirando investimenti significativi, non solo nella produzione, ma anche nella ricerca e nell'innovazione e di sfruttare la sua posizione strategica per diventare un punto focale nell'industria dei semiconduttori. Hanno già scelto la Carinzia aziende globali come Infineon, Intel, Flex, CISC Semiconductor o LAM Research, insieme ad attori locali come Ortner Cleanroom Engineering, Augmensys, PMS Electrical and Automation Systems e Wild Hi-Precision. Le principali aree di studio relativamente agli EBS sono i sistemi embedded, l'elettronica di potenza, i materiali e la tecnologia dei sensori.
Queste imprese porgono grande attenzione alla ricerca e la Carinzia - grazie alla presenza di parchi tecnologici con strutture avanzate, università con corsi di laurea e formazione di alta qualità e istituti tecnici d’eccellenza - rappresenta un’attraente sede commerciale a livello internazionale. Tra questi ricordiamo il Lakeside Science & Technology Park di Klagenfurt, lo Joanneum Research, impegnato nello studio di robot e il Silicon Austria Labs di Villach, fondato nel 2018 per sostenere gli attori tecnologici.
Inoltre, l'attenzione della Carinzia verso la sostenibilità e l'economia circolare la colloca in una posizione vantaggiosa in un'industria sempre più orientata verso la riduzione dell'impatto ambientale. L'Unione Europea, attraverso iniziative come il diritto alla riparazione, sta promuovendo un approccio più sostenibile all'elettronica, incoraggiando la riparazione e la durata dei prodotti. Questa filosofia si allinea perfettamente con la volontà della Carinzia di essere all'avanguardia nella produzione sostenibile.
Per ulteriori informazioni: http://www.carinthia.com/it
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