Napoli 12 dicembre 2024 - Esiste un sistema, chiamato "Ideologia della qualità della vita", che permette di mettere in relazione indicatori fondamentali come il benessere, il bene comune, la qualità della vita, la competitività, la sostenibilità, la stabilità e gli stili di vita equilibrati per valutare le politiche messe in atto e per promuovere il “Buon Governo”. A idearlo Domenico Esposito, teorico di sistemi multidisciplinari che si basano sulla raccolta e l'elaborazione di dati per individuare soluzioni efficaci. "Utilizzo -spiega- una serie di indicatori qualitativi e quantitativi per fare consulenze, elaborare piani di sviluppo sostenibili, creare modelli educativi sulla base anche di fattori fisiologici, definire strategie di prevenzione del rischio e migliorare la coesione sociale, allo scopo di far convivere le diversità in modo civile in armonia con la natura e gli ecosistemi urbani. Un metodo che tende dunque a migliorare la quotidianità ponendo al centro la persona umana, con provvedimenti a misura d’individuo, di città, di quartiere, di strada e in generale di un qualsiasi ecosistema vivente”.
Presidente dell'"Accademia Italiana Qualità della Vita" dal 2008, Esposito ha coordinato ricerche e attività scientifiche, istituendo, nel 2021, il "Premio Resilienza Napoli". Questo riconoscimento, destinato a cittadini e figure pubbliche partenopee, che si sono distinte nel miglioramento del benessere collettivo, è un esempio della sua dedizione al tema: "Si tratta -sottolinea- di un atto di amore verso la mia città e i problemi di cui è afflitta. Per questo, sono convinto che organizzare eventi e iniziative, che trovano riscontro positivo sia fra i cittadini che fra le istituzioni a vario livello, sia il giusto tributo per un popolo costretto spesso a combattere con situazioni di malessere e degrado. Situazioni spesso inaccettabili e, diciamolo pure, disumane".
Tre gli obiettivi dell'Accademia: descrivere accuratamente la realtà sociale, spiegare che tale fenomeno è connesso alla vita e alla qualità della stessa, quindi alla fisiologia di benessere, alla coscienza più o meno strutturata: l’attività accademica oltre alla sperimentazione su campo all’interno di spazi verdi ben curati, con iniziative rivolte a cittadini di ogni età e disabilità, di allenamento alla resilienza, elabora proposte di legge che promuovono una revisione profonda del ruolo dello Stato rispetto alle rischiose “logiche di mercato” che limitano la crescita del benessere personale e territoriale: “L’ideologia della qualità della vita –dice Esposito- è un’analisi e sintesi storica dei modelli che ci hanno governato fin qui, ora è arrivato il momento di porre l’accento sulle criticità che questi comportano, allo scopo di apportare modifiche migliorative, con politiche personalizzate e territorializzate che rafforzino il sistema Paese rendendolo più forte e competitivo da Sud a Nord. Pertanto, invito tutti a seguire la nostra attività scientifica; le ricerche e proposte le trovate sul nostro giornale dell’Accademia. Il sistema da me ideato punta sul rilancio, riducendo i rischi, tra cui spesa pubblica fuori controllo, scarsa produttività e declassamento che hanno alcuni territori più di altri, a causa del liberismo e della sua logica di mercato".
Per informazioni:
https://www.laqualitadellavita.it/