
Diversi i temi della giornata a piazza Affari, Wall street in rialzo
E' scattato il fattore Dividend Day oggi 22 aprile 2025, giorno di riapertura delle principali borse e piazze finanziarie europee dopo la chiusura per le festività di Pasqua e Pasquetta. Sono numerose le società che staccano la cedola a Piazza Affari per oltre 7,3 miliardi di euro. Tra le maggiori Unicredit (1,4764 euro per azione, acconto di 0,9261 euro pagato a novembre), Stellantis (0,68 euro per azione), Campari (0,065 euro per azione), Ferrari, (2,986 euro per azione). Iveco (0,33 euro per azione). Piaggio (0,04% euro, acconto di 0,155 euro pagato a settembre), Prysmian (0,8 euro), Maire (0,356 euro). Ma non c'e solo il Dividend Day in borsa oggi da tenere presente.
Il Risiko Bancario
Sul fronte del risiko bancario secondo Uncredit le prescrizioni imposte dal governo con la Golden Power a Unicredit in merito all'Ops su Banco Bpm "potrebbero danneggiare la sua piena libertà e capacità di adottare decisioni conformi ai principi di sana e prudente gestione in futuro, e persino portare a risultati non voluti, ad esempio l'imposizione di sanzioni a UniCredit a causa della presunta mancata osservanza di una qualsiasi delle prescrizioni". La banca guidata dall'Ad Andrea Orcel sottolinea che "l'uso dei poteri speciali in un'operazione domestica tra due banche italiane non è comune e non è chiaro perché sia stato invocato in relazione a questa specifica operazione, ma non per le altre operazioni simili attualmente in corso sul mercato italiano". ma da monitorare ci sono anche le possibili mosse in vista dell'assemblea di Generali, che si terrà il 24 aprile con l'elezione del nuovo Cda. mentre l'assemblea di Bper ha dato l'ok all' aumento capitale per Ops su Pop. Sondrio.
Wall Street
15.30 Wall Street o ggi 22 aprile 2025 ha aperto con il piede giusto. Gli indici principali hanno segnato rialzi solidi nelle prime battute della giornata. Lo S&P 500 ha guadagnato l’1,07%, salendo di 55,30 punti e attestandosi a quota 5.213,50. Ancora meglio ha fatto il Nasdaq, che mette ha messo a segno un progresso dell’1,22%, con un balzo di 193,62 punti. Positivo anche il Dow Jones, che avanzava di 397,24 punti (+1,04%) raggiungendo i 38.567,65 punti. Ieri la piazza americana ha chiuso con perdite notevoli: il Dj ha lasciato il 2,48%, il Nasdaq il 2,55%, e l'S&p 500 il 2,36%. nel frattempo titoli come Tesla, in attesa dei dati di bilancoi che saranno diffusi a mercati cghiusi, stanno rialzando la testa e guadagnando oltre il 4,5%.
Papa Francesco
Secondo alcuni addetti ai lavori poi, la scomparsa di Papa Francesco potrebbe creare un impatto simbolico ed emotivo nelle piazze finanziare dei paesi fortemente cattolici. Si Potrebbe registrare una maggiore attenzione le società più legate all'informazione così come quelle legate al turismo o ai trasporti, considerata la coincidenza tra anno giubilare, funerali e conclave.
17.00 Nel frattempo in chiusura di borsa a Piazza Affari svetta Enel con un rialzo dell1,70%, seguito da Terna (+1,49%), Italgas (+1,43%). Male Prysmian (-4,10%), Banca mediolanum (-2.69%), Buzi (-2,23%) e AMplifon (-1,91%)
17.40 Milano chiude in leggero ribasso l'odierna sessione di Borsa, con l'indice Ftse Mib che arretra dello 0,09% attestandosi a 35.947,89 punti. Tra i titoli migliori spicca Tim, che guadagna il 2,29% portandosi a 0,33 euro, in una giornata favorevole al settore. Bene anche Italgas (+2,23% a 7,095 euro), Inwit (+2,19% a 10,28 euro) e Terna (+2,11% a 8,612 euro), a conferma dell’interesse degli investitori per i titoli difensivi in questa fase di mercato.
Tra i peggiori si segnala invece Prysmian, che cede il 3,31% chiudendo a 42,65 euro. In calo anche Banca Mediolanum (-2,06% a 12,37 euro), Buzzi (-1,91% a 43,12 euro) e Finecobank (-1,11% a 16,90 euro).
Piazze europee
17.45 Le principali Borse europee chiudono l'odierna sessione in rialzo: Francoforte guadagna lo 0,48%, attestandosi a 21.307,80 punti, mentre il Londra segna un +0,67%, superando quota 8.331 punti. Bene anche Parigi, che avanza dello 0,56% attestandosi a 7.326,47 punti.
Oro
Intanto L'oro supera i 3.500 dollari l'oncia per la prima volta, spinto dall'incertezza legata ai dazi e all'attacco verbale del presidente degli Stati Uniti Donald Trump contro la Federal Reserve. esattamente quota 3500,10 ed analisti e investitori iniziano a chiedersi fino a che punto potrebbe spingersi il metallo prezioso. Dal giorno del Liberation day, cioè da quanto il presidente americano Donald Trump ha annunciato l'entrata in vigore di dazi alle merci l'oro è salito giorno dopo giorno dai 3115 dollari del 2 aprile agli attuali 3500 con il guadagno per ora di 385 dollari per oncia.
''Il prossimo target -dice all'Adnkronos Giancarlo Torlizzi, fondatore di T-Commodity- è di 4mila dollari l'oncia nel 2025, quello successivo è di 5000 dollari l'oncia nel 2026''. Secondo l'esperto di materie prime a spingere in alto le quotazioni saranno due fattori: ''il deprezzamento del dollaro perchè il mercato scommette su un deprezzamento strutturale'' e gli hedge fund cinesi: ''gli acquisti dei fondi cinesi spingeranno forte e sosterranno i prezzi, perchè loro -spiega- sono tra i principali acquirenti di derivati finanziari sull'oro''.