
"Il fenomeno delle azioni illiquide continua a danneggiare migliaia di risparmiatori italiani, che si sono visti tradire dalle proprie banche. Le azioni illiquide vendute come strumenti sicuri dai funzionari bancari, hanno visto il loro valore crollare, lasciando i risparmiatori con titoli invendibili''. A denunciarlo e a lanciare l'allarme è Assoutenti.
L'associazione sottolinea che ''La recente sentenza del Tribunale di Bari ha ribadito che tali titoli sono da considerarsi ad alto rischio e che le banche sono obbligate a valutare attentamente l'adeguatezza dell'investimento rispetto al profilo del cliente".
"Le banche - si evidenzia - hanno il dovere di informare correttamente i consumatori sui rischi connessi agli investimenti. La mancanza di informazioni adeguate da parte degli istituti bancari rende legittima la richiesta di risarcimento da parte dei risparmiatori danneggiati. Assoutenti è al fianco dei risparmiatori che desiderano far valere i propri diritti: i legali dell'associazione sono disponibili per supportare le richieste di risarcimento e fornire consulenza agli associati e ai consumatori", aggiunge l'associazione.
"È fondamentale che i risparmiatori agiscano tempestivamente. I tribunali stanno ormai cristallizzando un orientamento favorevole ai consumatori, rivelando comportamenti poco trasparenti da parte delle Banche Popolari. Il risarcimento è possibile, ma bisogna fare valere i propri diritti prima che sia troppo tardi", conclude Rosario Nigro, consigliere nazionale Assoutenti.