World Pasta Day, Italia si conferma leader mondiale, nel primo semestre 2025 export +2,5%

Primato italiano per produzione, esportazione e consumo di pasta

(foto Unione Italiana Food)
(foto Unione Italiana Food)
21 ottobre 2025 | 17.39
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Anche nel 2024 l’Italia ha confermato il suo primato in tema di produzione, esportazione e consumo di pasta. Secondo i dati di Unione Italiana Food diffusi in occasione del World Pasta Day che si celebra il 25 ottobre. Se per quanto riguarda la produzione, per l’Italia si parla di circa 4,2 milioni di tonnellate, davanti a Turchia (2,1 milioni di tonnellate), Stati Uniti (2 milioni), Egitto (1,2 milioni), Brasile (1,1 milioni), anche sul fronte consumi siamo al primo posto con 23,3 kg pro capite annui, davanti a Tunisia (17 kg), Venezuela (13,6), Grecia (12,2) e Germania (10,1). Ma è l’export che conferma un comparto fortemente orientato all’estero, con un valore delle vendite oltre confine che ormai eguaglia quello dei consumi nazionali, con oltre 2.420 milioni tonnellate (+9,1% rispetto al 2023) per un valore di 4.020 milioni di euro (+4,8% rispetto al 2023). Della pasta esportata nel 2024, oltre 1,5 mln di tonnellate è destinato ai paesi dell’Ue mentre 898.815 tonnellate finiscono in Paesi terzi. A sottolinearlo è Unione Italiana Food in occasione del World Pasta Day che si celebra il 25 ottobre.

I paesi più ricettivi si confermano: Germania (467.183 tonnellate), Stati Uniti (302.177 tonnellate), Regno Unito (283.478 tonnellate), Francia (278.511 tonnellate), e Giappone (69.589 tonnellate). L’aumento dell’export registrato nel 2024 si conferma anche nel primo semestre del 2025, con una crescita a volume del +2,5% rispetto all’analogo periodo del 2024 (1.195.025.792 nel 2024 vs 1.224.476.880 nel 2025).

"Nel complesso quadro geopolitico che ci troviamo ad affrontare, segnato anche dal rischio di extra-dazi da parte del Dipartimento del Commercio americano, questa 27esima edizione del World Pasta Day assume un grande significato simbolico: ci ricorda cosa la pasta ha rappresentato e rappresenta ancora oggi nel nostro Paese e nel mondo sul piano economico, culturale e sociale. Ed è sicuramente un valore e una risorsa che vanno tutelati" ha spiegato Margherita Mastromauro, presidente dei Pastai Italiani di Unione Italiana Food, a proposito delle tariffe antidumping del 107%, imposte dall'amministrazione Trump a numerosi marchi di pasta italiana, a margine dell'evento 'Orgoglio pasta' a Roma, in occasione dell'evento 'Orgoglio pasta' che ha visto la partecipazione dei ministri dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida, delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Pesente all'incontro anche Paolo Barilla, investe di presidente di Unione Italiana Food. I dazi "preoccupano perché è un problema contingente pesante", "pensiamo che bisogna attivarsi perché questa minaccia cessi e nel giro di qualche mese si riprendano le relazioni consuete” con gli Usa, ha detto Barilla. Quanto alle conseguenze ha ipotizzato che "nel breve periodo ci sarebbe un impatto economico molto pesante per le imprese, nel lungo termine, penso che la cosa possa essere superata sia nelle relazioni con gli Usa e sia nell’offrirci sbocchi in altri paesi dove dobbiamo darci da fare" ha concluso Barilla.

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