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Nautica, Urso: "Normalizzazione crescita 2024 va sostenuta"

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio inviato in occasione dell'assemblea di Confindustria Nautica

Nautica, Urso:
12 dicembre 2024 | 17.05
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''Ringrazio il Presidente Cecchi per l’invito e saluto la platea, scusandomi di non poter essere con voi a causa di impegni istituzionali. L’Assemblea di Confindustria Nautica è un appuntamento centrale per un settore che rappresenta un’eccellenza del nostro Paese e un simbolo del Made in Italy nel mondo''. Lo sottolinea il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, in un messaggio inviato in occasione dell'assemblea di Confindustria Nautica.

''Gli straordinari risultati del comparto testimoniano la forza della filiera che nel 2023 ha raggiunto il massimo storico di 8,33 miliardi di euro di fatturato e di 4,23 miliardi di euro di export, anche grazie alla leadership mondiale nella produzione di superyacht. Sono oltre 600, infatti, le unità commissionate o in costruzione, pari a oltre il 50% degli ordini mondiali'', aggiunge Urso.

''Le stime del 2024 evidenziano, invece, una normalizzazione della crescita, che deve essere sostenuta attraverso azioni strutturali e di sistema -annuncia Urso-. Un contributo significativo può arrivare dalle fiere, che rappresentano al meglio il sistema produttivo italiano: in questo ambito, occorre concentrare azioni e risorse per favorire una specializzazione settoriale sempre più accentuata, dando vita a eventi in grado di attirare specialisti, espositori internazionali, buyers e turisti da tutto il mondo, come avviene annualmente per il Salone Nautico di Genova''.

governo consapevole necessità investimenti per sostenibilità e tecnologie 'green'''Il Governo è consapevole delle responsabilità che ha verso il vostro settore, che necessita di investimenti in innovazione, per rispondere al meglio a una domanda sempre più orientata verso la sostenibilità e le tecnologie green -prosegue Urso-. Il Piano Transizione 5.0, i Contratti di Sviluppo e i cosiddetti mini Contratti di Sviluppo per investimenti di taglia più piccola, oltre alla Nuova Sabatini, sono misure indispensabili per sostenere la doppia transizione che coinvolge le imprese della vostra filiera, caratterizzata dalla convivenza tra colossi internazionali e artigiani più piccoli, in grado di creare veri e proprio gioielli galleggianti''. ''Tutti questi elementi spiegano perché la nautica da diporto ha un ruolo di primo piano tra i comparti strategici protagonisti della nuova politica industriale, secondo quanto già delineato nel libro verde “Made in Italy 2030”, che è in consultazione pubblica -spiega Urso-. Fino al 31 dicembre tutti gli stakeholder potranno dare il proprio contributo per costruire insieme un percorso che ci porti a consolidare, da qui a 5 anni, la posizione dell’Italia tra le prime 10 economie mondiali, attraverso la valorizzazione e l’innovazione del modello produttivo Made in Italy. Il nostro progetto è ambizioso, ma sono certo che è alla nostra portata, anche grazie alla nautica, vessillo del saper fare italiano nel mondo. Grazie per il vostro contributo''.

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