Lunedì riprendono i lavori in Commissione, dovrebbe arrivare mercoledì a Montecitorio. In bozza dietrofront governo su stretta criptovalute e web. Modifiche su mini Ires e prelievo su giochi e scommesse
La Commissione Bilancio della Camera alle prese con la discussione degli emendamenti alla manovra 2025 è ancora in stallo. Non sono ancora arrivati quelli del governo né le relazioni tecniche di quelli dei relatori. La seduta di questa mattina, iniziata alle 12, è stata sospesa e sarà riaperta per il deposito di ulteriori proposte senza votazioni che ripartiranno lunedì 16 alle 10.30, momento in cui scadranno le 24 ore per i subemendamenti.
La manovra dovrebbe approdare, quindi, nell'aula di Montecitorio mercoledì 18 dicembre, slittando di un paio di giorni rispetto a quanto pronosticato nei giorni scorsi in Commissione Bilancio. La maggioranza infatti punta a concludere le votazioni e dare mandato ai relatori martedì mattina, prima delle comunicazioni alla Camera della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, portando quindi il testo in aula il giorno successivo. Se il governo decidesse di porre la questione di fiducia, il voto finale andrebbe a venerdì.
"Questa discussione rasenta mancanza di rispetto istituzionale", ha accusato la capogruppo Pd, Chiara Braga, affermando che se si andrà avanti in questo modo "qualunque parola del governo da qui in poi la riterremo infondata e questo cambierà anche l'atteggiamento delle opposizioni". Immediata la replica dell’esecutivo, con il ministro dei Rapporti con il Parlamento, Luca Ciriani, che ha assicurato: "Se il sottosegretario Freni ha promesso delle relazioni tecniche - non obbligatorie ma come cortesia – le forniremo. C'è da attenderle, come attendiamo le riformulazioni, perché non erano previste. Si stanno elaborando, chiedo di attendere. Contatterò Freni per capire quando possono arrivare".
Ma i Dem insistono: "Forse il ministro non ha seguito o non è stato informato, le relazioni tecniche non sono una cortesia, ma un impegno preso dal sottosegretario Freni a fronte di una trasformazione di emendamenti del governo in emendamenti dei relatori", ha puntualizzato la deputata Cecilia Guerra. "Freni non ha detto che a un certo punto sarebbero arrivate delle spiegazioni, ma che sarebbero state depositate contestualmente agli emendamenti. Ma questo non è successo".
Arrivano, intanto, le prime indiscrezioni sulle modifiche del governo.
La web tax torna ad essere applicata solo alle grandi società. In base ad un'altra modifica la web tax sarà pagata dalle imprese che realizzano ricavi da servizi digitali, ovunque realizzati, non inferiori a 750 mln l'anno. Nella versione iniziale della legge di Bilancio del governo si prevedeva invece l'estensione della web tax alle pmi.
Taglio Ires di 4 punti, dal 24% al 20% per le imprese che investono e assumono. Lo prevede un emendamento del governo alla manovra contenuto in una bozza in circolazione. L'aliquota ridotta si applica in presenza di precise condizioni: che una quota non inferiore all' 80% degli utili dell'esercizio in corso al 31 dicembre 2024 sia accantonata ad apposita riserva ed un ammontare non inferiore al 30% degli utili accantonati sia destinato a investimenti che non devono, in ogni caso, essere inferiori a 20.000 euro; nel periodo d'imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2024 il numero di unità lavorative per anno non sia diminuito rispetto alla media del triennio precedente; siano effettuate nuove assunzioni di lavoratori dipendenti con contratto di lavoro a tempo indeterminato che costituiscano incremento occupazionale ed, infine, che l'impresa non abbia aver fatto ricorso alla cassa integrazione.
Verso un nuovo prelievo su giochi e scommesse. Un altro emendamento del governo introduce per i giochi di carte o bingo a distanza una tassa del 25,5% delle somme che, in base al regolamento di gioco, non risultano restituite al giocatore. Per le scommesse sportive a quota fissa la tassa viene invece fissata al 20,5% su rete fisica, e al 24,5% per la raccolta a distanza, applicate entrambe sulla differenza tra le somme giocate e le vincite corrisposte. La misura teoricamente doveva essere funzionale al finanziamento delle infrastrutture sportive, come ad esempio gli stadi, ma per ora la norma è senza scopo.
Dietrofront sulla stretta fiscale su Bitcoin e simili. Secondo un emendamento dell'esecutivo alla manovra contenuto in una bozza in circolazione, l'aliquota dell'imposta sostitutiva sulle plusvalenze e sugli altri redditi delle criptovalute resta al 26 % contro il rialzo al 42% inizialmente indicato nello schema del governo.
Cinquanta milioni in più per le scuole paritarie il prossimo anno. Un'altra proposta dell'esecutivo prevista dalla bozza aumenta il contributo per le scuole paritarie di 50 milioni di euro per l'anno 2025 e di 10 milioni di euro annui a decorrere dal 2026.
In arrivo dal 2025 di borse di studio da circa 400 euro lordi mensili per gli specializzandi di area sanitaria non medica. A decorrere dall'anno accademico 2024-2025 agli specialiazzandi veterinari, odontoiatri, farmacisti, biologi, chimici, fisici, psicologi viene corrisposta una borsa di studio per tutta la durata legale del corso di importo pari a 4.773 euro lordi annui (circa 398 euro per 12 mensilità), si legge nella proposta di modifica.
E' istituito presso il ministero dell'Economia e delle Finanze, per il successivo trasferimento al bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri, un Fondo per l'erogazione di contributi a sostegno delle imprese nel settore dell'editoria e delle persone fisiche esercenti punti vendita esclusivi per la vendita di giornali e riviste con una dotazione di 20 milioni di euro per l'anno 2025, che costituisce tetto di spesa, si legge nella bozza degli emendamenti del governo.
In presenza di pagamento con strumenti elettronici l'accredito dell’importo al beneficiario verrà effettuato entro le ore 12 del giorno lavorativo successivo alla ricezione dell’ordine di pagamento ed ,in ogni caso, con valuta il giorno della ricezione dell’ordine stesso. I prestatori di servizi di pagamento, secondo un progetto di modifica, dovranno adeguarsi alla disposizione entro 180 giorni dalla data di entrata in vigore della misura.
Un rimborso alle famiglie con Isee pari o inferiore a 15mila euro per sostenere le attività sportive ricreative extrascolastiche dei figli tra i 6 e i 14 anni. Lo prevede la bozza degli emendamenti del governo alla manovra, istituendo un fondo ‘Dote Famiglia’ con uno stanziamento di 30 milioni per l'anno 2025. La misura ricalca una delle modifiche avanzate da Fratelli d’Italia che proponeva un bonus da 500 euro per ogni figlio under 14 per l’apprendimento delle lingue straniere, attività culturali, turistiche, artistiche, musicali e sportive, nonché percorsi didattici. Ora però il novero delle attività si restringe, così come la platea dei beneficiari, che di fatto si perimetra sulle sole famiglie bisognose.