
Il gruppo di gioielli Milor ha come obiettivo per il 2025 quello di superare i 50 milioni di euro di fatturato. La chiusura 2024 è stata di 45 milioni con un incremento del 20% rispetto al 2023 per tutta la parte retail e distribuzione e del 100% per la parte e-commerce. Il Gruppo è presente in più di 1800 punti vendita in Europa con i vari brand, di cui 671 in Italia. Forte è la presenza negli stati uniti e i mercati in espansione sono l’ Asia e Emirati Arabi.
In essere c'è anche la collaborazione con Starboard, il colosso che collabora con le navi da crociera per esposizione e vendita gioielli Milor sulle navi Royal Carribean (sulle rotte Indonesia-Alaska-San Diego) ed è prevista anche una nuova rete di pop-up, partita da Milano con Bronzallure in Stazione Centrale, che toccherà a breve anche Napoli. Del Gruppo fanno parte la collezione Soave Oro (elettroformatura in oro 18kt con resina) e i brand in distribuzione Bronzallure, Etrusca, Albert M & Milor Gold. Si aggiunge ora la nuova linea Diamore in oro e lab grown. Tutti i prodotti sono sviluppati internamente e le linee sono più di 30 e la produzione avviene in Italia tra Arezzo e Vicenza.
L’azienda si dedica da sempre alla ricerca di metalli preziosi, design e manifattura e vanta numerosi brevetti: lega golden rosè per bronzallure, argento 950 (lega speciale di argento, più puro rispetto al 925, tagli esclusivi di pietre (taglio kaleido e Luminosa), ink-texture (Albert M), Prisma gem: massima qualità di pietre lab grown, colore intenso e brillantissimo. I modelli best seller delle collezioni sono brevettati. Milor aderisce inoltre al Rjc, Responible Jewelry Council che prevede che l’oro venga acquistato da fonti sicure e sostenibili. L’azienda è iscritta alla Carta Etica come sponsor e ambassador (questo prevede la sostenibilità di packaging e materiali marketing).