Il ministro all’inaugurazione dello Stand Collettivo Italiano alla Buchmesse di Francoforte 2024: “Lettura è arricchimento intellettuale e civile, fattore di integrazione e socialità”.
“Il Ministero della Cultura lavorerà per aiutare l’editoria e proteggere i presidi fisici della lettura, le librerie e le biblioteche. Uno dei primi atti amministrativi sarà quello di dare un sostegno concreto alle biblioteche di prossimità. Ed è mia intenzione studiare misure di incentivo alla lettura, finanziandole, per esempio, con i maggiori introiti derivanti dalla spettacolare crescita degli ingressi nei luoghi della cultura o dalla bigliettazione al Pantheon". Con queste parole il ministro della Cultura italiano Alessandro Giuli, è intervenuto oggi all’inaugurazione dello Stand Collettivo Italiano alla Buchmesse di Francoforte 2024 dove l’Italia è Ospite d’Onore.
"I nuovi strumenti per avvicinare i giovani ai libri, la Carta Cultura Giovani e la Carta del Merito, hanno dato una buona prova nel primo anno di applicazione. Ma certamente dobbiamo investire in una campagna di sensibilizzazione che ci permetta di raggiungere tutto il bacino di beneficiari”, ha aggiunto parole il ministro della Cultura italiano Alessandro Giuli, è intervenuto oggi all’inaugurazione dello Stand Collettivo Italiano alla Buchmesse di Francoforte 2024 dove l’Italia è Ospite d’Onore.
Sono 230 gli espositori italiani tra case editrici, agenti letterari e altre aziende, di cui 131 ospitati proprio nello Stand inaugurato dal ministro. “Il governo italiano crede fermamente nella funzione sociale del libro, fisico e digitale, e nell’importanza della lettura come arricchimento intellettuale e civile dell’individuo e fattore di integrazione e di socialità - ha sottolineato il ministro - Siamo convinti che l’industria editoriale sia un pilastro dell’economia e del vivere civile italiani. Dalla sua solidità e vivacità dipende il pluralismo culturale della nazione, che vogliamo tutelare e valorizzare. Sono perciò lieto che siano qui a Francoforte tanti piccoli editori accanto ai grandi nomi dell’industria”.
Il ministro della cultura ha poi aggiunto: “Siamo al fianco delle case editrici e degli autori nella loro crescita sui mercati internazionali. Gli intellettuali italiani nei secoli hanno sempre saputo parlare al mondo. Stiamo tornando a farlo: la crescita dei diritti venduti all’estero negli ultimi 25 anni è significativa. La Buchmesse 2024 darà uno slancio salutare ed energico a questa dinamica benefica per l’editoria, la cultura e l’economia dell’Italia”.
E ancora: “Mi fa piacere sapere della presenza di tante autrici e autori italiani alla Buchmesse, dentro e fuori il Padiglione Italia. Tutti contribuiscono al dibattito culturale, civile e politico della nostra società. E il Ministro della Cultura non può che schierarsi orgogliosamente a tutela della loro piena e sacrosanta libertà di espressione, anche quando è diretta a manifestare dissenso nei confronti del governo cui mi onoro di appartenere", ha concluso.