L'ultima vera raccolta dattiloscritta della poetessa edita da Interlinea: racconta l'amicizia con Roberto Volponi tra amore e dolore
"Io di parlarti non ho coraggio, / né nominarti come solo amore": è l'inedito sorprendente, tra amore e dolore, che Alda Merini, la poetessa dei Navigli, ha composto su una macchina per scrivere per ricordare l'amico Roberto Volponi, il figlio dello scrittore Paolo, morto a 27 anni in un incidente aereo il 3 settembre 1989: nel volo di ritorno da Cuba, il veivolo della Cubana de Aviación si schiantò al suolo poco dopo il decollo per una tempesta tropicale. "Eri sì puro come una medaglia, / ed io medaglia che mi sono sfatta / brillo appena di luce sul tuo cuore", scrive lei.
"Di parlarti non ho coraggio. Poesie inedite per Roberto Volponi" è il titolo della raccolta inedita della Merini curata da Ambrogio Borsani ed edita da Interlinea (12 euro, 64 pp.), in libreria dal 28 ottobre. E' una raccolta straordinaria che celebra la storia di un'amicizia insolita tra la poetessa e il giovane Roberto Volponi, nata nelle serate trascorse fino alle due a conversare nel bar libreria Chimera di Milano, rifugio di poeti e sognatori, da Pier Vittorio Tondelli a Aldo Busi, da Giovanni Raboni a Vivian Lamarque.
Dopo la morte improvvisa del giovane Volponi - spiega all'Adnkronos l'editore di Interlinea e critico letterario Roberto Cicala - Alda Merini donò alla famiglia il gruppo di poesie (di cui tre prose poetiche) di straordinaria intensità raccolte in questo volume, ricordo della stima e dell'affetto profondo che legavano la poetessa a Roberto: "Purissima ambizione la mia / che tocco le tue vesti / colme di ingegno e poi / ti lasciarono andare le mie mani / come avessero avuto la maggiore / folgorazione. In vita eri sì bello / che ogni profilo tuo pieno di vento / diventava commiato di parola". I testi vennero dattiloscritti dall'autrice con una macchina per scrivere con tasti dissestati e nastro scarico di inchiostro (tanto che in sostituzione del nastro spesso usava anche fogli di carta carbone) e pertanto la trascrizione ha dovuto interpretare le molte lettere digitate erroneamente.
"Roberto Volponi era affascinato dalla vicenda umana e letteraria della poetessa e soprattutto dalla sua libertà lessicale nel raccontarla - ricorda il curatore Ambrogio Borsani e lui stesso frequentatore del Chimera nella premessa del libro - mentre lei vedeva in lui un ragazzo appassionato, curioso, tenero, con una fede ostinata nelle utopie e una sorprendente partecipazione agli abissi delle umane vicende". Sono testi che parlano di amore e morte, amicizia e dolore, con le illuminazioni di Alda Merini tanto amate dai suoi lettori. Come ricorda Ambrogio Borsani, amico di entrambi, è la testimonianza di una stagione unica da cui sono nate queste poesie che meritano di trovare "un posto nella vasta e variegata geografia poetica della Merini: la storia di un'amicizia insolita vissuta in un luogo rifugio di poeti e sognatori".
Il libro "Di parlarti non ho coraggio. Poesie inedite per Roberto Volponi" sarà presentato al Festival internazionale di poesia civile di Vercelli 2024 in anteprima sabato 9 novembre, alla libreria Mondadori alle 12.
(di Paolo Martini)