
Ferita all'addome con diversi fendenti, era arrivata in ospedale in arresto cardiaco ed era stata sottoposta a intervento chirurgico
Non ce l’ha fatta la donna di 61 anni, ferita a coltellate dal marito nel tardo pomeriggio di ieri a Grugliasco, Torino, al culmine di una lite. Giunta in ospedale in gravissime condizioni, è morta questa mattina nonostante i tentativi dei sanitari di salvarle la vita. Ferita all’addome con diversi fendenti, era arrivata in ospedale in arresto cardiaco per shock emorragico ed era stata sottoposta a intervento chirurgico per l’asportazione della milza.
A dare l’allarme, a quanto si è appreso, sarebbe stata prima la figlia della coppia, ventiquattrenne, che era in casa al momento della tragedia, e successivamente una vicina di casa che avrebbe visto la donna ferita mentre cercava di scappare lungo le scale. Quando i carabinieri sono giunti sul posto, hanno trovato il marito in casa in stato confusionale e lo hanno fermato.
Dichiarato intento il lutto cittadino a Grugliasco in occasione dei funerali della donna. Ad annunciarlo, in una nota, il sindaco del Comune alle porte di Torino, Emanuele Gaito, che sottolinea: “il femminicidio avvenuto nel tardo pomeriggio di ieri in una delle borgate della nostra città, colpisce profondamente la nostra comunità. Avvenimenti come questo, così vicini a noi, ci fanno capire ancor di più che c’è ancora tanto lavoro da fare ed è necessario costantemente tenere alta l'attenzione su questo tema. Opereremo nel mettere in campo azioni trasversali di prevenzione e sensibilizzazione, un lavoro da fare insieme alle associazioni cittadine, perché questo è un problema sociale che riguarda tutte e tutti. Siamo vicini alla figlia, che, purtroppo abbiamo appreso fosse presente al momento dell'aggressione e a tutti i familiari”
Il vicesindaco Elisa Martino assicura l'attenzione dell'Amministrazione al benessere della figlia della coppia. “Questa mattina - spiega nella nota - ho allertato il Consorzio Ovest Solidale affinché si intervenisse immediatamente per prendere in carico la situazione e aiutare la ragazza in tutti i difficili passaggi che la aspettano e siamo in contatto con la famiglia per essere di aiuto in tutto ciò che occorrerà”.