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Attentato Magdeburgo, insegnante italiano in Germania: "Visti tanti come Taleb, non si integrano"

"Vengono presi perché c'è carenza nella sanità, ma lavorano senza avere altri contatti sociali"dice all'Adnkronos Salute Paolo Andreocci, direttore della scuola di lingue per medici e infermieri Isd di Friburgo

Il mercatino di Magdeburgo luogo della strage (Afp)
Il mercatino di Magdeburgo luogo della strage (Afp)
21 dicembre 2024 | 18.46
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In questi anni in Germania di insegnamento del Tedesco a medici e infermieri stranieri che cercano lavoro "ne ho visti tanti come Taleb al-Abdulmohsen" lo psichiatra saudita attentatore del mercatino di Natale a Magdeburgo "e spesso erano 'personaggi' anche scomodi, che ti fanno fare delle domande sulle capacità della persona, ma trovano lavoro in Germania anche a causa di un sistema sanitario fragilissimo, dove manca il personale sanitario. Quando si presentano in un reparto - che magari è in affanno perché non ha dottori - vengono presi, non stanno a guardare molto chi sei". A parlare con l'Adnkronos Salute è Paolo Andreocci, direttore dell'Isd (Internationales Sprachzentrum Dialogo) di Friburgo, scuola di lingue che si è specializzata nella preparazione dei medici e degli infermieri di tutto il mondo, anche tanti italiani, che vogliono lavorare in Germania e devono superare i test linguistici.

"Ho cercato nei nostri archivi se per caso Taleb al-Abdulmohsen avesse studiato da noi ma non è passato dalla nostra scuola. Non è uno dei nostri ex studenti", chiarisce Andreocci. "Vengono qui perché l'economia è forte, si sta bene - prosegue - ma si aspettano di trovare con il lavoro anche l'integrazione che però non facile e non è una equazione perfetta. Se sei solo e lavori quasi 24 ore su 24 rischi di sviluppare dei disturbi psicologici. Mi capita di parlare con clienti medici che dopo avere fatto tutto il percorso di preparazione agli esami di lingua tedesca e aver trovato lavoro decidono di abbandonarlo - racconta Andreocci -. Sono dei casi singoli però spesso mi hanno riferito di turni devastanti intensi e rischiano di ammalarsi psicologicamente e alcuni sono tornati nel Paese d'origine. E' successo anche ad italiani".

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