Martina Carbonaro, autopsia su 14enne uccisa da ex: "Non è morta subito, ma dopo un'agonia"

L'autopsia conferma che Martina Carbonaro, la 14enne uccisa dall'ex fidanzato ad Afragola, non sarebbe morta subito, ma dopo un'agonia. È quanto emerge dall'analisi svolta oggi, martedì 3 giugno, all'ospedale San Giuliano di Giugliano in Campania. L'autopsia è stata eseguita dal perito, nominato dalla Procura di Napoli Nord, la dottoressa Raffaella Salvarezza, che in sostanza ha confermato quanto formulato dopo il primo esame esterno della salma, effettuato sul luogo del ritrovamento. All'autopsia hanno preso parte anche i consulenti di parte: per la famiglia di Martina l'avvocato Sergio Pisani ha nominato i dottori Pietro Tarsitano e Omero Pinto. L'avvocato Mario Mangazzo, legale di Alessio Tucci, il 18enne reo confesso del femminicidio, ha delegato il medico legale Antonio Palmieri.

Sulla 14enne sono state trovate quattro ferite principali, oltre a lesioni sul collo. A dire l'ultima parola però saranno gli esiti degli esami che sono stati eseguiti oggi: sul cranio sono state rilevate quattro ferite principali, sia sulla parte frontale del cranio che nella parte posteriore. Rilevata anche una vasta frattura cranica con emorragia. Ora la salma sarà restituita ai familiari per le esequie.

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