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Inchiesta ultras milanesi, "Fedez chiese aiuto per vendere la sua bevanda a San Siro"

Nell'ordinanza sui vertici delle curve di Inter e Milan, il capitolo dedicato al rapporto con Luca Lucci: "Rapper vuole comprare discoteca con capo ultrà e si scaglia contro Tony Effe"

Fedez
Fedez
30 settembre 2024 | 12.29
LETTURA: 3 minuti

Nell'ordinanza che ha portato a smantellare i vertici delle curve di Inter e Milan, c'è anche un 'capitolo' dedicato al rapporto tra Federico Leonardo Lucia (in arte Fedez) e Luca Lucci, leader della curva Sud finito in manette nell'inchiesta della procura di Milano. Tra i soggetti coinvolti nell'inchiesta anche due persone legate al rapper: l'amico Islam Hagag, conosciuto come 'Alex Cologno', e il bodyguard Christian Rosiello, protagonista del presunto pestaggio del personal trainer Cristian Iovino in una discoteca.

La conversazione tra Fedez e Luca Lucci

In data 26 ottobre del 2023 è stata riportata una conversazione in cui Fedez - estraneo ai fatti - chiede l'intervento di Luca Lucci "per avere la possibilità di somministrare la bevanda a marchio 'Boem' (bevanda sponsorizzata da Fedez e Lazza)" all'interno dello stadio Meazza in occasione degli eventi calcistici. Lucci si dice non soltanto disponibile a intercedere sul fronte rossonero, ma anche su quello nerazzurro: "...se vuoi mi muovo anche con l'inter, perché lui fa anche quelli dell'Inter... quindi... io se vuoi, te le faccio mettere in entrambe le partite" con ciò attestando, a dire del gip, "la sua capacità di poter mettere in atto un intervento trasversale all'interno dello stadio". E a Lucci, il cantante Fedez - in un dialogo del 12 dicembre del 2023 - si rivolge per avere indicazione di una persona fidata "che potesse occuparsi della sicurezza sua e della sua famiglia".

"Fedez vuole comprare discoteca con capo ultrà Milan e si scaglia contro Tony Effe"

Se le prime telefonate riguardano la possibilità di inserire la propria bibita allo stadio, gli affari si diversificano e l'amicizia sembra crescere. In un incontro, a cena, del 2 gennaio scorso, si iniziano a "tessere preliminari accordi in ordine all’acquisizione, in società tra di loro", del noto locale 'Old Fashion', e in una telefonata di due giorni dopo Fedez torna sull'argomento, ma si posto il problema dell’inserimento della figura di Lucci all’interno del progetto, in virtù dei precedenti penali dell'ultrà, ma Lucci si dice disponibile a farla gestire, per suo conto, da terza persona.

In questo periodo si inserisce anche l'aggressione a Cristiano Iovino il 22 aprile scorso in via Ulpio Triano a Milano, alla presenza del cantante, e che "comprova come una frangia degli ultras del Milan si sia trasformata in una sorta di gruppo violento dedito a spedizioni punitive, anche su richiesta" spiega il gip Domenico Santoro.

Lite che, rileggendo un'intercettazione del 30 aprile scorso, tira in ballo il cantante Tony Effe. Fedez dice a Lucci: "Quando lo chiami tu (Tony Effe, ndr) dice non c'è nessun problema, quando gli scrive Lazza (altro cantante, ndr) dice ci son problemi! Sono capace anche io a fare il ragazzo del ghetto così".

Fedez sembra sostenere che Tony Effe abbia qualche problema con i ragazzi della curva, "Non è che mi posso ricordare le parole incise di Tony Effe, però, ti assicuro che la parola Milan c'era. Al netto di ciò, che non è importante, il tema è l'atteggiamento che loro hanno, ma tanto li becchiamo prima che vengano al bar". E' lo stesso cantante a chiarire l'uso del plurale: "Tony e l'amico Jimmi palestra (Iovino, ndr)...".

I reati di cui devono rispondere gli ultras milanesi

I capi ultrà delle curve di Inter e Milan, 'decapitati' in un'operazione della polizia coordinata dalla procura di Milano, ora devono rispondere, a vario titolo, di associazione per delinquere, con l’aggravante del metodo mafioso, estorsione, lesioni e altri reati gravi.

Curve opposte ma interessi comuni su biglietti e parcheggi, secondo quanto emerge nella doppia inchiesta del pm Paolo Storari. Tra le fila rossonere, destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare sono i già citati Luca Lucci, celebre per la foto con Matteo Salvini, Christian Rosiello e Islam Hagag. Tra gli arrestati della Curva Nord, firmati dal gip Domenico Santoro, figurano il capo Andrea Beretta (già in carcere a San Vittore per l'omicidio di Antonio Bellocco), il vicecapo Marco Ferdico e il nuovo reggente della curva Renato Bosetti.

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