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Incendio a Milano, donna si lancia dal 4° piano e muore: fermato il compagno per omicidio

L'uomo avrebbe appiccato il rogo prima di chiuderla a chiave in casa

Il palazzo dell'incendio in viale Abruzzi a Milano - Fotogramma /Ipa
Il palazzo dell'incendio in viale Abruzzi a Milano - Fotogramma /Ipa
05 giugno 2025 | 07.48
LETTURA: 2 minuti

Fermato per omicidio volontario aggravato e incendio doloso il compagno di Sueli Leal Barbosa, la donna di 48 anni morta dopo essersi lanciata dall'appartamento al quarto piano di viale Abruzzi, a Milano, per tentare di salvarsi dal rogo che avrebbe appiccato l'uomo.

L'uomo, il 45enne Michael Pereira Senival, brasiliano come la vittima, che lavora come imbianchino, mentre l’appartamento in cui la coppia conviveva andava in fiamme, era uscito a comprare una birra in un bar della zona. I vicini di casa e gli amici della donna hanno riferito di frequenti liti tra i due.

Il fermo è stato emesso dalla pm Maura Ripamonti dopo un lungo interrogatorio in Questura. Da quanto si apprende, il compagno della vittima non ha confessato e si sarebbe limitato a sostenere che potrebbe aver provocato involontariamente l'incendio. A suo carico, però, ci sarebbero testimonianze e filmati, oltre che la porta d’ingresso chiusa dall'esterno, uno dei primi elementi che ha destato sospetti nel personale dei vigili del fuoco e della squadra Mobile.

I fatti

L'incendio è divampato nella notte tra mercoledì 4 e giovedì 5 giugno nell'appartamento in zona Loreto, coinvolgendo diverse abitazioni. A mezzanotte e mezza squadre dei vigili del fuoco sono intervenute per domare le fiamme. La donna che si era già lanciata nel vuoto è stata trasportata in codice rosso in ospedale dove è morta qualche ora dopo.

Gli occupanti dello stabile, inizialmente evacuati a scopo precauzionale, sono poi stati fatti rientrare nel palazzo ad eccezione di quelli dell'appartamento interessato e di quelli adiacenti, per un totale di 12 appartamenti per i quali è stato diffidato l’uso, fino al ripristino delle condizioni di sicurezza. E' stato attivato il Nucleo Investigativo antincendi della Lombardia per indagare sulle cause del rogo.

Grida prima delle fiamme, porta di casa chiusa dall'esterno

Dalle indagini è emerso subito che la porta dell'appartamento da cui erano partite le fiamme, lo stesso dal quale la donna si è buttata dalla finestra, era chiusa dall’esterno. Mentre il convivente della vittima è stato trovato dalla polizia in un bar della zona e poi ascoltato per tutto il pomeriggio. A insospettire gli inquirenti anche i racconti dei vicini di casa che - a quanto si apprende - hanno riferito di aver sentito delle grida prima dell’incendio.

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