
Il sindaco della cittadina laziale: "La comunità sogna di ospitare di nuovo il pontefice"
Papa Leone XIV questa mattina a sorpresa "si è recato in visita al progetto Borgo Laudato si, a Castel Gandolfo, e, con l’occasione, al Palazzo Papale. Nella cittadina laziale in tanti sperano che con l’era Prevost - dopo i dodici anni di pontificato di papa Francesco che non ha mai voluto utilizzare la residenza estiva non andando mai in vacanza e decidendo di adibirla a museo - venga ripristinata la tradizione dei papi ai Castelli in estate. Il parroco di Castelgandolfo ne e’ certo. “ Io penso di sì, vedendo le mosse di questo Papa”, dice all’Adnkronos don Tadeusz Rozmus .
“Ogni pontefice - riflette - ha bisogno di questa uscita da Roma, in estate molto calda. Non tanto per riposare, come vacanza, ma per lavorare anche in un ambiente più fresco, più ecologico. E’ questo lo scopo di Castelgandolfo. Io nutro la speranza che lo vedremo qui in mezzo a noi”. Intanto stamani papa Prevost ha fatto tappa al Borgo Laudato si’ dove all’interno della residenza papale sorge dal 2023 lo spazio voluto da Papa Francesco per la formazione e sensibilizzazione alla cura della casa comune.
Proprio in questi giorni c’è stato il decennale dell’enciclica sociale di Bergoglio ricordato da Leone, che stamani ha fatto anche un blitz al Palazzo Papale. “Non c’è stato l’affaccio che la gente aspettava - spiega il parroco - ma Leone ha portato tanta emozione. Uscendo dalle ville in auto, gli studenti e i cittadini che si sono radunati per vederlo lo hanno potuto salutare. E’ un Papa molto simpatico. Lo rivedremo presto ”.
"Non vediamo l'ora di conoscere Leone XIV. E, dopo questa giornata di visita e passaggio a Castel Gandolfo, ci auguriamo riprenda le abitudini dei papi verso la nostra città". Così all'Adnkronos il sindaco di Castel Gandolfo Alberto De Angelis. "La comunità - prosegue il sindaco - sogna di rivedere il Santo Padre che passa all'interno di piazza della Libertà, gremita oltre le transenne e, prima di entrare nella chiesa, fermarsi a salutare i fedeli e poi celebrare la messa. Anche perché il Papa è il simbolo della Chiesa, e riuscire a salutarlo a Castel Gandolfo è più bello: lo si poteva vedere da vicino, sia quando si affacciava dal palazzo, sia quando scendeva, lo vedevi dal portone, quando entrava in piazza. Una piazza che è piccolina, non è dispersiva come San Pietro e lo riescono a vedere tutti, non solo i sacerdoti sul sagrato. E tutti così riescono al contempo a sentire quella sensazione di forza che un pontefice ti può trasmettere".
"Ci piacerebbe -spiega- riuscire a ospitare nuovamente il Papa. Anche Francesco, quando fu eletto, venne qui ma non fece mai un soggiorno: scelse di realizzare a Castel Gandolfo la comunità Laudato Sì e trasformare in museo la residenza. Nonostante questo ci manca tantissimo il flusso di turisti che riempivano la città il mercoledì e la domenica. Vorremmo accogliere tantissimi italiani e stranieri da tutto il mondo che tornano qui nuovamente per salutare il Papa".