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Firenze, famiglia uccisa dal monossido di carbonio. Erano morti da mercoledì sera

Le vittime sono un italiano, il figlio di lui e la compagna brasiliana, mentre la bambina di lei è gravissima

Intervento vigili del fuoco, immagine di repertorio (Fotogramma)
Intervento vigili del fuoco, immagine di repertorio (Fotogramma)
19 dicembre 2024 | 20.27
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Tragedia familiare alla periferia di Firenze. Due adulti e un bambino sono stati trovati morti nel salotto al pian terreno della Villa di Mezzacosta in via San Felice a Ema, vicino alla zona del Galluzzo. Tra le ipotesi sulle cause delle tre morti c'è quella di un'intossicazione dal monossido di carbonio, che sarebbe avvenuta nella serata di mercoledì 18 dicembre. Una bambina di 6 anni è sopravvissuta ed è stata ricoverata all'ospedale pediatrico Meyer in condizioni gravissime: si trova in prognosi riservata perché avrebbe riportato danni a livello cardiaco.

Cosa è successo

Stando alla prima ricostruzione, effettuata dai vigili del fuoco e dalla polizia, le esalazioni di monossido di carbonio si sarebbero sprigionate da una caldaia o dalle due stufe a pellet che si trovano ancora nell'abitazione.

I vigili del fuoco sono intervenuti, intorno alle 14 di oggi, giovedì 19 dicembre, nella villetta. Entrati nell'abitazione, hanno cercato di rianimarli, ma hanno solo potuto constatare il decesso dei tre. I pompieri hanno trovato il padre e i bambini sul divano, mentre la donna era riversa a terra. Nella villa per gli accertamenti è intervenuta la polizia e la procura, che coordina le indagini, fa sapere che "le cause della morte sono in corso di approfondimento".

Chi erano le vittime

A morire è stata la madre della bambina, una donna di origini brasiliane di 46 anni, il suo compagno italiano, 49 anni, proprietario della villa, e il figlio di lui, 11 anni. A dare l'allarme è stata l'ex moglie dell'uomo, che non riusciva più a mettersi in contatto con lui e con il figlio.

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