La sostanza, legale e disponibile in farmacia solo con prescrizione medica, è quasi venti volte più forte del Valium
Allarme Rivotril a Genova dove lo psicofarmaco arriva nelle piazze di spaccio. Nell'ambito delle operazioni antidroga condotte dal Nucleo Investigativo e dalle Compagnie del Comando Provinciale dei Carabinieri di Genova, è emersa una nuova sostanza nelle piazze di spaccio del capoluogo ligure: il Rivotril appunto. Questo psicofarmaco, noto anche come ansiolitico e antiepilettico, viene ora spacciato soprattutto nel centro storico di Genova e nella zona di Sampierdarena, affiancandosi alle sostanze già presenti come cocaina, crack, hashish, marijuana e metanfetamine.
Il Rivotril contiene clonazepam, un principio attivo con effetti sedativi molto potenti, quasi venti volte più forte del Valium. Se combinato con l’alcol, può dare effetti simili a quelli dell’eroina, risultando quindi particolarmente pericoloso. Il costo relativamente basso, intorno ai cinque euro per compressa, rende il Rivotril accessibile e particolarmente attraente per i consumatori di sostanze in difficoltà economica.
I carabinieri hanno intensificato i controlli su questa sostanza, che è legale e disponibile in farmacia solo con prescrizione medica, essendo inserita nella “Tabella 2” del Ministero della Salute. Durante un’operazione mirata, gli agenti hanno fermato un 62enne di origini algerine in via del Campo, nel centro storico genovese, individuato come sospetto spacciatore di Rivotril. L’uomo è stato trovato in possesso di 19 pastiglie nascoste negli slip e di circa 50 grammi di cocaina, oltre a 245 euro in banconote di piccolo taglio e un coltello a serramanico.
L'allarme per la diffusione del Rivotril nelle piazze di spaccio di Genova "è giustificato" perché si tratta di "una benzodiazepina molto attiva". Il problema principale è che "tende a dare dipendenza, e quindi si è spinti a continuare a prenderla". E "ha vari tipi di effetti collaterali". A spiegarlo all'Adnkronos Salute è il farmacologo Silvio Garattini, fondatore e presidente dell'Istituto Mario Negri di Milano.
Uno dei problemi è che "agisce sulla muscolatura e quindi le cadute sono più facili e c'è più possibilità di frattura e incidenti", sottolinea. Inoltre "il danno provato delle benzodiazepine usate in maniera continuativa è che accelerano la carenza cognitiva, la perdita di memoria, di giudizio, di decisione. E questo in maniera progressiva". L'attività principale "per la quale sono state sviluppate queste molecole - ricorda l'esperto - è il contrasto dell'ansia. Sono prodotti che vanno assunti per brevi periodi di tempo, anche perché vengono utilizzati come facilitatori del sonno". I danni di un consumo sconsiderato "avvengono man mano che si aumenta l'assunzione. Dipendenza vuol dire infatti che con il tempo si tende a usarne di più, perché il cervello diventa resistente".
A peggiorare il quadro è il fatto che, "per ottenere uno sballo, il Rivotril viene associato ad altri prodotti, alcol e cocaina in primis. Ed è questo che poi determina maggiori problemi". Il fenomeno ovviamente "allarma. Ogni impiego irrazionale dei farmaci preoccupa - avverte Garattini - perché i danni sono assai superiori ai benefici".