
Grave incidente sul lavoro in via San Giacomo dei Capri, il cestello montacarichi si sarebbe improvvisamente ribaltato facendo cadere nel vuoto i tre uomini
Tre operai sono morti oggi per il crollo di un'impalcatura mobile a Napoli. Il grave incidente sul lavoro è avvenuto poco dopo le 9:30 di questa mattina in via San Giacomo dei Capri, nel quartiere Vomero. Le tre vittime stavano eseguendo lavori di ristrutturazione del tetto di un palazzo di sei piani quando il cestello montacarichi dell'impalcatura mobile si sarebbe improvvisamente ribaltato, e i tre operai sono precipitati nel vuoto da un'altezza di circa 20 metri.
A constatare il decesso sono stati gli operatori del 118, giunti per primi sul luogo della tragedia. Sul posto, in via Domenico Fontana angolo via San Giacomo dei Capri al Vomero, sono intervenuti i Vigili del fuoco per la messa in sicurezza. Ora sono partite le verifiche del caso, anche quelle collegate ai dispositivi e alle misure di sicurezza. La Procura di Napoli guidata dal procuratore Nicola Gratteri ha intanto aperto un'inchiesta e disposto un sopralluogo immediato sul luogo del grave incidente. Sono stati svolti i rilievi della Polizia Scientifica e gli accertamenti dell'ispettorato sul lavoro, così come il sopralluogo del procuratore aggiunto Antonio Ricci e del sostituto Stella Castaldo, che coordinano le indagini per la Sezione Lavoro e colpe professionali della Procura di Napoli.
Si chiamavano Ciro Pierro, 62 anni di Calvizzano, Luigi Romano, 67 anni di Arzano, e Vincenzo Del Grosso, 56 anni di Napoli, i tre operai vittime del grave incidente sul lavoro avvenuto al Vomero.
"È un giorno di dolore", scrive sui social il sindaco di Napoli e presidente Anci, Gaetano Manfredi. "Voglio esprimere profonda vicinanza mia, dell'Amministrazione comunale e di tutta Napoli alle famiglie colpite da questa ennesima strage silenziosa. Non possiamo - si legge ancora - e non dobbiamo rassegnarci. Al mondo dell'impresa, a tutte le istituzioni e alle organizzazioni sindacali ribadisco l'impegno concreto per fermare le morti sul lavoro. Servono più sicurezza, più controlli e più formazione. Siamo pronti a fare tutto ciò che è necessario e doveroso".
La m inistra Marina Calderone, nel corso di una conferenza stampa a Palazzo Wedekind, si è detta "addolorata per quanto accaduto stamattina a Napoli". "Sono in attesa di avere tutte le informazioni su questa tragedia: sulla sicurezza il nostro impegno resta totale. Il mio cordoglio va alle famiglie delle vittime", ha aggiunto.
Il segretario generale della Fillea Cgil nazionale Antonio Di Franco, a seguito dell’ennesimo infortunio mortale, ha affermato: "Ancora morti ancora stragi e morti di lavoro. Più di mille e 500mila feriti all'anno e il Governo non fa nulla. Servono controlli, una Procura nazionale, il riordino delle funzioni ispettive ed una norma concreta che intervenga sulla qualificazione delle imprese in edilizia. È una vergogna senza limiti". E la segretaria confederale della Cgil, Francesca Re David: "In attesa di capire come sia successo, una cosa è certa: gli interventi dichiarati urgenti dal Governo in materia di salute e sicurezza vengono continuamente rinviati, rimanendo annunci". Per la dirigente sindacale "occorrono risorse per garantire i controlli nei luoghi di lavoro, fissi e mobili. Servono il riordino delle funzioni ispettive e norme per una vera qualificazione delle imprese, il rafforzamento del ruolo dei rappresentanti dei avoratori alla sicurezza, investimenti negli impianti e nelle misure di sicurezza". "Se tutto viene subordinato a non disturbare le imprese e a tagliare la spesa pubblica, - scrive in una nota - continueremo a piangere il sacrificio di vite, per poi unirci al dolore dei familiari".
Anche la deputata di Fratelli d’Italia Marta Schifone, capogruppo in commissione Lavoro, ha espresso a nome suo e "del gruppo di Fratelli d'Italia in commissione lavoro il mio più sincero cordoglio per la tragedia accaduta oggi a Napoli". "Mi stringo alle famiglie degli operai deceduti mentre svolgevano il proprio lavoro. Ora è il momento del dolore e del silenzio - ha detto - poi saranno necessari gli opportuni chiarimenti per accertare quanto accaduto”