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Maltempo sull'Italia, allerta arancione in Lombardia ed Emilia Romagna

Esondato l’Avenale, Castelfranco Veneto di nuovo sott’acqua. Allagamenti e smottamenti in molte province venete

Vigili del fuoco in azione a Parma per il maltempo
Vigili del fuoco in azione a Parma per il maltempo
26 giugno 2024 | 07.53
LETTURA: 3 minuti

Ancora maltempo sull'Italia. Le regioni più a rischio sono l'Emilia Romagna e la Lombardia (Bassa pianura orientale) dove l'allerta della Protezione civile è arancione. E' allerta gialla invece su Veneto, Abruzzo, Marche, Molise, Puglia, e su parte di Emilia Romagna e Lombardia.

In Veneto esondato l’Avenale, Castelfranco Veneto di nuovo sott’acqua. Allagamenti e smottamenti in molte province venete

Oltre 140 le richieste di soccorso al 115 per il violento nubifragio che ha colpito il trevigiano per l'esondazone del fiume Avenale, ma dopo la tromba d’aria che ieri ha interessato Rovigo e parte della provincia a nord, sono proseguiti per tutta la notte anche in Polesine, e continuano anche nella giornata odierna, gli interventi da parte delle squadre dei Vigili del fuoco per il prosciugamento dei locali rimasti allagati. Altri allagamenti si sono registrati anche nella parte meridionale della provincia di Padova, al confine con quella di Rovigo. Problemi e danni anche in provincia di Vicenza, con una ventina d’interventi dal pomeriggio di ieri per la richiesta di prosciugamenti, taglio di alberi pericolanti, piccoli smottamenti e frane segnalate nei comuni di Marostica, Bassano del Grappa, Mussolente, Cartigliano, Roana, Conco e Rossano Veneto. Colpita in parte anche Venezia con una decina d’interventi registrati nel capoluogo, a Mestre e a Mira.

Le forti piogge di ieri e durante la notte hanno provocato l’esondazione del fiume Avenale, come già accaduto a maggio. Le acque hanno invaso una parte del centro storico di Castelfranco Veneto (Treviso) e sommerso parte del quartiere Bella Venezia, provocando consistenti allagamenti di cantine, seminterrati e garage. Danni per l'intenso nubifragio anche nei vicini comuni di Castello di Godego, Resana e Riese Pio X. Oltre un centinaio le richieste di soccorso arrivate ai vigili del fuoco di Treviso e Castelfranco che sono al lavoro dalla notte anche per rimuovere i tanti rami pericolanti lungo le strade e nei giardini pubblici e privati case causati dal forte vento. Gli interventi sono ancora tuttora in corso

A Rovigo sono state 210 ieri le chiamate di intervento ricevute dalla sala operativa dei vigili del fuoco dopo la tromba d’aria e la bomba d’acqua che in mattinata hanno colpito la città e parte della provincia. Gli interventi si sono concentrati nella città per allagamenti di strade, negozi, scantinati e garage. Interventi per rimozione di elementi pericolanti, tetti scoperchiati e alberi pericolanti. In provincia i comuni più colpiti sono stati Lendinara e Lusia.

“Ho già fatto predisporre la dichiarazione per lo stato di emergenza regionale a seguito del maltempo che sta colpendo il Veneto in queste giornate e i conseguenti danni. Si va dalla tempesta sull’Altopiano di Asiago di domenica scorsa alla perturbazione che oggi (ieri, ndr) ha flagellato Rovigo e le aree meridionali del Veneto, provocando non poche situazioni critiche oltre a danni significativi”, ha affermato il presidente Luca Zaia annunciando la dichiarazione dello stato di emergenza formalizzata dalla Regione del Veneto attraverso il DPCR n. 58 del 25 giugno 2024.

“Ricordo a tutti i cittadini e alle imprese colpite di raccogliere i materiali documentali che saranno utili ai fini delle ricognizione dei danni e al conseguente riconoscimento dell’eventuale indennizzo”, ha concluso Zaia.

Intanto ieri è stata registrata una vittima a causa del maltempo. E' stato recuperato senza vita il corpo di un uomo di 85 anni scomparso dalla mattina. A trovarlo i vigili del fuoco, vicino al torrente Termina, affluente del fiume Enza esondato, nel parmense.

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