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Migranti, via libera Consiglio a nuovo patto Ue

"Gli Stati membri - spiega Nicole de Moor, sottosegretaria di Stato belga per l'asilo e la migrazione - hanno confermato oggi il loro impegno a migliorare il sistema europeo di asilo e migrazione"

 - (Fotogramma/Ipa)
- (Fotogramma/Ipa)
09 febbraio 2024 | 11.39
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Oggi i rappresentanti degli Stati membri dell’Ue, nel Coreper, hanno approvato l’accordo provvisorio raggiunto tra la presidenza del Consiglio e il Parlamento Europeo il 20 dicembre scorso, su un patto di cinque leggi chiave che riformeranno il sistema di asilo e migrazione dell’Ue. Ne dà notizia il Consiglio.

"Gli Stati membri - spiega Nicole de Moor, sottosegretaria di Stato belga per l'asilo e la migrazione - hanno confermato oggi il loro impegno a migliorare il sistema europeo di asilo e migrazione. Queste nuove regole renderanno il sistema europeo di asilo più efficace e aumenteranno la solidarietà tra gli Stati membri. Questo accordo cambierà radicalmente il modo in cui affrontiamo la migrazione e l'asilo sul terreno, alle frontiere e all'interno dei nostri territori. L'accordo non cambierà la situazione sul campo fin dal primo giorno dopo la sua adozione, ma ora dobbiamo impegnarci pienamente per attuare ciò che abbiamo deciso".

Le cinque leggi del patto Ue toccano tutte le fasi della gestione dell’asilo e della migrazione. L'aggiornamento del regolamento Eurodac (la banca dati delle impronte digitali dell'Ue) consentirà di affrontare meglio i movimenti irregolari e monitorare i percorsi dei richiedenti asilo e delle persone in situazione irregolare in tutta l'Ue. Lo scopo del regolamento sullo screening è rafforzare i controlli sulle persone alle frontiere esterne. Garantisce inoltre una rapida identificazione della procedura corretta (come il ritorno nel Paese di origine o l’avvio di una procedura di asilo) quando una persona entra nell’Ue senza soddisfare le necessarie condizioni di ingresso. Il regolamento sulla procedura di asilo (Apr) stabilisce una procedura comune che gli Stati membri devono seguire quando le persone chiedono protezione internazionale. Semplifica le disposizioni procedurali e stabilisce standard per i diritti dei richiedenti asilo. Introduce una procedura di frontiera obbligatoria, con l’obiettivo di valutare rapidamente alle frontiere esterne dell’Ue se le domande di asilo sono infondate o inammissibili.

Il regolamento sulla gestione dell’asilo e della migrazione (Ammr) sostituirà l’attuale regolamento Dublino. Stabilisce le norme che determinano quale Stato membro è competente per l’esame di una domanda di asilo. Per bilanciare l’attuale sistema, in base al quale pochi Stati membri sono responsabili della stragrande maggioranza delle domande di asilo, verrà istituito un nuovo meccanismo di solidarietà. Le nuove norme combinano la solidarietà obbligatoria per sostenere gli Stati membri che non riescono a far fronte al numero di arrivi irregolari nel loro territorio con la flessibilità per gli Stati membri per quanto riguarda la scelta dei loro contributi.

La quinta parte del patto è una nuova legge che stabilisce un quadro che consente agli Stati membri di affrontare situazioni di crisi nel campo dell’asilo e della migrazione. Saranno autorizzati a modificare alcune norme, ad esempio relative alla registrazione delle domande di asilo o alla procedura di asilo alla frontiera e potrebbero richiedere misure di solidarietà e sostegno all’Ue e agli altri Stati membri.

Il Comitato dei rappresentanti permanenti ha dato il via libera anche a tre leggi in materia di asilo e migrazione sulle quali Consiglio e Parlamento avevano già raggiunto un accordo nel 2022: una revisione della direttiva sulle condizioni di accoglienza, un aggiornamento del regolamento sulle qualifiche e un regolamento che istituisce un quadro di reinsediamento dell’Ue. È stato inoltre approvato un regolamento sulle frontiere che consente l'applicazione del patto a quei Paesi europei che hanno norme Schengen differenti. Le leggi approvate oggi dovranno essere adottate formalmente dal Parlamento Europeo e dal Consiglio.

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