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Juve, l'addio di Agnelli: "Cda ha operato in modo corretto"

Il discorso all'assemblea dei soci: "Lasciare presidenza non è stato facile, ma Juve prima di tutto e tutti. Rilievi sollevati non sono giustificati"

Fotogramma /Ipa
Fotogramma /Ipa
27 dicembre 2022 | 10.32
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"La decisione di lasciare la presidenza non è stata facile, in questi anni mi sono impegnato al massimo delle mie possibilità per avere i risultati che abbiamo ottenuto sia in campo sia fuori e sono stati anni straordinari, ma al tempo è stata decisione che ho assunto in modo del tutto convinto e in piena serenità". Così il presidente dimissionario della Juventus, Andrea Agnelli, in apertura dell'assemblea dei soci che ha poi approvato il bilancio della società chiuso al 30 giugno 2022 con una perdita di circa 238 milioni. A favore si è espresso il 99,6% dei presenti, contrari lo 0,3%.

"Personalmente sono fermamente convinto, così come tutti i componenti, che il cda abbia operato bene in questi anni e che i rilievi che sono stati sollevati nei nostri confronti non sono giustificati, in ciò confortati anche dalle approfondite analisi condotte in queste ultime settimane da professionisti ed esperti indipendenti che hanno confermato la piena correttezza del nostro operato", ha aggiunto Agnelli, continuando: "Ciononostante, la società dovrà continuare a tutelare gli interessi del club e a dimostrare le nostre buone e legittime ragioni".

"Con spirito di servizio - ha detto il presidente bianconero - ho ritenuto opportuno di fare un passo indietro per evitare che si potesse anche solo pensare che le scelte che dovessero essere assunte da qui in avanti potessero essere condizionate dal mio personale coinvolgimento in alcune delle vicende che la società si trova a dover affrontare. La Juventus, quindi, viene prima di tutto e di tutti, fino alla fine".

"Sono perfettamente consapevole, e la mia vita me lo ha insegnato in diversi momenti, che quando tutto va bene sono solo grandissimi applausi e pacche sulle spalle e quando le cose non vanno bene come uno auspicherebbe, invece, che la gente è molto più veloce a girare le spalle, a criticare, a trovare difetti in qualsiasi attività che può essere stata svolta", ha detto ancora, ribadendo ai soci "la totale convinzione della correttezza dell’operato da parte della società anche condiviso da parte di una serie di esperti per quanto riguarda le vicende di natura contabile". Agnelli, quindi, intervenendo a conclusione del dibattito che ha preceduto l’approvazione del bilancio rivolgendosi agli azionisti che hanno preso la parola, ha concluso: "Ci tengo a ringraziare tutti quanti per i complimenti e per le critiche che sono accolti con piacere entrambi".

"Quando uno sceglie dei giocatori lo fa perché ha la convinzione che quella sia la miglior squadra possibile da mandare in campo", ha poi risposto Agnelli replicando ad alcuni interventi degli azionisti in assemblea, osservando: "Le scelte legate alla squadra sportiva sono sempre dipese dal responsabile dell’area sportiva perché il giorno in cui una persona non responsabile dell’area interviene in maniera diretta è il giorno che si deresponsabilizza la gente e quel giorno sarà quello in cui si avranno i maggiori problemi".

Anche Maurizio Scanavino tra coloro che hanno assistito all’assemblea degli azionisti di Juventus. Scanavino nelle scorse settimane è stato scelto da John Elkann come direttore generale del club bianconero e figura nella lista del nuovo cda presentata ieri da Exor, che detiene una partecipazione pari dal 63,8% del capitale sociale. Scanavino post assemblea del 18 gennaio, che dovrà nominare il nuovo consiglio di amministrazione della Juventus, appare candidato ad assumere la carica di amministratore delegato della società bianconera.

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