Ferdico, uno degli ultras arrestati, si è rivolto all'allenatore Inzaghi per i biglietti della finale Champions
Un''azienda' da 265mila euro in una stagione. Tanto hanno fruttato gli affari illeciti gestiti dai capi ultras dell'Inter, coinvolti nell'inchiesta della procura di Milano che ha decapitato i vertici della curva nerazzurra e di quella del Milan. In ambito nerazzurro, tra le varie attività illecite spicca in particolare il bagarinaggio. E' il settore in cuigli arrestati della curva Nord hanno calcolato di trarre i più "ingenti profitti illeciti" e un'occasione ghiotta è la finale di Champions dello scorso anno quando il direttivo è pronto ad aggiungere un "ulteriore ricarico di almeno 200 euro" sul prezzo di 600 euro di ogni biglietto.
Di fronte a una disponibilità di 'soli' 800 tagliandi per la curva, c'è la reazione di Marco Ferdico (tra i 19 arrestati), il quale non esita ad esternare forti pressioni sul responsabile della tifoseria nominato dall'Inter, su giornalisti, "su vecchi calciatori (Materazzi, Zanetti-dirigente Inter), sull’allenatore (Inzaghi) chiedendo la ratio della scelta societaria e minacciando la possibilità che il tifo organizzato da lui rappresentato, la Curva Nord, potesse decidere di non presenziare e non tifare la squadra, ventilando l’ulteriore eventualità che questo potesse accadere non solo alla finale di Champions ma anche a quella di Coppa Italia che si sarebbe disputata da lì a pochi giorni".
All’esito di questo 'braccio di ferro' vengono concessi 1.500 biglietti, "a patto che i tifosi - si legge nell'ordinanza firmata dal gip Domenico Santoro - non avessero proseguito con la contrapposizione alla società mediante comunicati stampa o quant’altro". Il 6 giugno del 2023 Marco Ferdico va a casa di Antonio Bellocco per discutere delle divisioni delle quote degli introiti derivanti dagli affari delle Curva Nord e l’argomento cardine della conversazione è la spartizione dei guadagni tra i membri del direttivo: "Allora...stagione calcistica: 265 mila (euro) fatti, puliti! 5000 euro gliel'ho dati a Debora (Turiello) per tutto il lavoro che ha fatto, perché hanno speso di stampanti, di cose...".
Quindi Ferdico spiega a Bellocco, nel dettaglio, "come avrebbero suddiviso i 260 mila euro, costituenti l’avanzo degli incassi della stagione (al netto di quelli correlabili alla Champions League)". Il dato "più rilevante" dell’intera conversazione, a dire del gip Santoro, è "il potere decisionale evidenziato nella circostanza da Bellocco: difatti, Marco Ferdico, per fare questi conteggi si è recato presso l’abitazione del condannato per associazione mafiosa e ha tenuto debitamente in considerazione ogni sua esigenza e ogni suo rilievo nella suddivisione degli introiti".
"Le intercettazioni di oggi? La società ci ha chiesto di non dire nulla, c'è un'indagine in corso", dice Simone Inzaghi, allenatore dell'Inter, in conferenza stampa alla vigilia della sfida di Champions League contro la Stella Rossa rispondendo così alle domande sull'inchiesta.
Dagli atti risulta che Ferdico "ha esplicitamente chiesto a Inzaghi", l'allenatore dell'Inter, "di intervenire con la società, o meglio direttamente con Marotta", attuale presidente nerazzurro, "al fine di ottenere ulteriori 200 biglietti" per la finale di Champions di Istanbul dello scorso anno, come emerge nell'ordinanza cautelare firmata dal gip Domenico Santoro.
Ferdico avrebbe ottenuto "la promessa di Inzaghi di intercedere con i vertici societari". E che la curva abbia ottenuto più biglietti del previsto viene confermato in conferenza stampa dove emerge che, tra le intercettazioni, tra leader della curva e calciatori emergono i nomi di Davide Calabria e Milan Skriniar.