Anche la taiwanese esclusa dai Mondiali dopo il 'gender test'
Non solo Imane Khelif. Alle Olimpiadi di Parigi 2024 debutta e vince Lin Yu Ting, pugile taiwanese che supera il primo turno del torneo -57 kg battendo l'uzbeka Sitora Turdibekobq con un verdetto unanime. Come l'algerina Khelif, che ha battuto l'italiana Angela Carini ieri, anche l'atleta di Taiwan è stata esclusa dai Mondiali 2023 dopo il mancato superamento di un imprecisato 'gender test' effettuato dall'Iba, l'ente che ha organizzato la rassegna iridata.
Lin, che ha 28 anni e non si definisce né transgender né intersex, ha 3 anni in più rispetto a Khelif e un curriculum decisamente più corposo: due titoli Mondiali e un record con 41 vittorie e 14 sconfitte. Ha iniziato la carriera nel 2013, con l'oro vinto ai Mondiali jr in Bulgaria. L'atleta asiatica partecipa alle Olimpiadi per la seconda volta. A Tokyo 2020, nei pesi piuma, è arrivata fino agli ottavi di finale prima di perdere contro la filippina Nesthy Petecio.
Le autorità di Taiwan hanno preso posizione in difesa della pugile. "Tifiamo per Lin Yu Ting tutti insieme", ha scritto l'ex presidente Tsai Ing-wen sul suo profilo Facebook. Pan Men-an, segretario generale della presidenza, ha stigmatizzato "l'umiliazione, gli insulti e le offese" indirizzati all'atleta "solo a causa dell'aspetto fisico e di una controversa decisione adottata in passato".