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Otello di Verdi aprirà il 20 novembre la nuova Stagione della Fenice

In un nuovo allestimento del regista Fabio Ceresa impreziosito dall'interpretazione musicale del direttore d'orchestra Myung-Whun Chung

(ufficio stampa Fenice)
(ufficio stampa Fenice)
30 maggio 2024 | 16.37
LETTURA: 6 minuti

La Stagione Lirica 2024/25 del Teatro La Fenice di Venezia prenderà il via il 20 novembre con Otello di Giuseppe Verdi, in un nuovo allestimento del regista Fabio Ceresa impreziosito dall'interpretazione musicale del direttore d'orchestra Myung-Whun Chung in continuità con i diversi titoli verdiani che hanno inaugurato le scorse stagioni sotto la sua direzione.

Lo ha annunciato oggi il sovrintendente e direttore artistico Fortunato Ortombina, nel corso di una conferenza stampa con il responsabile artistico e organizzativo delle attività di danza Franco Bolletta e il direttore generale Andrea Erri alla presenza della consigliera delegata delle Attività Teatrali del Comune di Venezia Giorgia Pea.

La Stagione Lirica e Balletto e la Stagione Sinfonica 2024-2025 è l'ultima firmata da Ortombina, dal prossimo 1° settembre sovrintendente designato del Teatro alla Scala di Milano ma che resterà alla guida della Fenice fino alla scadenza naturale del mandato a gennaio 2025. Il cartellone è composto da undici titoli d'opera, tra caposaldi del teatro musicale, grandi pagine del repertorio italiano ed europeo, affascinanti riscoperte e diverse prime rappresentazioni veneziane.

In occasione del suo ventennale,dal 22 novembre, verrà riallestita La traviata di Verdi con la regia di Robert Carsen e le scene di Patrick Kinmonth, lo spettacolo che inaugurò la prima Stagione lirica della Fenice dopo l'incendio: e sarà un momento di grande suggestione per il ritorno sul podio di Diego Matheuz.

Gli spettacoli di danza saranno quattro: Romeo e Giulietta di John Neumeier con l'Hamburg Ballet; La Cenerentola di Jean-Christophe Maillot con Les Ballets de Monte-Carlo; España della Compagnia Larreal - Real Conservatorio Profesional de Danza Mariemma, che porterà in scena i colori e ritmi della danza bolera; e Hashtag di Riyad Fhgani con la Pockemon Crew, una delle compagnie hip hop tra le più titolate al mondo. Sarà ripreso Rigoletto di Verdi nell’allestimento Damiano Michieletto con la direzione musicale di Daniele Callegari; e, per festeggiare il carnevale, Il barbiere di Siviglia di Rossini nella regia di Bepi Morassi, con la direzione di Renato Palumbo.

Capolavoro di comicità, sarà proposto Il trionfo dell’onore di Alessandro Scarlatti, per i trecento anni dalla morte del compositore, nella lettura registica di Stefano Vizioli e con Enrico Onofri responsabile della parte musicale. E poi un capolavoro del melodramma romantico quale è Anna Bolena di Gaetano Donizetti: vi si misurerà un gigante del teatro quale è Pier Luigi Pizzi, affiancato per la direzione musicale da Renato Balsadonna. Dal teatro musicale del Novecento due caposaldi degli anni Venti, molto diversi tra loro: l’esordio operistico di Kurt Weill con Der Protagonist, regia di Ezio Toffolutti; e Wozzeck di Alban Berg, regia di Valentino Villa: entrambi questi titoli saranno diretti da uno specialista del repertorio quale è Markus Stenz.

Ancora Verdi con un nuovo allestimento di Attila affidato al regista Leo Muscato. Mentre dal repertorio francese saranno proposti i Dialogues des carmélites di Francis Poulenc, con la regia di Emma Dante e la direzione musicale di Frédéric Chaslin, in una messinscena coprodotta con il Teatro dell’Opera di Roma. E poi Tosca di Giacomo Puccini, una delle pagine più amate dal pubblico, che sarà in scena in un nuovo allestimento con la regia di Joan Anton Rechi e la direzione musicale di Daniele Rustioni. Nell’ambito della programmazione Educational, ritornerà Acquaprofonda di Giovanni Sollima, mentre debutta il nuovo allestimento dell’Arcifanfano re dei matti di Baldassare Galuppi, in coproduzione con l’Accademia di Belle Arti e con il Conservatorio Benedetto Marcello di Venezia.

La Stagione Sinfonica si svolgerà a partire dal 6 dicembre fino al 2 novembre 2025, con direttori tra più celebri a livello internazionale, attesi ritorni e debutti, nella sala grande del Teatro La Fenice e al Teatro Malibran. L'apertura di Stagione sarà affidata a Hervé Niquet, che dirigerà il Te Deum di Charpentier, insieme a brani di Dauvergne e Méhul. Tornerà Charles Dutoit con la London di Haydn e con la Sinfonia Dal nuovo mondo di Dvořák. E poi Christian Arming, con musiche di Johann Strauss e Richard Strauss. Alpesh Chauhan si misurerà con la Renana di Schumann e con pagine di Mandelssohn, Milhaud e Farrenc; mentre Enrico Onofri proporrà un concerto con musiche di Haydn, Sacchini, Kraus, Sammartini e Boccherini esaltando grazia e passione nell’Età dei Lumi.

Tornerà Rudolf Buchbinder che, nella doppia veste di direttore e pianista solista, proporrà il Primo, il Secondo, il Quarto Concerto per pianoforte e orchestra di Beethoven, chiudendo il cerchio con i Concerti beethoveniani interpretati nella Stagione 2023-2024. Un programma speciale è previsto nel periodo della Quaresima, con Ton Koopman che dirigerà la Passione secondo Matteo di Bach e, a stretto giro, Myung-Whun Chung, che si misurerà con la Seconda Sinfonia Resurrezione di Mahler.

Giungerà in Fenice Martin Rajna, con la Quarta Sinfonia di Beethoven e l’Ottava Sinfonia di Dvořák. Manlio Benzi proporrà la Quinta Sinfonia di Sibelius, e dirigerà Giacomo Menegardi, vincitore della XXXIX edizione del Premio Venezia, nell'esecuzione del Secondo Concerto per pianoforte e orchestra di Chopin.

Ivor Bolton tornerà in Fenice per dirigere la Scozzese di Mendelssohn e la suite dal balletto Pulcinella di Stravinskij; mentre Stanislav Kochanovsky proporrà musiche di Prokof’ev e Čajkovskij. Saranno graditi ritorni anche quelli di Daniele Rustioni, che dirigerà la Quarta di Mahler, e Markus Stenz che proporrà la Sinfonia Militare di Haydn e la Prima di Brahms; mentre debutta sul podio veneziano Giuseppe Mengoli, con un’opera di grande enfasi come la Sesta Sinfonia Tragica di Mahler. Altra novità, per la prima volta Kent Nagano dirigerà la compagine veneziana, e sarà con la Terza di Schubert e con Il borghese gentiluomo di Molière secondo due grandi autori: l’ouverture e le danze dalla partitura di Lully e la suite dalle musiche di scena di Richard Strauss.

Come orchestra ospite la Fenice ospiterà la Cappella Musicale Pontificia, che eseguirà musiche di Giovanni Pierluigi da Palestrina in occasione dell’anno giubilare e del cinquecentesimo anniversario della morte del compositore. Si rinnoveranno inoltre anche in questa nuova Stagione il Concerto di Natale nella Basilica di San Marco e nel Duomo di Mestre, con Marco Gemmani e la Cappella Marciana impegnati nell’esecuzione di una Messa con musiche di Francesco Cavalli; il Concerto di Capodanno con la direzione musicale di Daniel Harding, che sarà trasmesso in diretta televisiva su Rai1; e il concerto sinfonico in Piazza San Marco, in piena estate, con Orchestra e Coro del Teatro La Fenice, trasmesso ormai come da tradizione in diretta televisiva e radiofonica su Rai5 e su Rai Radio3.

Di prestigio anche i prossimi impegni della Fenice in tournée: l’Orchestra del Teatro La Fenice diretta da Markus Stenz, con il violinista solista Vikram Francesco Sedona, si esibirà ad Amburgo, in occasione del Festival musicale dello Schleswig-Holstein 2024, nella prestigiosa Grosser Saal della Elbphilarmonie, la sala da concerto tedesca da oltre duemila posti considerata tra le più grandi e acusticamente avanzate a livello mondiale. Mentre nel mese di ottobre 2024 la compagine sotto la direzione musicale di Myung-Whun Chung, con le voci soliste del soprano Ol'ga Peretjat'ko e del tenore John Osborn, sarà impegnata in una serie di concerti in Corea del Sud.

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