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Sostenibilità sul web: Tesla la parola più cercata dagli italiani, crolla cambiamento climatico

Come sta cambiando la sensibilità degli italiani sulle tematiche Esg

Donna fa ricerca su pc - Canva
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04 aprile 2024 | 17.54
LETTURA: 6 minuti

Gli italiani sono sempre più attenti alla sostenibilità, ma quali sono le ricerche più frequenti sul tema?

Le risposte arrivano dall’Osservatorio Karma Metrix che offre un’analisi approfondita delle ricerche effettuate su Google nel corso del 2023 a tema sostenibilità. Al centro resta ancora la sostenibilità ambientale, ma l’analisi di Karma Metrix, organizzazione impegnata nella misurazione, certificazione e miglioramento dell’impatto ambientale dei siti web, evidenzia come gli italiani siano più sensibili di prima alle tematiche sociali e strategiche legate alla sostenibilità.

Le categorie più ricercate

Prima di entrare nell’analisi delle singole parole chiave, è interessante dare uno sguardo alle macrocategorie più attenzionate dagli italiani.

Quella che ha raccolto più ricerche è “inquinamento” che somma quasi 700.000 ricerche al mese. Il rapporto spiega che rientrano in questa macrocategoria “tutti quei termini di ricerca che riguardano le cause o le conseguenze dell’inquinamento. Non solo parole chiave come inquinamento o cambiamento climatico, ma anche termini come CO2, impronta ecologica, deforestazione, impatto ambientale”.

Nonostante il primato, la categoria mostra un calo significativo (-23%) rispetto all’anno precedente. “Questo dato – è l’ipotesi di Karma Metrix – potrebbe suggerire un’assimilazione matura del problema e un passaggio all’azione, più che alla semplice ricerca informativa”.

Altra categoria calda è quella che raccoglie temi relativi a “sostenibilità e sviluppo sostenibile”, con quasi 660.000 ricerche al mese. In questa categoria rientrano “tutti quei termini che riguardino la sostenibilità in senso generico o lo sviluppo sostenibile, anche come strumenti accessori come le energie rinnovabili”. Troviamo allora “agenda 2030”, “sviluppo sostenibile”, “economia circolare” (14.800 ricerche), “green economy”, “energia rinnovabile” ma anche “comunità energetiche” (9.900 ricerche/mese) o “Giornata dalla Terra” (12.100 ricerche, la giornata mondiale sulla sostenibilità più cercata su Google). Il volume di ricerche in questa categoria ha subito un incremento del 66,3% rispetto al 2021.

Sul podio, anche se sul gradino più basso, la categoria “mobilità”, che conta un totale di 244.700 ricerche al mese trainata da “monopattino elettrico” (90.500 ricerche); “scooter elettrico” (33.100 ricerche) e “auto elettrica” (33.100 ricerche).

Rientrano in questa macrocategoria anche ricerche come “biciletta elettrica”, “car sharing” e “colonnine ricarica auto elettriche”. Inoltre, la scarsa presenza di queste ultime genera è tra i principali ostacoli alla transizione elettrica che in Italia è ancora monca ma che, come ha ribadito il presidente nazionale di Legambiente Stefano Ciafani, è inevitabilmente il futuro della mobilità.

Le parole chiave più ricercate

In cima alla lista delle parole più cercate in assoluto in Italia nel contesto della sostenibilità troviamo “Tesla”, con ben 368.000 ricerche al mese. Sebbene sia un marchio, rappresenta anche un chiaro segno dell’interesse crescente verso i veicoli elettrici e l’innovazione nel settore, secondo Fabio Mecarone, marketing & sustainability manager di Karma Metrix. Il termine “Tesla” ha registrato un aumento del 50% rispetto al 2021, quando contava 246.000 ricerche mensili.

Al secondo posto, con 210.000 ricerche al mese, troviamo “cambiamento climatico”, anche se ha subito un calo del 55% rispetto al 2021, passando da 450.000 a 210.000 ricerche mensili. Questo potrebbe riflettere un cambiamento nell’opinione pubblica, con un maggiore interesse per gli effetti tangibili del cambiamento climatico, come evidenziato dalla terza parola chiave più ricercata: “inondazioni”. Quest’ultima ha registrato un aumento del 800% rispetto all’anno precedente, con 165.000 ricerche al mese. Questa forte crescita nel volume di ricerche legate agli eventi climatici estremi suggerisce una reazione immediata alle crescenti preoccupazioni climatiche, confermando che gli impatti del clima sono al centro dell’attenzione pubblica.

Secondo i dati raccolti dall’Osservatorio Karma Metrix sui trend di ricerca degli utenti nel 2023, “Agenda 2030” si colloca al quarto posto con 110.000 ricerche mensili. Da sottolineare la tendenza verso una maggiore focalizzazione sugli aspetti specifici di tali obiettivi, segno di una crescente consapevolezza e desiderio di approfondimento da parte del pubblico.

Al quinto posto, “Cop 28” che registra oltre 91.000 ricerche mensili e riflette l’attenzione degli italiani verso le decisioni da cui dipende il futuro del pianeta. Analogo discorso vale per il resto dei cittadini europei: per oltre la metà degli elettori Ue la sostenibilità è una priorità da affrontare, ma meno di un terzo ritiene che finora le politiche dell’Ue abbiano avuto un impatto positivo sull’ambiente come emerge da un recente sondaggio Ipsos-Euronews.

Segue “monopattino elettrico”, con 90.500 ricerche al mese, a conferma dell’interesse verso la mobilità sostenibile e delle soluzioni innovative nel settore dei trasporti. Greta Thunberg, con 74.000 ricerche mensili, continua a catalizzare l’attenzione come figura di spicco nel dibattito sullo sviluppo sostenibile e l’azione climatica, anche se sta progressivamente passando il testimone ad altri giovani attivisti, Vanessa Nakate in primis.

Le ultime tre posizioni della top ten sono dominate dalla mobilità elettrica, con “monopattini elettrici” (al plurale), “scooter elettrico” e “auto elettrica” a conferma dell’interesse verso soluzioni di trasporto a basse emissioni e dell’evoluzione verso un approccio più pragmatico nel fronteggiare le sfide ambientali.

Più attenzione alla governance

Se fino a qualche anno fa sostenibilità era quasi sempre sinonimo di sostenibilità ambientale, ora l’attenzione si sta spostando anche sulle altre aree Esg, ovvero la sostenibilità sociale e di governance.

Lo confermano le approfondite analisi di Karma Metrix dove si nota l’aumento delle ricerche legate alle certificazioni Iso, anche se non rientra ancora nelle 10 parole chiave più cercate. fornisce una visione preziosa sulle inclinazioni della società verso la gestione ambientale.

In particolare, la più ricercata è la “Iso 9001” con 12.100 ricerche al mese, davanti alla normativa “Iso 14001” che conta 6.600 ricerche. Questo forte interesse indica una crescente consapevolezza delle aziende italiane sull’importanza di adottare sistemi di gestione sostenibili. Non solo si tratta di conformarsi alle normative, ma anche di migliorare l’efficienza operativa, ridurre i rischi e aumentare la competitività sul mercato.

Meno a sorpresa vista l’enorme e tanto discusso impatto sulle aziende, trovano spazio le ricerche legate alla direttiva Csrd (Corporate Sustainability Reporting Directive) con 2.900 ricerche al mese. Trovano grande riscontro anche gli standard Gri, focalizzati sui bilanci di sostenibilità, con 3.600 ricerche. Questi dati confermano l’importanza crescente per le aziende di lavorare sui bilanci di sostenibilità, sia per adempiere agli obblighi normativi che per una scelta volontaria, riflettendo una consapevolezza sempre più diffusa dell’impatto ambientale delle attività economiche.

Il bilancio

In definitiva, l’Osservatorio Karma Metrix dimostra che la sostenibilità si è affermata come una protagonista tra le ricerche web degli italiani nel 2023. Il totale complessivo delle ricerche ha infatti registrato un +17%, passando da 6,5 milioni a 7,6 milioni.

Per quanto riguarda le tendenze specifiche, l’organizzazione evidenzia un’evoluzione verso temi più strategici come la generica “sostenibilità” o le più specifiche ricerche “Esg” e “Agenda 2030”. Il volume di ricerche in questa categoria ha subito un incremento del 66.3%.

Al contrario tematiche come “inquinamento e climate change” hanno subito un calo significativo (-23%) rispetto al 2022. Il dato numerico da solo non basta per intercettare i cambiamenti nella popolazione: il calo delle ricerche può riflettere una maggiore maturità e consapevolezza sul cambiamento climatico e sulle conseguenze dell’inquinamento. In pratica, le persone si sono informate molto negli anni passati e ora fanno ricerche più specifiche o “settoriali”.

Da evidenziare come la cronaca incida sulla percezione dei cittadini. Infatti, nonostante il calo delle ricerche alla voce “inquinamento” e “climate change”, la terza parola chiave più cercata nell’ambito della sostenibilità è stata “inondazione”, che ha raccolto il 13,5% del traffico di ricerca tematica passando da 1.900 ricerche mensili del 2022 alle 165.000 dello scorso anno. Impossibile non pensare alle numerose inondazioni che hanno colpito la penisola durante lo scorso anno, in particolare quelle emiliane qualificate tra i peggiori disastri ambientali del 2023.

Non a caso, parole come “Alluvione Emilia Romagna” e “Alluvione Emilia” sono passate a 27.100 e 18.100 ricerche mensili. Entrambe erano a zero solo un anno prima.

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