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Fuoriuscite petrolio, ecco tecnologia per assorbire idrocarburi

Gli scarichi industriali contengono una grande quantità di inquinanti e la loro composizione varia a seconda del tipo di processo produttivo. Il loro impatto sull'ambiente è complesso.

Fuoriuscite petrolio, ecco tecnologia per assorbire idrocarburi
20 gennaio 2021 | 10.58
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Digital Transformation e attenzione per l’ambiente: sono questi i due elementi alla base della sigla della partnership tra Finix Technology Solutions e Test1. Test1 è una scaleup bresciana che da anni svolge attività di ricerca scientifica, sviluppo tecnologico e sperimentazione di prodotti pensati per la prevenzione e il recupero dei danni ambientali causati dalle fuoriuscite di petrolio e che ha sviluppato il FoamFlex200 una tecnologia innovativa e brevettata per l'assorbimento degli idrocarburi e dei loro derivati.

Sulla Terra sono presenti circa un miliardo e mezzo di metri cubi di acqua, il 97% dei quali costituito da acqua salata dei mari e il restante 3% costituito da acqua dolce sotto forma di laghi, fiumi, ghiacciaie acque sotterranee. Inquinare l'acqua significa modificarne le caratteristiche in modo tale da renderla inadatta allo scopo a cui è destinata. Gli scarichi industriali contengono una grande quantità di inquinanti e la loro composizione varia a seconda del tipo di processo produttivo.

Il loro impatto sull'ambiente è complesso: spesso le sostanze tossiche contenute in questi scarichi rinforzano reciprocamente i propri effetti dannosi e quindi il danno complessivo risulta persino maggiore della somma dei singoli effetti. FoamFlex200 è una tecnologia innovativa e brevettata per l'assorbimento degli idrocarburi e dei loro derivati. Il prodotto è una schiuma poliuretanica oleofila a celle aperte con caratteristiche idrofobiche superiori al 95%. Ciò consente il recupero intatto degli idrocarburi con meno del 5% di acqua. Può assorbire circa 30 volte il proprio peso di qualsiasi idrocarburo.

Un chilogrammo (1 kg) di FoamFlex200 può assorbire circa 6000Kg di idrocarburi. Utilizzando un processo di strizzatura, FoamFlex200 può essere riutilizzato oltre 200 volte. FoamFlex2020 è stato utilizzato con successo in situazioni reali per la risoluzione di diverse fuoriuscite di petrolio nel mondo (confermando le straordinarie prestazioni del prodotto evidenziate dai test di laboratorio), come ad esempio nel caso del Porto Gran Tarajaal a Fuerteventura, Canarie, dove nel febbraio 2018 la tempesta Emma affondò molte chiatte e navi ormeggiate causando lo sversamento in mare di 150 tonnellate di diversi tipi di oli, ripulite rapidamente ed efficacemente da 70 kg di FoamFlex2020 e due strizzatrici manuali.

“Siamo sempre orgogliosi di poter supportare le idee delle startup innovative: quando abbiamo incontrato Test1 ci siamo appassionati del loro lavoro della FoamFlex” afferma Danilo Rivalta, ceo di Finix Technology Solutions. “In Finix crediamo profondamente che la tecnologia funziona se può portare beneficio per tutti e utilizzare la tecnologia per proteggere il nostro pianeta e il nostro futuro è uno dei migliori usi che se ne possa fare. Ci piace immaginare un circolo virtuoso in cui fare del bene all’ambiente si traduca anche in un abbattimento dei costi per le aziende, sia per le società Oil&Gas che per chi deve effettivamente lavorare per tenere pulite le acque di laghi, mari e fiumi. Siamo quindi orgogliosi di fare un endorsement a questa iniziativa, supportandolo con tutto il nostro know-how”.

“Finix Technology Solutions è sinonimo di innovazione ed essere stati inseriti nella Lineup societaria rappresenta per noi, oltre che un importante accreditamento per FoamFlex200, un motivo di orgoglio. Lavorare con il team di una azienda così importante rappresenta per noi, da una parte, la possibilità di crescere nella capacità di far conoscere a tutti il nostro prodotto unico e, dall’altra, uno stimolo a lavorare con sempre più determinazione per proseguire un percorso che ci collochi dalla parte delle soluzioni e non dei problemi” commenta Alessandro Taini ceo di Test1.

“Nell’attuale contesto italiano le start up e le nuove idee faticano a trovare il supporto necessario per crescere e generare valore nel sistema paese. La messa a disposizione di know-how da parte di aziende consolidate come Finix rappresenta per l’ecosistema dell’innovazione una strategia vincente nel lungo periodo” conclude Taini.

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