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Un Piano per la mobilità ciclistica

Approvato il Piano generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana del Mims: intermodalità spinta, accessibilità, spostamenti casa-scuola. Fiab: "La transizione ecologica non può prescindere da un cambio di visione della mobilità"

Un Piano per la mobilità ciclistica
05 agosto 2022 | 13.54
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Approvato il Piano Generale della Mobilità Ciclistica urbana ed extraurbana 2022-2024 dalla Conferenza unificata Stato-Regioni. Predisposto dal ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, il Piano prevede un finanziamento, già assegnato, pari a 943 milioni di euro, su un valore complessivo di 1,2 miliardi, ed è uno strumento previsto dalla legge quadro sulla mobilità ciclistica e vede l’Italia allinearsi, almeno per la pianificazione, ai Paesi europei più virtuosi in materia.

Tra i punti del Piano, l’intermodalità 'spinta', ovvero la concreta possibilità, oggi non garantita, di avere la bici sempre al seguito su treni e altri mezzi di trasporto pubblico locale, e all’accessibilità presso tutti gli uffici pubblici in cui devono essere previsti tra l’altro parcheggi bici attrezzati e in numero sufficiente. Prevista la definizione di uno specifico programma di mobilità attiva per gli spostamenti casa-scuola e l’adozione del principio di Safety in numbers elaborato da Ecf-European Cyclists’ Federation (secondo il quale all’aumentare del numero delle bici in circolazione si riduce l’incidentalità sulle strade) grazie al quale la bicicletta, considerata spesso un problema, viene ora vista come una soluzione alla sicurezza stradale per tutti gli utenti.

“Siamo orgogliosi dell’importante e determinante contributo fornito da Fiab, presente al tavolo tecnico del ministero in tutte le fasi, che ha sostenuto la strategia di innalzare il livello e le ambizioni del Piano, in un vincente gioco di squadra, leale e costruttivo, con le altre sigle e realtà ambientaliste, sportive e produttive presenti al Tavolo, che ringrazio di cuore - commenta Alessandro Tursi, presidente della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta - Un’effettiva transizione ecologica non può prescindere da un cambio di visione proprio della mobilità e questo primo Piano Generale della Mobilità Ciclistica rappresenta lo strumento indispensabile per andare in questa direzione”.

Fiab ritiene importanti diversi aspetti inseriti del Pian, tra cui il riconoscimento di Bicitalia, la rete ciclabile nazionale mappata da Fiab a partire dal 2000, quale cardine per lo sviluppo del Sistema Nazionale delle Ciclovie Turistiche, che dovrà ora recepire ulteriori proposte da parte delle Regioni; la guida allegata al Piano e redatta da un gruppo di esperti, in gran parte membri del Centro Studio Fiab, che offre alle amministrazioni locali utilissime linee guida sull’applicazione dei nuovi strumenti leggeri previsti dal Codice della Strada per lo sviluppo della mobilità ciclistica: corsie ciclabili, casa avanzata agli stop semaforici, doppio senso ciclabile e strada urbana ciclabile E-bis.

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