A Savona il 27 febbraio, focus sull'importanza dei legami e micro legami con i territori
Il Giro d’Italia della Csr continua la sua corsa lungo lo Stivale: dopo Torino e Messina è la volta di Savona, che il 27 febbraio accoglierà la terza tappa del percorso inaugurato 11 anni fa da Il Salone della Csr e dell’Innovazione sociale per parlare di sostenibilità a tutto tondo. Il focus dell’appuntamento ligure è l’importanza dei legami e micro legami con i territori e con i loro protagonisti. "Cresce la consapevolezza che lo sviluppo sostenibile debba vedere la partecipazione attiva di tutti gli attori sociali - spiega Rossella Sobrero, del Gruppo promotore del Salone - E si rafforza la convinzione che la dimensione territoriale è molto importante: spesso le relazioni sono più forti nelle realtà locali e il confronto tra istituzioni, imprese, enti del terzo settore è facilitato dalla conoscenza e dalla fiducia reciproca".
La tappa di Savona del Giro, che si svolgerà a partire dalle 14.30 presso la Camera di Commercio Riviere di Liguria di via Quarda Superiore 16, è organizzata in collaborazione con l’Università di Genova e con la Camera di Commercio Riviere di Liguria. "È sempre più rilevante in termini economici e sociali il concetto di sostenibilità ambientale - commenta Enrico Lupi, presidente della Camera di Commercio Riviere di Liguria - Il comparto economico-produttivo del nostro territorio deve percorrere una strada di innovazione e sviluppo sostenibile non solo per mantenere una competitività sul mercato internazionale, ma anche per adattarsi a nuovi stili e spazi di vita. Il convegno sarà quindi l’occasione per condividere le storie e le eccellenze che ad oggi operano in Liguria".
La Liguria è una delle regioni simbolo dell’Italia dei piccoli Comuni: secondo gli ultimi dati diffusi dall’Anci, 183 Comuni liguri su 234 hanno meno di 5mila abitanti e di questi, 99 ne hanno meno di mille. Quella che un tempo rappresentava una criticità, oggi si sta rivelando una risorsa per moltissimi progetti di sostenibilità: a parlarne in apertura dei lavori sarà, insieme a Enrico Lupi, Nicoletta Dacrema, prorettore Vicario dell’Università di Genova. A seguire il primo panel dedicato ai 'racconti di innovazione' con Claudio Fiorentini, responsabile Affari Istituzionali Territoriali di Enel Nord Italia, e Luisa Gulluni, Sustainability Specialist di Costa Crociere.
Al dibattito prenderà parte anche il mondo universitario, nella figura di Franco Manti, membro del Consiglio di Gabinetto del Rettore dell’Università di Genova. "Prendere sul serio la sostenibilità ambientale, economica e sociale comporta cambiare prospettiva rispetto agli approcci tradizionali alla Csr - commenta Manti - Si tratta di sviluppare un modello di business che relazioni economia, etica, società. Il quesito cui rispondere è: come posso creare valore generando benessere materiale e immateriale? Studi recenti dimostrano che il 40% circa del valore di mercato di un’impresa dipende dagli aspetti intangibili e dal capitale etico. Riflettere sull’integrazione delle imprese con il territorio e sulla collaborazione con l’Università costituisce un punto di partenza per l’elaborazione di strategie adeguate alle sfide poste dalle crisi che stiamo vivendo".
La sostenibilità sociale e quella ambientale possono essere il motore per la valorizzazione di un territorio e la riscoperta delle sue unicità? La risposta è sì. In Liguria la raccontano esperienze come quella di Agorà Coop, storica cooperativa sociale di Genova, che in Valle Stura sta contribuendo alla rinascita di un rinomato distretto di lavorazione della filigrana attraverso l’inserimento di praticanti provenienti da zone di conflitto e calamità. Il loro bagaglio di competenze nei paesi d’origine ha dato vita a un gemellaggio culturale riconosciuto da Unhcr e simbolo di accoglienza e integrazione nei borghi dell’entroterra, che sarà raccontato a Savona da Simona Binello, direttrice del Settore Immigrazione di Agorà Coop.
Dalle eccellenze della filigrana, che hanno creato anche il premio del Festival di Sanremo di quest’anno, si passa a quelle della pasticceria: nel corso della terza tappa del Giro d’Italia della Csr sarà presentata la storia di Lavoratti, fabbrica di cioccolato di Varazze rilevata nel 2020 da Fabio Fazio e Davide Petrini, suo amministratore delegato, che spiegherà come la storica azienda fondata nel 1938 oggi scommette sull’attenzione all’ambiente e su un modello di crescita basato su sostenibilità e responsabilità sociale. Chiuderanno la tappa gli interventi di Flavio Tonelli, professore ordinario di Ingegneria dei sistemi industriali all’Università di Genova e Alessio Marziano, presidente dei Cantieri di Imperia.