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Tajani: "Su regionali troveremo sintesi. Io alle Europee? Vedremo"

E sulla situazione in Israele il ministro degli Esteri dice: "Legittimo difendersi ma ci sono troppe vittime civili"

Antonio Tajani - Fotogramma
Antonio Tajani - Fotogramma
15 gennaio 2024 | 10.34
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Sulle regionali "sono certo che alla fine si farà una sintesi" con Meloni e Salvini, quanto a una mia candidatura alle Europee "non ho nessun problema" ma "la campagna elettorale rischia di distogliere il mio impegno dall'attività di governo". Così il vicepremier e ministro agli Affari esteri Antonio Tajani ai microfoni di Rtl 102.5 dove ha parlato anche di fisco e, ovviamente della situazione in Medio Oriente e Ucraina.

Regionali

In Sardegna "noi non abbiamo da proporre un candidato, difendiamo e confermiamo la fiducia" ai governatori di Fi in Basilicata e Piemonte, Vito Bardi e Alberto Cirio che "hanno lavorato bene e sono i migliori candidati possibili", in Sardegna "è una scelta che devono fare Lega e Fdi. Noi - assicura - vogliamo coesione e sono certo che alla fine si farà una sintesi". Il leader di Fi, assicura che, con Meloni e Salvini, "nell'incontro che abbiamo avuto" la scorsa settimana è stato dedicato tempo "solo alla delicata situazione internazionale, una priorità per chi governa il Paese", mentre delle regionali "ne parleremo nei prossimi giorni".

Europee

Quanto alle Europee e all'ipotesi di candidarsi il ministro non si sbilancia. "Non posso decidere nulla prima del congresso di Fi che si terrà il 23 e 24 febbraio, sarebbe scorretto da parte mia prendere una posizione prima. Io non ho nessun problema a candidarmi, sono stato eletto ben 5 volte al Parlamento europeo, ma credo -la sintesi va fatta insieme e ne parlerò con Giorgia e Matteo (Meloni e Salvini, ndr)- che la campagna elettorale rischia di distogliere il mio impegno dall'attività di governo", attività "a cui io dedico il mio tempo giorno e notte".

Un'eventuale candidatura toglierebbe del tempo anche alla premier? "Guardate - risponde Tajani - questa è una cosa che ha detto la stessa Giorgia Meloni, comunque ne parleremo, si vota il 9 giugno è c'è ancora molto tempo, perché non ne abbiamo ancora parlato". Meloni è "libera di fare ciò che vuole, corriamo in liste diverse, apparteniamo a gruppi diversi in Europa. Non è uno scandalo candidarsi, è già successo in passato, per dare anche un segno di attrattività, anche per coinvolgere il partito del 'non voto'. Ma è bene coordinarsi e parlarne prima".

Israele

Il ministro gli esteri torna poi sui temi caldi di politica internazionale e ribadisce la necessità di una deescalation in Medio Oriente. "Israele è stata vittima di un attacco disumano, così come sono stati uccisi i civili" nell'attacco dell'ottobre scorso "è una cosa mai vista, con profanazione di cadaveri, la caccia di civili casa per casa, la presa degli ostaggi. La reazione di Israele è legittima, ma non deve però colpire le vittime civili: ci sono troppe vittime civili palestinesi estranee ad Hamas, anche se è vero che i palestinesi vengono usati come scudo da Hamas".

"Ci sono troppe vittime - ribadisce - l'Italia sta facendo di tutto per aiutare gli innocenti, c'è una nave italiana in cui vengono curati i bambini palestinesi e su cui la vigilia di Natale è nata anche una bambina che è stata chiamata Italia. La reazione di Israele era necessaria, ma deve essere proporzionata, va ridotto il numero di vittime civile. Per noi non si tratta di genocidio come qualcuno ha sostenuto, ma la reazione va proporzionata, ci sono troppe troppe vittime".

Quanto agli "Stati Uniti svolgono un ruolo centrale" per ristabilire la pace in Medio Oriente, e "non credo - afferma il ministro - che ciò dipenda da chi vincerà le elezioni" presidenziali negli Usa. "Ritengono sia fondamentale - rimarca - che gli Stati Uniti siano portatori di pace in aree dove c'è il rischio di escalation. Noi stiamo lavorando molto con gli Usa, anche perché quest'anno deteniamo la presidenza del G7", in un momento "delicato".

Ucraina

Tajani parla poi della crisi in Ucraina ribadendo che "se vogliamo raggiungere la pace dobbiamo evitare che l'Ucraina soccomba", "ecco perché è giusto che l'Occidente continui ad aiutare l'Ucraina" senza "mai rinunciare alla diplomazia". Lo dice il vicepremier e ministro agli Affari Esteri Antonio Tajani ai microfoni di Rtl 102.5.

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