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Riforme, opposizioni in piazza: "Uniti contro autonomia e premierato"

Schlein: "Li dobbiamo fermare, qui perché siamo tutti antifascisti". Conte: "Non saranno calci e pugni che ci fermeranno, non passeranno". Bonelli: "Primo passo per mandare Meloni all'opposizione". Abbracci e battute tra i leader nel retropalco

Conte e Schlein a piazza Santi Apostoli - Afp
Conte e Schlein a piazza Santi Apostoli - Afp
18 giugno 2024 | 18.32
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A piazza Santi Apostoli la manifestazione delle opposizioni contro autonomia e premierato. In piazza tante bandiere Tricolore e dei partiti promotori, Pd, M5S, Avs insieme a Più Europa. Tante anche le sigle che hanno aderito, da Cgil ad Anpi. “Unità, unità” è il coro scandito mentre sul palco si avvicendano i leader del centrosinistra.

"Oggi in Senato è passato il premierato, la sedicente patriota pur di portare avanti la sua riforma spacca l’Italia perché stanno forzando per portare avanti l’autonomia - dice Elly Schlein arrivando a Santi Apostoli - È importante essere, come forze di opposizione, realtà politiche, sociali e associative, tanti cittadini insieme per impedire di stravolgere la nostra Costituzione. Li fermeremo insieme, li dobbiamo fermare”.

Quella a Santi Apostoli "è una bellissima piazza - sottolinea la leader dem - tanta partecipazione, convocata in pochi giorni. La bellezza di vedere tante bandiere diverse tutte insieme unite per difendere la Costituzione e l'unità nazionale”. “Abbiamo invitato tutti - spiega - rispettiamo le scelte di ciascuno, io penso che sia stato importante dare questo segnale: per la prima volta abbiamo convocato insieme una manifestazione unitaria e c’è sempre tempo per allargare quando gli obiettivi sono comuni".

E ancora: "Una piazza meravigliosa, stupenda. Voglio dire grazie a tutte e tutti voi, ringraziare M5S, Avs, +Europa per aver sentito l'esigenza di una piazza unitaria. È l'unità che ci dà la forza di essere qui insieme: non permetteremo a questo destra di stravolgere la Costituzione". "Siamo qui tutti insieme - dice Schlein - perché siamo tutti anti fascisti".

"Abbiamo visto l’inchiesta di Fanpage sulla giovanile di Fdi: che aspetta Meloni a cacciarli? Quella immagini hanno fatto il giro del mondo", continua la dem, che promette: "La prossima volta una piazza più grande. Questa è la prima ma non sarà l’ultima. Basta divisioni. Teniamoci strette le nostre differenze che sono una ricchezza se messe a valore. Facciamoci trovare pronti, uniti e compatti".

“E’ bello - continua Schlein - vedere sventolare tutte le nostre bandiere insieme. Lo dobbiamo fare per dare agli italiani le risposte che meritano”.

Anche Giuseppe Conte, arrivando a Santi Apostoli a piedi con Leonardo Donno e tutto il gruppo M5S, scandisce: “Non saranno calci e pugni che ci fermeranno, contro l’autonomia che spacca l’Italia e il premierato la nostra risposta è forte e unitaria: non passeranno”. E ancora: "Sono rimasto sconcertato da un presidente del Consiglio che non ha fatto nessuna condanna dell’aggressione in aula e ha parlato invece di provocazione" mentre "questa piazza è la migliore risposta all’arroganza, alla prepotenza e alla violenza. Noi siamo la riposta. La settimana scorsa si è consumato uno spettacolo indegno di una democrazia. Quella non è stata una rissa ma un pestaggio di parlamentari di maggioranza contro il nostro Donno".

"Lo scopo di questa riforma è chiamare noi cittadini ogni cinque anni per votare un capo, con i parlamentari ridotti a maggiordomi, il presidente della Repubblica a passacarte. Non lo consentiremo. Le istituzioni non possono essere ridotti a ‘casa Meloni’ con cognato, amici e codazzo di yes man", le parole di Conte, che aggiunge: "Fratelli d’Italia svende l’unità d’Italia per la permanenza al governo a scapito della Repubblica”.

Conte chiama quindi Leonardo Donno sul palco, che sale sventolando il tricolore. “Non ci facciamo intimorire. Se sventolare il tricolore è una provocazione allora sventoliamo più forte questo tricolore. Se c’è un ministro che indietreggia davanti al tricolore, continuano a sventolarlo che a forza di indietreggiare li mandiamo a casa”, dice Donno.

"La piazza di oggi è un segnale al Paese, bisogna essere uniti - dice Angelo Bonelli - E’ un piccolo passo, ma significativo, per costruire l’unità delle opposizioni e mandare Meloni all’opposizione”.

"Da questa piazza si dovrà necessariamente passare quando metteremo in minoranza questo Governo”, ha poi detto il segretario nazionale del Partito Socialista Enzo Maraio intervenendo in piazza Santi Apostoli. “Dobbiamo recuperare anche chi è stato assente oggi”, commenta il segretario. “L’obiettivo è quello di sconfiggere questa destra dai tratti illiberali. Una destra che vuole stabilire chi comanda per cambiare come vuole l’Italia”. “Vogliono dividere l’Italia: lasciare indietro gli ultimi, i deboli, i poveri e le persone che sono in difficoltà. Questo significa che circa due milioni e mezzo di persone rinunceranno alle cure perché non possono ricorrere alla sanità privata. La sanità deve essere gratuita per tutti -ha ribadito Maraio- noi ci batteremo per questo”. Il segretario ha poi stigmatizzato la lite in Parlamento di qualche giorno fa, “ci ha reso ridicoli davanti al mondo” e ha condannato lo sfregio fatto al monumento di Matteotti a Riano: “Matteotti è stato il primo martire antifascista. Cara Giorgia, noi abbiamo la storia e un passato di conquiste e ne siamo orgogliosi. Voi avete un passato di cui dovete vergognarvi. Da questa piazza si deve accendere la speranza dell’Italia antifascista e democratica”.

Abbracci e battute tra leader nel retropalco di Santi Apostoli

Nel retropalco la calca è asfissiante. Parlamentari, staff, leader tutti insieme, accalcati a Santi Apostoli. Schlein arriva facendosi largo tra la folla in piazza, Conte dalla parte opposta con tutto il gruppo M5S. C’è Donno accanto al leader 5 Stelle, in braccio ha il figlioletto avvolto in un tricolore. Si incontrano con Schlein, abbracci a favore di telecamere e un lungo colloquio. Poi l’abbraccio di Conte con Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli. Intanto dalla piazza si alza il coro “unità, unità”.

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