Massimo Di Stefano in un post spiega la sua decisione: "L'antifascismo per taluni rappresenta unica arma di battaglia"
E' alla sua bacheca Facebook che Massimo Di Stefano, assessore alla cultura e turismo di Montenero di Bisaccia, in provincia di Campobasso, annuncia le sue dimissioni , scusandosi con "tutti coloro che hanno creduto in me", a seguito della pubblicazione di un post in cui citava una frase di Mussolini con la sua foto.
"Albert Einstein diceva: 'è più facile spezzare un atomo che un pregiudizio' - inizia così il lungo post - È innegabile che il pregiudizio di fascismo, verso gli uomini della destra democratica ed in generale verso tutti quelli che tengono ad un certo contegno politico - amministrativo, è talmente forte, che nessuna giustificazione appare plausibile. Ciò perché l'antifascismo per taluni rappresenta l'unica arma di battaglia, soprattutto da parte di certi pseudo intellettuali e politici che, non avendo più nulla da dire o da rappresentare politicamente, cercano di demonizzare l'avversario tacciandolo di fascismo. Questo è successo a me".
"Non sono stato accusato con argomentazioni sulle mie attività d’Ufficio, sempre ispirate alla correttezza sostanziale ed amministrativa: taluni, non avendo argomenti, mi hanno attaccato per una innocua frase, peraltro subito rimossa. La gente non è scema! In molti hanno capito che questo meccanismo infernale, alla fine, si ritorcerà contro chi lo ha escogitato ed alimentato - continua Di Stefano - poiché tutti sanno che ho cercato di dare il massimo contributo, affinché questa maggioranza potesse realizzare il programma presentato ad inizio mandato. Pur con tutti i limiti derivanti dal fatto che io fossi alla prima esperienza amministrativa, ho cercato di dare il meglio nelle deleghe di competenza".
Spiega, ancora, l'ex assessore: "Ho cercato di andare incontro alle esigenze dei cittadini monteneresi e, a tal riguardo, la mia disponibilità è stata totale, senza preconcetti o chiusure, anche nei confronti di chi non la pensava come me. Tutta la mia attività amministrativa è stata condotta al massimo delle mie possibilità, spendendomi con energie, professionalità e competenze, anche se con risorse economiche messe a disposizione del mio assessorato, assolutamente 'insufficienti'. L’impegno è stato espresso con totale disinteresse, trasparenza e dedizione, poiché, come è noto, sono da sempre convinto che solo in questo modo si possa e si debba agire nei confronti della nostra comunità".
"Ho cercato - insiste - di collaborare con tutti i dipendenti comunali, in virtù della rispettive mansioni ed ad essi va il mio sentito ringraziamento per la fattiva disponibilità dimostrata nei miei confronti. Ovviamente non ho commesso neanche lontanamente apologia o tentata ricostruzione del fascismo e le mie dimissioni devono intendersi solo ed esclusivamente con finalità di tutela dell'Ufficio di Assessore comunale, che ho ricoperto con disciplina ed onore, in ossequio ai dettati della Costituzione democratica italiana".
"Pertanto, con la presente intendo rassegnare, come rassegno - spiega - le dimissioni da Assessore comunale, rimettendo nelle mani del Sindaco le deleghe a me conferite, in quanto ritengo non esistano più le condizioni per poter esercitare tranquillamente e in piena autonomia le funzioni a me demandate. Peraltro le difficoltà della mia convivenza nell'attuale maggioranza è evidente a tutti. I fatti accaduti negli ultimi giorni hanno segnato e creato scompensi all'interno del gruppo che amministra la Città. Colgo l’occasione per ribadire che non mi sono mai piegato a soluzioni semplicistiche o di comodo".
La lettera prosegue, stavolta spiegando quanto fatto in concreto per il comune: "Ho chiesto, continuamente, strumenti e risorse economiche, precise e convincenti, in modo da fornire risposte ai cittadini, al mondo dell’associazionismo, alle imprese economiche e commerciali. Ho elaborato e fatto proposte rivolte esclusivamente a ridare slancio e impulso all'attività di promozione Turistica e Culturale, anche in previsione dell'importante scadenza di fine mandato. E’ d’obbligo affermare che non esistono più i presupposti per un mio impegno all'interno della Giunta, in quanto è venuto a mancare il rapporto fiduciario indispensabile per poter esercitare quell'azione di squadra, che era uno dei punti fermi della collaborazione con il Sindaco".
"Mi aspetto che Sindaco e colleghi di Giunta e maggioranza si dissocino pubblicamente da una campagna strumentale - scrive infine Di Stefano - che proviene da una parte politica per scopi elettorali: non dimentichiamo che fra pochissimi mesi saremo chiamati alle urne e che questa incresciosa vicenda potrebbe incidere nell’esito del risultato…in un senso o in un altro. Mi piace concludere, citando ancora Einstein, il quale amava ripetere che ''La differenza tra un genio ed uno stupido è che il genio ha dei limiti' e prendendo a prestito da Aristotele, uno dei padri del pensiero filosofico occidentale, il seguente ammonimento: 'La sfortuna rivela quelli che non sono effettivamente amici, ma che lo sono stati solo per interesse; il tempo rivela entrambi'. Chiedo scusa, a tutti coloro che hanno creduto in me... nel rappresentarli, nell’occasione auguro Buone Feste a tutti Voi e alle Vostre famiglie".
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