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Perugia, Scoccia: ''Città abitabile, accogliente e sicura''

La candidata sindaco del centro destra e dei civici indica il suo programma di nuovo welfare urbano a misura di persona

Perugia, Scoccia: ''Città abitabile, accogliente e sicura''
15 febbraio 2024 | 18.00
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''Un cambiamento profondo del ciclo edilizio tradizionale legato all’espansione delle costruzioni e un’importante azione di riqualificazione degli spazi inutilizzati di Perugia affinché sia una città rigenerata, sempre più abitabile, ancor più accogliente e maggiormente sicura. Questi alcuni degli obiettivi sui quali sta lavorando la candidata sindaco del centro destra e dei civici Margherita Scoccia. Spiega l’assessore all’urbanistica del Comune di Perugia: ''Da anni stiamo portando avanti il rinnovamento di un’ampia e articolata gamma di immobili, il mio obiettivo principale è rigenerare senza consumare altro suolo tenendo sempre presente la sicurezza degli spazi per gli abitanti e per i tanti turisti che ogni anno vengono a visitare Perugia - spiega l’architetto -. Proprio in questi giorni è in fase di approvazione la variante sulla volumetria zero che cancella quasi 40 mila metri cubi di superficie edificabile a uso residenziale e commerciale, che si sommano agli oltre 150 mila già cancellati durante il mandato''.

In materia di welfare urbano, Scoccia sottolinea: ''Alcune scelte dell’amministrazione comunale presuppongono la collaborazione di cittadini e imprenditori, il confronto con le persone che vivono i quartieri e il parere delle associazioni che li animano è sempre un grande valore aggiunto. In questi anni di governo lo è stato e - promette - lo sarà sempre di più''. E aggiunge: ''Faccio l’architetto di professione e sono convinta che la bellezza sia un diritto. Ecco, io voglio garantire a tutti i perugini l’attitudine e l’abitudine alle cose belle. Tutti devono avere l’opportunità di migliorare il luogo dove vivono e nel quale lavorano. Ogni questione legata alla rigenerazione urbana passa attraverso la partecipazione della gente e la condivisione delle strategie - dice l’architetto perugino -. Il rafforzamento del dialogo, l’ascolto degli attori sociali e il contributo delle Università aiutano a dare risposta alle esigenze di tutti affinché nessuno rimanga indietro, in centro come in periferia''.

Sul tema della sicurezza, ''il nostro obiettivo è quello di rendere ancor più vivibile Perugia, con i suoi quartieri, ovviamente, ma anche attraverso il recupero dei borghi storici che intendo sostenere mediante forme di incentivazione della residenzialità e di spazi sociali. A Perugia abbiamo installato circa quattrocento telecamere di videosorveglianza che contribuiscono ad aumentare il grado di sicurezza - spiega -. L’illuminazione di alcune aree che ritenevamo critiche innalzano il livello della sicurezza reale e di quella percepita, obiettivo reso possibile soprattutto grazie allo straordinario lavoro della Polizia di Stato, dei Carabinieri, della Guardia di Finanza e della Polizia locale. Questo non vuol dire che non ci siano problemi ma, certamente, la situazione è migliore rispetto a qualche anno fa. Se gli edifici pubblici e privati non sono più dismessi e abbandonati ma tornano a vivere con nuove attività, gli spazi non vengono più occupati in maniera impropria dalla microcriminalità. Rispetto a quanto avviene in altri capoluoghi, dove il fenomeno è in crescita - conclude - a Perugia non dobbiamo fronteggiare casi significativi di occupazione abusiva''.

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