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Naufragio Crotone, Schlein: "Piantedosi? Sprecata occasione per fare chiarezza"

"Anche Salvini intervenga, il Paese merita una risposta"

(Fotogramma)
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07 marzo 2023 | 16.49
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"Anche oggi un'occasione sprecata per rispondere a domande molto precise e cioè chi ha deciso che intervenisse la Guardia di Finanza anziché la Guardia Costiera?". Così la segretaria del Pd, Elly Schlein, parlando con i cronisti alla Camera dopo l'informativa del ministro dell'Interno Matteo Piantedosi sul naufragio dei migranti a Crotone.

"Soprattutto non si capisce perché, secondo la ricostruzione del ministro Piantedosi, per due occasioni i mezzi della Guardia di Finanza sono usciti per cercare questa barca e sono tornati indietro per le condizioni avverse del mare" dice Schlein.

"Non si capisce perché la barca avrebbe dovuto reggere condizioni del mare che nemmeno le imbarcazioni della Guardia di Finanza erano in grado di reggere. E quindi: perché non è stato attivato l'intervento di soccorso in mare quando in passato la Guardia Costiera italiana aveva già chiarito che questo tipo di imbarcazioni bisogna sempre considerarle a rischio?" incalza la segretaria Pd.

A chi le chiede di un'eventuale mozione di sfiducia, Schlein risponde: "Mi ha colpito come, nonostante l'evidente imbarazzo, la maggioranza si sia ricompattata attorno al ministro".

"Noi - spiega - vogliamo risalire alle responsabilità dei ministeri dell'Interno, delle Infrastrutture e dell'Economia perché purtroppo anche oggi il ministro Piantedosi non ha risposto su chi ha deciso che in questa vicenda non intervenisse la Guardia Costiera. A noi interessa soprattutto fare chiarezza e piena luce".

"Sarebbe utile anche capire dal ministro Salvini cosa è accaduto visto che la Guardia Costiera dipende dal ministero delle Infrastrutture. Tutto il Paese merita una risposta", sottolinea Schlein.

E a chi le chiede se anche la premier Giorgia Meloni debba intervenire in Aula sulla strage di Cutro, replica: "Passo passo, noi non faremo passi indietro. Continueremo a intervenire e useremo tutti i nostri mezzi a disposizione. Speriamo che presto Giorgia Meloni torni in Aula, sappiamo che ci sarà presto il question time del presidente del Consiglio. Non mancheranno occasioni per continuare a chiedere di fare luce su quello che è successo".

"Perché per quelle 7 lunghe ore non sono stati fatti intervenire mezzi adeguati che forse avrebbero potuto evitare questa strage? - insiste Schlein - Aggiungo che dall'inizio con ogni nostro strumento a disposizione abbiamo chiesto chiarezza sulla dinamica e sulla catena di comando definendo le responsabilità non solo del ministero dell'Interno, ma anche di quello guidato da Matteo Salvini e da Giorgetti. E' chiaro che in ultima istanza la responsabilità sta a chi guida il governo di fare chiarezza e stiamo facendo domande molto chiare a cui anche oggi non abbiamo avuto risposte".

E poi, rimarca, "sarebbe opportuno che il governo decidesse di abolire quel decreto che ha reso più difficili i salvataggi in mare quando abbiamo appreso oggi dal ministro che una presenza maggiore sarebbe opportuna in quel tratto di mare. Sarebbe ora di smettere di fare la guerra alle Ong e di chiedere una Mare Nostrum europea. Perché dove non intervengono la Guardia Costiera e le Ong, le persone purtroppo continuano a morire".

Schlein parla inoltre del Cdm che si svolgerà a Cutro. "Dopo il silenzio e l'assenza, Giorgia Meloni decide di svolgere a Cutro un Cdm questo giovedì. Io voglio sperare che il governo non abbia in testa di portare a Cutro la riforma del reddito di cittadinanza ignorando il fatto che si tratta di una delle province con le maggiori difficoltà rispetto ai redditi, ai consumi e indicatori più bassi della qualità della vita - sottolinea - E quindi un'ulteriore sberla alla fasce più povere. Non sarebbe tollerabile".

Schlein racconta di ricevere molti messaggi sulla questione Rdc e in particolare "mi ha colpito quello di una donna che ha perso il lavoro perché l'azienda dove lavorava ha deciso di delocalizzare e chiede, anche a noi, come farà a sopravvivere con 375 euro al mese". Aggiunge la segretaria dem: "Sono molto preoccupata e voglio sperare, non so cosa discuterà il Cdm, che in una provincia di sofferenza come quella non si vadano a colpire ulteriormente i poveri, anziché contrastare la povertà".

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