Cerimonia con il Capo dello Stato, nel 2020 la firma del protocollo con il Presidente sloveno Borut Pahor sulla restituzione dell'edificio che nel 1920 fu distrutto dai fascisti
"Trieste rappresenta un esempio per l'Europa", soprattutto nel momento in cui la guerra devasta il Vecchio continente. Lo prova il percorso che ha portato alla restituzione del Narodmi dom alla comunità slovena, culminato nella cerimonia svoltasi questa mattina in Prefettura alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, durante la quale la proprietà dell’edificio è passata formalmente dall’Università degli Studi di Trieste all'omonima Fondazione.
Un iter iniziato il 13 luglio 2020, quando il Capo dello Stato italiano e il suo omologo sloveno, Borut Pahor, firmarono il protocollo per la restituzione dell'edificio che ospitava le associazioni culturali slovene distrutto dalla violenza nazionalista dello squadrismo fascista nel 1920. Durante la cerimonia di questa mattina il rettore dell’Università di Trieste, Roberto Di Lenarda, e il Presidente della Fondazione Narodni dom, Rado Race, hanno sottoscritto il contratto di trasferimento, a titolo gratuito, del Palazzo progettato dall’architetto Max Fabiani dall’Università alla Fondazione Narodni dom. Contestualmente è stato siglato anche il contratto di comodato gratuito dell’immobile a favore dell’Università che rimarrà a disposizione dell’ateneo triestino in attesa del trasferimento nell’edificio noto come “Gregoretti 2”.
"Trieste, territorio di frontiera, che ha attraversato nel passato momenti travagliati e difficili, che si è riusciti a trasformare in forme concrete, attive, positive di condivisione e collaborazione, avverte con particolare intensità la gravità di quanto sta avvenendo" in Ucraina, ha poi affermato Mattarella intervenendo all'inaugurazione dell'Anno accademico dell'Università del capoluogo del Friuli Venezia Giulia. "Anche per questo -ha proseguito il Capo dello Stato- è di grande significato il momento che abbiamo vissuto questa mattina in Prefettura, con il trasferimento della proprietà del Narodni dom alla Fondazione che ne porta il nome. Anche oggi, anche in questi avvenimenti Trieste rappresenta un esempio per l'Europa, per il suo destino indiscutibilmente legato alla pace, all'integrazione, alla collaborazione".