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Emergenza caldo, via libera da Cdm a decreto a tutela dei lavoratori

Dieci milioni di euro le risorse per i lavoratori edili e agricoli

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
26 luglio 2023 | 20.26
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A quanto si apprende il consiglio dei ministri in corso ha dato il via libera decreto legge, recante 'misure urgenti in materia di tutela dei lavoratori in caso di emergenza climatica, di rafforzamento del ministero del lavoro e delle politiche sociali, nonché di termini di versamento del contributo di solidarietà temporaneo'. Il provvedimento, tra l'altro, punta a introdurre misure per mettere in sicurezza i lavoratori dal caldo estremo e prevede il ricorso alla cassa integrazione per motivi climatici.

LE MISURE

Ammontano complessivamente a 10 milioni di euro le risorse che il governo mette in campo per fare fronte all'emergenza caldo per i lavoratori edili, i lavoratori lapidei e quelli agricoli. Un intervento che coprirà il periodo tra il 1 luglio 2023 fino al 31 dicembre 2320. Lo prevede, a quanto si apprende, lo schema di decreto legge ora all'attenzione del Consiglio dei ministri. Nel particolare il Dl stanzia 8,6 milioni di euro per estendere la cigo ai lavoratori edili e lapide, scomputando il conto dal limite delle 52 settimane previste nel biennio mobile.

Circa 1,4 milioni di euro, invece, sono stanziati per fronteggiare le straordinarie ondate di calore in agricoltura consentendo un utilizzo a ore della Cisoa per gli operai agricoli a tempo indeterminato anche in caso di riduzione dell’attività lavorativa pari alla metà dell’orario giornaliero contrattualmente previsto. Anche in questo caso i periodi in cassa non sono conteggiati, si legge, ai fini del raggiungimento della durata massima di 90 giornate all’anno prevista dalla legge e sono equiparati a periodi lavorativi ai fini del requisito delle 181 giornate di effettivo lavoro. Alle risorse in entrambi i casi si provvede, si legge, "a valere sulle risorse del capitolo di spesa 2400 “Oneri relativi ai trattamenti di cassa integrazione guadagni ordinaria e straordinaria e connessi trattamenti di fine rapporto” dello stato di previsione del Ministero del lavoro e delle politiche sociali".

Si tratterà di un doppio intervento di cassa integrazione a favore dei lavoratori edili e dei dipendenti in agricoltura per fronteggiare l'emergenza caldo. E' il ministro del lavoro, Marina Calderone, a riassumere così il via libera per decreto arrivato oggi con il sì del Cdm che autorizza le aziende edili a ricorrere alla cassa integrazione guadagni ordinaria per eventi oggettivamente non evitabili e consente agli operai agricoli a tempo indeterminato di poter usufruire di una misura analoga con la cassa integrazione salariale operai agricoli.

In entrambi i casi, spiega ancora, le settimane in cassa integrazione non peseranno sul tetto massimo di periodi concedibili, 52 settimane per gli edili e 90 giornate per gli agricoli. In agricoltura sarà anche possibile, aggiunge il ministro, consentire ai datori di lavoro di fare una richiesta di intervento anche solo ed esclusivamente per alcune ore della giornata lavorativa, cosa che prima non era consentito.

"I due interventi si sono stati sollecitati dai datori di lavoro e dai sindacati per due settori particolari la cui attività viene svolta prevalentemente allo scoperto o in condizioni in cui le intemperie stagionali possono condizionare il lavoro", conclude.

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