Vinti tutti i 6 capoluoghi di regione al voto, 3 strappati dalla destra. La segretaria Pd: "Dalle città messaggio a Meloni"
Dopo il 24% delle europee e le 10 città capoluogo vinte al primo turno, al Nazareno la festa continua con i ballottaggi delle elezioni comunali 2024: tutti e 6 i capoluoghi di regione al voto sono a guida centrosinistra. I dem e il campo progressista strappano 3 capoluoghi di regione alla destra - Perugia, Potenza e Vibo, che si aggiungono a Cagliari già 'conquistata' due settimane fa- e Campobasso che era a guida M5S. E confermano con vittorie nette Firenze e Bari. "Una vittoria storica per il Pd e per il campo progressista", esulta Elly Schlein, che oggi commenterà i risultati in conferenza stampa: appuntamento alle 11 nel quartier generale dem.
I risultati messi a segno rafforzano la linea "testardamente unitaria" della segretaria dem. Concorda Nicola Fratoianni di Avs: "Ora un progetto credibile di alternativa per cambiare l'Italia e per renderla migliore di quello che è oggi. Noi ci siamo". Anche i 5 Stelle non si tirano indietro: "I cittadini premiano i progetti di intesa tra le forze di opposizione, frutto non di alchimie di palazzo ma di una convergenza che si va consolidando nelle aule parlamentari quanto nelle piazze. È questo un dato che conforta e incita a continuare - pur nel rispetto delle diversità e differenti identità - a lavorare per costruire l'alternativa al governo Meloni".
Ed è proprio a Meloni che Schlein si rivolge, ancora una volta, dando al voto amministrativo anche una lettura nazionale: "Abbiamo vinto in tutti e 6 i capoluoghi di regione, strappandone tre alla destra e con tre nuove sindache. Da Firenze a Bari, da Campobasso a Perugia, da Potenza a Cagliari. E' irrevocabile. Le città hanno bocciato la destra che governo e mandato un messaggio chiaro a Giorgia Meloni: basta tagli alla sanità, basta coi salari bassi e no all'autonomia differenziata".
Guardando ai ballottaggi nei 14 capoluoghi al voto, il centrosinistra batte 7 a 5 la destra e contando tutti i 29 al voto la partita finisce 17 a 10 per il centrosinistra (si partiva da 13 a 12). Secondo i dati elaborati da Youtrend, inoltre, nei 224 comuni superiori al voto il centrosinistra ha eletto 115 sindaci (11 in più rispetto agli uscenti) e il centrodestra 81 (2 in più rispetto agli uscenti). Restano 3 i sindaci M5S, mentre calano da 38 a 25 i sindaci civici.
Il presidente Pd, Stefano Bonaccini, parla di "straordinario successo ai ballottaggi" e aggiunge: "La conferma che un Pd unito ed un centrosinistra largo e plurale può davvero battere la destra. Adesso penseremo alle prossime elezioni regionali in Umbria ed in Emilia-Romagna". Qui in autunno si giocherà il post Bonaccini, eletto eurodeputato, mentre la vittoria di Perugia viene considerata decisiva per la possibile riconquista dell'Umbria ora a trazione centrodestra. "Soffia un vento di cambiamento", twitta l'umbra Anna Ascani.
Dario Nardella festeggia la conferma della 'sua' Firenze dove Sara Funaro batte nettamente Nicolas Schmidt spazzando i timori dei mesi scorsi, alimentati dalle divisioni con cui il centrosinistra si presentava al primo turno: "Vince il buon governo, vincono le donne, vince il centrosinistra che parla di idee e di contenuti. Questa giornata la ricorderemo per molti molti anni".
E si festeggia pure a Bari dopo le polemiche della destra sulla giunta di Antonio Decaro che, già recordman con 500mila preferenze alla europee, vede il suo candidato Vito Leccese eletto con il 70% dei consensi. Twitta il commissario Ue, Paolo Gentiloni: "L'aria delle città rende liberi". Marco Furfaro parla di "filotto di vittorie per il centrosinistra. Non solo conferme, ma anche tanti capoluoghi strappati alla destra. La sinistra è tornata competitiva, ha ritrovato le piazze e un'anima. Ora è il tempo di costruire un progetto, un sogno per l'Italia".